martedì 30 maggio 2017

Si autotassano per la gramigna: “Il tosaerba lo compriamo noi” ma hanno bisogno di un contributo.

VIA MONTEPONI

Si autotassano per la gramigna: “Il tosaerba lo compriamo noi”

I residenti devono raccogliere 150 euro per prendersi cura dell’area verde
Al via una colletta per acquistare un tosaerba. Sta succedendo in questi giorni nella circoscrizione Due, dove alcuni cittadini hanno deciso di tagliare da soli l’erba alta del giardino di via Monteponi, area già famosa alle cronache locali per le numerose situazioni di degrado e sporcizia denunciate dagli stessi residenti.
«Ci servono circa 150 euro – racconta Antonio Cinieri, frequentatore abituale del giardino – e con questa somma acquisteremo un tosaerba, un rastrello, dei guanti e i sacchi, insomma tutto il necessario per rendere questo spazio praticabile sia per noi che per i nostri amici a quattro zampe». A patire di più sono proprio i cagnolini: «Ieri il mio cane correndo ha sfregato l’occhio con una spiga di grano – continua Antonio -. Detta così potrebbe sembrare non troppo grave, ma in verità sono molto pericolose per gli animali specialmente se le dovessero mangiare». Insomma la promessa del Comune non sembra ancora esser stata mantenuta. Proprio il 26 maggio il sindaco Chiara Appendino aveva dichiarato che entro questa settimana sarebbe stata tagliata l’erba in tutte le circoscrizioni di Torino, grazie a un fondo d’emergenza di 350mila euro.
Qualche giorno fa, sempre all’interno del piccolo polmone verde a sud della città, sono state trovate delle siringhe e dei preservativi, oltre che delle feci umane. «Siamo stanchi – ammette Antonio – questo è il nostro unico spazio per venire a rilassarci un pò, fare due chiacchiere con gli amici, portare a spasso i nostri cani e ogni giorno troviamo qualcosa che non va: cocchi di bottiglia, preservativi, coperte e tante altre schifezze. Senza contare il fatto che l’area di notte viene anche utilizzata dalle prostitute: questo posto andrebbe chiuso la notte. Proprio su questo punto stiamo cercando di intervenire».
La raccolta fondi è ancora in corso e chiunque volesse partecipare può contattare Antonio Cinieri per contribuire alla sua iniziativa al numero 338.2607284.

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