domenica 29 settembre 2019

Omaggio a Carla Accardi nell’ambito dell’esposizione DONNE. Corpo e immagine tra simbolo e rivoluzione Galleria d’Arte Moderna di Roma

Omaggio a Carla Accardi
nell’ambito dell’esposizione
DONNE. Corpo e immagine tra simbolo e rivoluzione

Galleria d’Arte Moderna di Roma


Nuove opere arricchiscono la mostra DONNE. Corpo e immagine tra simbolo e rivoluzione, in corso con successo fino al 13 ottobre 2019 alla Galleria d’Arte Modena di Roma, con un omaggio a Carla AccardiLa mostra, a cura di Arianna Angelelli, Federica Pirani, Gloria Raimondi e Daniela Vasta, è promossa da Roma CapitaleAssessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Organizzazione Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con Cineteca di Bologna e Istituto Luce.

L’artista siciliana (Trapani 1924 – Roma 2014) è presente in mostra dal 23 luglio al 1 settembre 2019 con una serie di importanti opere dei decenni Settanta e Novanta del Novecento e alcuni documenti d’archivio, a testimonianza del percorso artistico, politico e personale di Accardi.

Bozzetto per scultura Bozzetto, del 1971-1972, risalgono al concorso bandito dal Comune nel 1970 per la realizzazione di interventi artistici nelle scuole della Capitale. Il primo si riferisce al progetto per un complesso decorativo in marmo per l’atrio d’ingresso della Scuola Primaria Statale Livio Tempesta, nel quartiere Ostiense; il secondo si riferisce a una grande decorazione in terracotta invetriata policroma per la Scuola Media Luigi Fantappié, oggi Scuola Media Statale Giuseppe Bagnera, nel quartiere Portuense. Nonostante i progetti debbano poi essere trasformati, i bozzetti riflettono la ricerca di Accardi sui materiali plastici, utilizzati in quegli anni secondo molteplici soluzioni.
Le opere documentano la riflessione di Accardi sul segno astratto, iniziata nel dopoguerra con l’adesione al gruppo “Forma 1” e continuata lungo l’intera carriera. Le scritture informali si fanno via via sempre più complesse ed esplorano prima le potenzialità del bianco e nero, quindi, dagli anni Sessanta, varie combinazioni cromatiche, inclusi i nuovi colori fluorescenti. Giallobianconero (1990) mostra un segno largo e spesso, dalle complicate intersezioni a croce e combinazioni labirintiche; l’alternanza dei tre colori consente una meditazione sul dinamismo generato dal contrasto elementare del bianco e nero e sulla forza centripeta del giallo, con effetti magmatici di espansione e contrazione. Sovraesposti cieli (1997) esplora lo stesso dinamismo segnico, declinato però nel piccolo formato e nella tecnica litografica a colori. Il Senza titolo del 1995, firmato e datato, è infine un bozzetto preparatorio per la decorazione a mosaico della stazione “Re di Roma” della metropolitana cittadina, in relazione al progetto di arte urbana “Arte Metro Roma”.
Accanto alle opere sono esposti materiali documentari provenienti da ARCHIVIA – Archivi Biblioteche Centro di Documentazione delle Donne (fotografie, giornali dell’epoca, volumi).
Alcuni scritti di Carla Lonzi – Autoritratto (1969), Taci anzi parla. Diario di una femminista (1978) e Scacco ragionato (1985) – raccontano episodi relativi all’impegno politico di Accardi nel gruppo Rivolta Femminile e nella Cooperativa Beato Angelico e l’amicizia fra le due attiviste. Il volume Superiore e inferiore (1972) contiene la trascrizione delle conversazioni che Accardi, in qualità di docente presso la scuola secondaria di primo grado “G. Papini” di Roma, tenne con le allieve delle sue classi, invitate a leggere e commentare il “Manifesto di Rivolta femminile”. I temi trattati – il matrimonio, il mito della verginità, la parità di genere, le differenze tra i genitori e tra fratelli e sorelle, la procreazione come dovere – costarono alla Accardi la sospensione e quindi la destituzione dall’insegnamento nella scuola pubblica (marzo 1972).
In contemporanea si comunica che è visibile all’interno della mostra l’esito del contest #donneGAM che la Galleria d’Arte Moderna ha lanciato dal 21 marzo al 21 maggio 2019 e per il quale il pubblico è stato invitato a inviare fotografie di donne protagoniste della propria storia familiare: nonne, madri, sorelle, compagne, ritratte al lavoro, a scuola, in casa o in altri luoghi di vita, di attività e di impegno documentano la storia delle donne dalla fine dell’Ottocento agli anni Settanta del Novecento.

La serie degli “omaggi alle artiste” previsti all’interno della mostra proseguirà a settembre con l’omaggio a Mirella Bentivoglio, altra grande protagonista dell’arte italiana del Novecento. Riprenderanno a settembre anche gli incontri in mostra e gli Eventi on open air nel chiostro/giardino della GAM.


Galleria d’Arte Moderna
Roma, Via Francesco Crispi, 24

Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura
Gabriella Gnetti +39 06 82077305; +39 348 2696259; g.gnetti@zetema.it

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martedì 24 settembre 2019

Sam Mortellaro Trio: Concerto Jazz Evento segnalato da Casa Raphael 2019

Sam Mortellaro Trio: Concerto Jazz
Evento segnalato da Casa Raphael 2019
- (Foto dal sito ufficiale)
Data: Mar01 ottobre 2019Dove: Salone delle Feste, Casa Raphael / Palace Hotel, P.zza de Giovanni 4, Roncegno (Tn)Orario: ore 21.00Note: Ingresso gratuito con offerta libera
Concerto con: Sam Mortellaro, pianoforte / Andrea Ruocco, contrabbasso / Alessandro Ruocco, batteria.

Standard jazz e brani originali.

Informazioni:
www.arsmodi.it/casa-raphael-2019

Evento segnalato da Casa Raphael 2019
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mercoledì 18 settembre 2019

Pensando a Renzi



Se per andare
si segue
il proprio istinto
e il mio di donare
se stesso agli altri,
perché seguire
un altro ?

Eravamo compagni di strada
perché strada facendo,
tornando dalla scuola,
facevamo la stessa via
per arrivare a casa,
ma non di intenti.

Litigavamo
con diversi accenti
perché diversi
uno dall’altra,
dal basso in alto
fino al monumento
sul quale ti ponevi
e io dall’alto in basso
per non guardarti
quando ti opponevi
venendo meno
ai tuoi comandamenti
ai quali ti appendevi.

Ci siamo ritrovati
soltanto per dannarci.

Le linee di politica economica
sono rimaste eguali:
tu concretamente
ed io sempre a sognare
parlando di uguaglianza.

La mia ignoranza
tradotta in poesia
mi fa tristezza
quando avanza
ancora la certezza
di essere eguali
o  diventar lo.

Che brutto tarlo
io mi porto appresso.
Lo lascerò andare
quanto prima
se no depresso
me lo trovo appresso
anche da curare.

Gioacchino Ruocco



18.11.2019 Ostia Lido

martedì 17 settembre 2019

Meta, tartaruga sulla spiaggia: scatta il sopralluogo

Meta, tartaruga sulla spiaggia: scatta il sopralluogo Meta di Sorrento, quando la natura si mostra a noi, è sempre una grande emozione. Ieri notte presso la spiaggia del comune di Meta di Sorrento, in Penisola Sorrentina, è stata trovata una tartaruga della specie caretta caretta. Subito sono scattati i controlli da parte del Parco Marino Punta … Leggi tuttoMeta, tartaruga sulla spiaggia: scatta il sopralluogo
on molta probabilità la tartaruga ha effettuato un sopralluogo per capire se il posto fosse adatto per deporre le sue uova e fare di conseguenza, un nido. Su questa possibilità, gli esperti questa mattina, sono giunta sulla spiaggia per effettuare dei controlli, dal momento che non è escluso che la tartaruga possa tornare già stasera per deporre le uova.
“La collaborazione ultradecennale tra Area Marina Protetta di Punta Campanella e la Stazione zoologia A.Dhorn- spiega Antonino Miccio, direttore Amp Punta Campanella- ha permesso di salvare più di 160 tartarughe. Da anni questo splendido abitante del mare è tornato a nidificare lungo le coste campane. Dovesse accadere anche in penisola sorrentina sarebbe davvero un evento eccezionale. Intanto siamo in campo con tutta la competenza e l’esperienza accumulata in questi anni grazie ai biologi dell’ A.Dhorn per seguire e monitorare questo piacevole avvistamento.”
https://vivicentro.it/wp-content/uploads/2017/08/cropped-Logo-Pagina-32x32.jpgVIVICENTRO

"Vorrei farvi vedere un luogo solitario e segreto


"Vorrei farvi vedere un luogo solitario e segreto, ora è diventato un posto che non frequenta mai nessuno, ma quando vostro padre e lo zio erano ragazzi era il loro mare. Tanti pomeriggi d'estate andavano coi loro amici a fare il bagno e in escursione sul fiume.
"Ma perché non andavano in piscina?"
Alessandro il ragazzo dei perché.
"La piscina è stata fatta dopo, quando loro erano ragazzi non esisteva e quest'anno causa la ristrutturazione e il ritardo dei lavori non abbiamo potuto usufruire della piscina.
Io un giorno nelle mie passeggiate con i cani sono scesa al fiume e ho ritrovato il luogo segreto dove si andava a fare il bagno.
Ho iniziato ad andarci, è un posto selvaggio e solitario, ma c'è abbastanza acqua da poter nuotare e poi ci sono i sassi, scogli quasi come al mare, erbe, pesci che nuotano e si vede la corrente del fiume che crea spruzzi e schiuma quasi come una vasca con idromassaggio e poi sabbia e piccole scaglie di sassi scuri vicino a pietre enormi lisce e arrotondate"
Partiamo perché la descrizione li ha convinti.
È interessante anche il tragitto nel bosco con tutto il fascino che crea, le ombre, i fruscii di animali nascosti e il cinguettio degli uccelli.
È una gioia con loro che non smettono un minuto di parlare, di stupirsi di cose che a me sembrano normali ma per loro sono scoperte, viste dal vivo e non su uno schermo.
Un ramarro, una lucertola, farfalle coloratissime, frutti selvatici, muschio sulle radici come verdi sculture.
Arrivati al fiume ci spogliamo e togliamo le scarpe perché per arrivare alla spiaggetta dobbiamo guadarlo e devo insegnare loro su quale pietra appoggiarsi per non scivolare, quelle con la patina di fango fanno cadere, la sabbia sott'acqua dove si può mettere i piedi in sicurezza.
È tutto nuovo e strano per loro, quasi arcaico.
Eppure gli piace.
Si tuffano e nuotano, cominciano a giocare con la sabbia e si impiastricciamo il corpo per poi tornare in acqua.
Hanno visto le pietre che io ho messo in bilico e vogliono provare anche loro.
Le cagnoline che fanno il bagno e si scuotono per liberarsi dell'acqua, schizzandoli, li fanno ridere e scappare.
Ad un tratto Alessandro mi chiede: " Nonna posso urlare?"E quando gli dico che può fare tutto, tanto non disturba nessuno, lui grida a squarciagola mentre io e Fabio ridiamo di questa gioia incontenibile che lui esprime.
"Vorrei portaci i miei amici, mi dice Fabio."
Non è più un luogo selvaggio..
È casa.
Come dice la pubblicità.
Dove ci sono gli affetti: è casa.
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