martedì 17 settembre 2019

"Vorrei farvi vedere un luogo solitario e segreto


"Vorrei farvi vedere un luogo solitario e segreto, ora è diventato un posto che non frequenta mai nessuno, ma quando vostro padre e lo zio erano ragazzi era il loro mare. Tanti pomeriggi d'estate andavano coi loro amici a fare il bagno e in escursione sul fiume.
"Ma perché non andavano in piscina?"
Alessandro il ragazzo dei perché.
"La piscina è stata fatta dopo, quando loro erano ragazzi non esisteva e quest'anno causa la ristrutturazione e il ritardo dei lavori non abbiamo potuto usufruire della piscina.
Io un giorno nelle mie passeggiate con i cani sono scesa al fiume e ho ritrovato il luogo segreto dove si andava a fare il bagno.
Ho iniziato ad andarci, è un posto selvaggio e solitario, ma c'è abbastanza acqua da poter nuotare e poi ci sono i sassi, scogli quasi come al mare, erbe, pesci che nuotano e si vede la corrente del fiume che crea spruzzi e schiuma quasi come una vasca con idromassaggio e poi sabbia e piccole scaglie di sassi scuri vicino a pietre enormi lisce e arrotondate"
Partiamo perché la descrizione li ha convinti.
È interessante anche il tragitto nel bosco con tutto il fascino che crea, le ombre, i fruscii di animali nascosti e il cinguettio degli uccelli.
È una gioia con loro che non smettono un minuto di parlare, di stupirsi di cose che a me sembrano normali ma per loro sono scoperte, viste dal vivo e non su uno schermo.
Un ramarro, una lucertola, farfalle coloratissime, frutti selvatici, muschio sulle radici come verdi sculture.
Arrivati al fiume ci spogliamo e togliamo le scarpe perché per arrivare alla spiaggetta dobbiamo guadarlo e devo insegnare loro su quale pietra appoggiarsi per non scivolare, quelle con la patina di fango fanno cadere, la sabbia sott'acqua dove si può mettere i piedi in sicurezza.
È tutto nuovo e strano per loro, quasi arcaico.
Eppure gli piace.
Si tuffano e nuotano, cominciano a giocare con la sabbia e si impiastricciamo il corpo per poi tornare in acqua.
Hanno visto le pietre che io ho messo in bilico e vogliono provare anche loro.
Le cagnoline che fanno il bagno e si scuotono per liberarsi dell'acqua, schizzandoli, li fanno ridere e scappare.
Ad un tratto Alessandro mi chiede: " Nonna posso urlare?"E quando gli dico che può fare tutto, tanto non disturba nessuno, lui grida a squarciagola mentre io e Fabio ridiamo di questa gioia incontenibile che lui esprime.
"Vorrei portaci i miei amici, mi dice Fabio."
Non è più un luogo selvaggio..
È casa.
Come dice la pubblicità.
Dove ci sono gli affetti: è casa.
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