domenica 29 novembre 2020

 Ogge nun tengo voglia

 

Ogge nun tengo voglia

manco ‘e murì

o ‘e jì p’’a casa

comme ‘o llunnerì

pe dà nu sguardo attuorno,

pe capì

si ‘a casa

necessita ‘e qualcosa,

si ‘e ppiante songo secche

ca stanotte

na vota ha fatto cavero

e ‘int’’a matinna friddo

ca pure dint’’o lietto

l’aggio ‘ntiso

tanto ca stasera

mettimmo na cuperta

cchiù pesante ‘ncopp’o lietto

ca ‘e vvote ‘e sante

nun ce ‘a fanno

cu nuie ca  simmo tante.

a ce stà attiento.

Meglio nun ‘e dà troppi penziere

mentre ‘o lumino

nun m’’o scordo maie.

Quanno se cunzuma

n’appiccio uno nuovo

e nun è che ‘nzumo,

io nun ‘e faccio fesse.

Io tengo l’interesse ‘e campà

ancora n’atu ppoco

fino a ca riesco

appiccià ‘o fuoco,

‘e fa na sarzulella

pe duie file ‘e pasta,

fino a ca muglierema me dorme

ancora affianco

e io  stanco

ma muorto ‘e suonno ‘a guardo

p’essere felice.

 

Primme eremo amice

e mò campammo

‘a tant’anne assieme

ca senza ‘e essa

nun ce ‘a facevo a stà,

ca mò quanno m’addormo

io ma sonno

e me sonno sempe

ca me sta cantanno

a nonna nonna

o ‘a ninna nanna

pe me tenè cuieto…

pe me fà durmi

pesante comme ‘e prete

ca nun ‘a lascio stà

manco ‘int’’o suonno

tanto ca ne songo

nnammurato.

 

Gioacchino Ruocco

Ostia Lido 29.11.2020

 

Da 2Vwesuvio Web" Zuppa di pesce per quattro persone o commensali...

  -Ingredienti per 4 persone:

  • 1 scorfano
  • 1 coccio
  • 1 tracina
  • 1 lucerna o pesce prete ( i pesci devono essere circa 1 Kg)
  • 300 gr di polipetti
  • 300 gr di seppie o calamari
  • 300 gr di gamberoni
  • 1 kg di cozze
  • 1/2 kg di vongole o lupini
  • 1 kg di pomodori san Marzano pelati o freschi
  • 3 spicchi d’aglio
  • Peperoncino
  • Sale
  • olio extravergine d’oliva
  • prezzemolo
  • ½ bicchiere di vino bianco

-Procedimento:

Lavare pesci e molluschi, facendo molta attenzione a scorfano, tracina, lucerna che hanno spine molto pericolose con cui è molto facile farsi male, quindi eliminarle.

Tagliare seppie e calamari ad anelli, sbucciare i gamberoni e privarli del filetti nero, mentre i polipetti resteranno interi. Pulire le cozze, mentre vongole e lupini saranno messe a bagno in acqua e sale.

Mettere in una pentola le cozze coperte con un coperchio, su un fornello a fuoco vivace, girandole ogni tanto in attesa della loro apertura, mentre in una seconda pentola in un fondo di olio insaporito con qualche spicchio d’aglio, verranno adagiate vongole e lupini, sempre coperte con un coperchio, facendole cuocere a fuoco vivace per qualche minuto aspettando che si aprano.

Una volta aperte cozze e  vongole, sgusciarle (avendo cura di lasciarne qualcuna nel guscio per decorare il piatto alla fine) e filtrare il sugo ottenuto per poi tenerlo da parte.

In una pentola grande, far soffriggere due spicchi d’aglio e un po’ di peperoncino in 4 cucchiai d’olio extravergine d’oliva, aggiungere i pomodorini tagliati a pezzi e il 1/2 bicchiere di vino, il sale e lasciar cuocere con il coperchio e a fuoco medio per circa 30 minuti.

Trascorsa la prima mezz’ora, aggiungere le seppie i calamari e i polipetti e farli cuocere per 15 minuti e solo dopo aggiungere i gamberoni ed il pesce con le spine e lasciar cuocere per altri 20 minuti, aggiungendo di tanto in tanto l’acqua di cottura dei frutti di mare e facendo attenzione a girarli delicatamente in pentola evitando la rottura.

Finita la cottura, togliere i pesci, pulirli spellandoli tutti ed eliminando tutte le spine. Mettere da parte i filetti di pesce, togliere polipetti, seppie, calamari e gamberoni e filtrare il sugo rimasto in pentola per evitare che eventuali spine possano essersi disperse.

Mettere un altra volta tutto in pentola e aggiungere anche i frutti di mare sgusciati (se la zuppa risulterà eccessivamente asciutta, aggiungere altra acqua di cottura dei frutti di mare e riscaldare ancora un po in pentola). Servire ‘a zuppa ‘e pesce calda con prezzemolo tritato, i frutti di mare lasciati nel guscio per decorare e delle fette di pane casareccio.

-Curiosità:

Secondo la tradizione, le fette di pane che accompagnano la zuppa di pesce, dovrebbero essere fritte in un filo d’olio e strofinate con aglio e peperoncino.

sabato 28 novembre 2020

 Rp progetti valuable properties, penthouses and villas

 

Il mediatore - La stima - La pratica vietata del"supero"

Il mediatore immobiliare è un soggetto professionale abilitato ed inscritto ai registri della CCIAA . Deve avere varie competenze, tra cui la capacità di misurare un immobile e quella tutt'altro che secondaria di stimarlo. Il mediatore, durante un incarico di mediazione, lavora sia per il venditore che per il compratore, al fine di assicurare che tutte le condizioni dell'immobile tecniche e legali siano limpide, chiare e che l'affare sia equilibrato, motivo per cui riceve il pagamento della provvigione da entrambi. (professione normata L39/89 e successive modificazioni; pratiche di riferimento NON obbligatorie, ma suggerite: UNI PR 15733 3 UNI PDR 40 2018)

La stima è il processo analitico con cui si ipotizza il più probabile valore di mercato dell'immobile, NON è un processo espertivo o di pancia, ma un processo analitico che comporta l'incrocio di dati dei listini, una analisi accurata della condizione di mercato, dello stock immobiliare esistente, dello stock immobiliare offerto sul mercato e della analisi delle compravendite recenti di beni immediatamente comparabili a quello in stima. La stima esita in un rapporto scritto ove si riassumono tutti i parametri utilizzati, se non è obbligatoriamente a carico del mediatore immobiliare, è bene che lo stesso la analizzi per verificarne l'attualità e la correttezza, ed ove la produca egli stesso o proponga un aggiornamento di una preesistente, è bene che il tutto avvenga per iscritto, al fine di evitare mala pratica e "conflitto di interessi". i metodi di stima sono normati da UNI 11612/2015 (progetto di norma in adeguamento allo standard europeo)

La pratica vietata "del supero", spesso e volentieri, mediatori disonesti, sottovalutano intenzionalmente gli immobili, notificando solo verbalmente il valore di stima, o per ottenere una compravendita rapida, di fronte ad un "affare goloso", se non addirittura procedere alla pratica del supero " offrendo un affare goloso" al primo che "paghi a nero un extra prezzo".

Questo breve paragrafo vuol significare che, se volete essere sicuri di ottenere il giusto da un affare immobiliare, non rivolgetevi ad abusivi o a persone che NON mettono per iscritto la stima, ma ad operatori che sul mercato da tempo (non srls a consumo, con durata semestrale, dietro sempre la stessa vetrina), certifichino la stima giustificandola con dati e metodi di calcolo precisi e che nel responsabilizzarsi, non vi inducano a svendere a cifre ridicole i vostri beni. La considerazione vale anche per chi compra a prezzi anomali, perchè in un eventuale giudizio messo in atto da chi è stato ingannato, potrebbe essere richiesto di corrispondere la differenza tra "l'affare goloso" ed il giusto prezzo ex art 2041 C.C. e 2043 C.C.

 

FIAIP.IT   www.fiaip.it

 


 Col COVID sembra di essere ritornato alla scuola del dopo guerra quando un bel giorno la maestra ci disse che i nostri voti sarebbero stati su un cartellone appeso al miro sotto gli occhi di tutti oltre che nel registro dove annotava le nostre presenze e i voti conseguiti allo scritto e agli orali per spronarci a dare la scalata all’esito finale della promozione e chi si sarebbe posizionato in cima avrebbe conseguito un regalo a parte.

 

I colori di oggi mi hanno riportato indietro a quel tempo con la speranza che il ritorno ala normalità di tutti assieme possa realizzarsi quanto prima perché vivere col rischio di perdere la vita prima della sua fine naturale proprio non mi va giù.

 

Stiamo buttando via la nostra esistenza fisica e il nostro benessere economico, la tranquillità familiare e la volontà di relazionarci con i nostri vicini dimostrando un disamore che sconfina nella pazzia pura.

                                          Gioacchino Ruocco

 

                                                   Esperto qualificato della prevenzione infortuni                

                                                   nei del luoghi di lavoro  e quindi anche di vita.

                                                                     Ostia Lido  28/11/2020

mercoledì 25 novembre 2020

 

Maradona, 3 giorni di lutto in Argentina. Il San Paolo cambierà nome

Lutto cittadino a Napoli dopo la morte dell'ex Pibe de Oro.

Diego Armando Maradona, la storia di un campione unico
A 60 anni si spegne per arresto cardiaco uno dei più grandi giocatori di sempre, per molti il più grande in assoluto
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La commozione per la morte di Diego Armando Maradona travolge l’Argentina: il presidente della Repubblica Alberto Fernandez ha annunciato tre giorni di lutto nazionale. 

“Se n’è andato il più grande di tutti. Parleremo con i suoi familiari, per fargli sapere che le istituzioni sono a disposizione”. A Buenos Aires in centinaia di migliaia scenderanno per le strade per un ultimo saluto al Diez, praticamente una divinità nel suo Paese natale

Ma anche la sua città d’adozione, Napoli, è sconvolta e vuole rendere omaggio nel migliore dei modi alla sua leggenda. Il sindago Luigi De Magistris ha disposto che le luci dello stadio San Paolo resteranno accese tutta la notte in ricordo di Diego Armando Maradona. “È morto Diego Armando Maradona,il più immenso calciatore di tutti i tempi. Diego ha fatto sognare il nostro popolo,ha riscattato Napoli con la sua genialità. Nel 2017 era divenuto nostro cittadino onorario. Diego, napoletano e argentino,ci hai donato gioia e felicità! Napoli ti ama!”.

Molti tifosi si stanno radunando sotto allo storico murales dedicato a Dieguito, mentre Aurelio De Laurentiis, ai microfoni di radio RMC, ha annunciato che il club azzurro farà sua la proposta di dedicare lo stadio all’ex Pibe de oro: “Domani voglio trasmettere il volto di Maradona per tutta la partita. Potrebbe essere un’idea chiamarlo San Paolo-Maradona”. La proposta è già arrivata in Comune.

Su Twitter il dolore della società azzurra: “Tutti si aspettano le nostre parole. Ma quali parole possiamo usare per un dolore come quello che stiamo vivendo? Ora è il momento delle lacrime. Poi ci sarà il momento delle parole”.

OMNISPORT | 25-11-2020 19:39

mercoledì 18 novembre 2020

Quanno se perde tiempo 19.11.2020

 Quanno se perde tiempo

ormaie s’è perzo,

nun torna arreto

manco c’’a cupeta

ca pure ‘e ddete

‘e vvote fà ‘lleccà.

 

‘O core accussì

se sente perzo

pure si ‘o tiene mente

pe gulio.

Anema d’’o Carmena

sora mia carnale

 

ca nun me lasse maie

sulo ‘mmiez’a na via

specie

quanno sona avemmaria

e sento ‘o friddo ‘ncuollo

e tutta n’’a junata

 

ca s’è fatta fredda

p’’a speranza perza

c’o munno campa

cu na trezza ‘ncuollo

ca fa tremmà ‘e paura

c’’o munno se ne cade

 

a piezzo a piezzo

pecchè le và ‘e travierzo

qualche cosa

o troppi ccose

ca bbone nun s’accocchiano

dint’a sti denocchie

 

ca tremmano ee tremmanno

m’aggio fermà pe forza

c’’a scorza mia

dà segne ‘e stanchezza

e dint’’a rezza

nun ce resta niente.

 

E c’’o cafè sospeso

nun se campa

ca manca ll’uoglio a lampa

e dint’’a casa,

si nun ce stà ‘a luna,

io nun veco cchiù.

 

Chi m’accumpagna s’io resto sulo ?

Io nun me fermo ancora…

Si me lagno ‘o faccio

pe me sfugà nu poco

pe me lavà ‘a faccia

cu ‘e lacreme ca chiagno….

 

speranno ca dimane ‘o sole torna

pe nun nun lascia ‘o scuro

chistu vico ca ce ne stanno

tantecomme a chisto….

senza sparagnà

cchiù ‘ncopp’’o scisto.

 

Ostia Lido            19.11.2020

Covid, l'annuncio di Ilaria Capua: "Siamo a una svolta"

 

Covid, l'annuncio di Ilaria Capua: "Siamo a una svolta"

L'esperta Ilaria Capua ha fotografato l'attuale situazione legata alla pandemia di coronavirus

Covid-19, il virus presente in Italia già nel 2019: lo studio
Uno studio dell’Istituto dei Tumori di Milano con l’Università di Siena ha dimostrato che alcuni pazienti presentavano gli anticorpi al Covid già nel 2019
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Ilaria Capua, direttrice dell’UF One Health Center, è tornata a parlare dell’emergenza coronavirus a ‘Di Martedì’, su La 7. Queste le sue parole: “Siamo in un punto di svolta. Ci sono evidenze, le misure di restrizione stanno dando risultati ma bisogna aspettare che il trend si stabilizzi e poi inizi a decrescere. È un’emergenza che dura da un anno, si dice che il coronavirus abbia fatto la sua comparsa tra il 15 e il 17 novembre a Wuhan”.

Ancora Ilaria Capua: “Il coronavirus ha colpito molti paesi nella prima ondata, abbiamo imparato molte cose, ma appena si abbassa la guardia il virus riprende forza e si crea la seconda ondata”.

E poi: “Siamo in una fase di amplificazione secondaria dell’infezione, il virus è molto contagioso e si muove in fretta”.

La direttrice dell’UF One Health Center ha commentato il recente studio secondo cui il coronavirus sarebbe stato presente in Italia già a settembre 2019. “Credo sia inverosimile che il virus abbia circolato nel 2019 solo in Italia. Se ha circolato in Italia, ha fatto lo stesso in Francia, Germania, Svizzera. Questo virus non è arrivato dall’Asia solo in Italia”.

La critica di Ilaria Capua: “Se la presenza fosse confermata, si evidenzierebbe una fragilità gigantesca. Abbiamo criticato la Cina perché ha perso tempo, ma siamo messi veramente male in Europa se non riusciamo a identificare un virus in tempi brevi”.

Sul Natale 2020 ai tempi del Covid, l’esperta ha poi dichiarato: “Babbo Natale dovrà venire con la mascherina, come le renne. Sarà un Natale diverso. Se non rispettiamo le regole, il virus prima o poi arriva alla persona fragile“.

Infine, il consiglio: “L’effetto delle misure si vede dopo un po’ di tempo, serve elasticità nei provvedimenti ma non bisogna disorientare le persone con un andamento a zig-zag. Più che chiudersi, bisogna muoversi il meno possibile. Il concetto di chiusura porta con sé più durezza di quanto serva. Servono comportamenti virtuosi, siamo in mezzo a una pandemia di proporzioni epiche“.

VIRGILIO NOTIZIE | 18-11-2020 06:58

Chi è Ilaria Capua: carriera e vita privata. Cosa fa oggiFonte foto: Ansa
Chi è Ilaria Capua: carriera e vita privata. Cosa fa oggi