martedì 27 luglio 2021

Lodi, 20enne in piazza contro i No Vax: Mio padre medico è morto di Covid: il vaccino lo avrebbe salvato" Marco Natali si è trovato faccia a faccia con i manifestanti per caso, scegliendo di raccontare la propria esperienza. Per lui contestazioni HuffPost “Mio padre medico morto di Covid, dovevo parlare”. Queste le parole di Marco Natali, il ragazzo di vent’anni che sabato in piazza a Lodi ha affrontato i No Vax. Come racconta il quotidiano locale Il Cittadino di Lodi, Marco stava accompagnando la sua ragazza in un negozio e non era a consocenza del corteo di protesta contro il Green Pass: si è trovato faccia a faccia con i manifestanti per caso. Ma a quel punto non ha potuto esimersi dal raccontare la propria esperienza. PUBBLICITÀ

 CRONACA

27/07/2021 08:58 CEST | Aggiornato 2 ore fa

Lodi, 20enne in piazza contro i No Vax: "Mio padre medico è morto di Covid: il vaccino lo avrebbe salvato"

Marco Natali si è trovato faccia a faccia con i manifestanti per caso, scegliendo di raccontare la propria esperienza. Per lui contestazioni

“Mio padre medico morto di Covid, dovevo parlare”. Queste le parole di Marco Natali, il ragazzo di vent’anni che sabato in piazza a Lodi ha affrontato i No Vax. Come racconta il quotidiano locale Il Cittadino di Lodi, Marco stava accompagnando la sua ragazza in un negozio e non era a consocenza del corteo di protesta contro il Green Pass: si è trovato faccia a faccia con i manifestanti per caso. Ma a quel punto non ha potuto esimersi dal raccontare la propria esperienza.

 

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All’inizio i manifestanti pensavano che il ragazzo fosse uno di loro, poi le parole di Marco hanno spazzato via ogni dubbio. Per lui contestazioni.

“No, non applaudite, non la penso come voi. Il 18 marzo dell’anno scorso mio padre, che era un medico, è morto di Covid. L’11 marzo ho ricevuto un suo messaggio che diceva che non respirava, e dopo pochi giorni ci ha lasciato. Se ci fosse stato il vaccino probabilmente lui sarebbe ancora qua…”.

Il padre del giovane era Marcello Natali, medico di Caselle Landi (e di Codo gno), ex segretario di Lodi della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale che il 18 marzo 2020, a soli 57 anni, è stato tra i primi medici in Italia a morire a causa del virus.

Al Cittadino di Lodi, Marco Natali ha aggiunto:

“Sono dell’idea che ognuno può fare quello che gli pare, ma se dici una cosa del genere in mezzo a una piazza stai superando il limite, perché la tua libertà finisce dove inizia la mia, e si può essere contro il Green Pass, ma una cosa del genere non si può dire”.

giovedì 22 luglio 2021

 Alina Ama Eolo

 

Alina Ama Eolo è il grido di un'amore magico.

Alina, La donna della rosa rossa di Pomezia, è un talento nato dalla forza dell'amore.

Alina,una storia unica,magica irripetibile.

 

 

Alina

Donna bambina

che porta dentro

il segreto

dell'universo.

Da: "Alina Ama Eolo"

 

 

 

 

 

Titolo opera:La rosa

 

 

 

 

ALINA-La donna della rosa rossa di Pomezia.

 

 

 Titolo opera:La rosa e il girasole.

 

 

Tel-Fax: 069112566

 

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Decreto Green Pass, Draghi presenta le novità: la conferenza stampa

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha fatto il punto della situazione sull'emergenza Covid in Italiasms con il codice

Dopo l’approvazione del Decreto Green Pass da parte del Consiglio dei Ministri, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha presentato in conferenza stampa le nuove misure previste dal governo italiano per arginare la recente risalita dei contagi nel nostro Paese.

Il premier ha detto: “La variante Delta è minacciosa, altri Paesi europei sono più avanti di noi nei contagi ma abbiamo imparato che senza reagire subito quello che vediamo succedere in Francia o Spagna dobbiamo immaginare che possa ripetersi in Italia, in assenza di provvedimenti. Il Green Pass non è arbitrio ma una condizione per le aperture“.

Ancora Draghi: “La campagna vaccinale ha permesso al Paese di riprendersi. L’invito che rivolgo a tutti gli italiani è a vaccinarsi. A farlo subito. Devono proteggere se stessi e le loro famiglie”.

E poi: “Io vorrei dire due parole sulla campagna vaccinale: la nostra velocità di somministrazione, superiore a Francia e Stati Uniti, pari alla Germania serve a tranquillizzare“.

Le dichiarazioni del ministro Speranza in conferenza stampa

Presente anch’egli in conferenza stampa, il ministro della Salute Roberto Speranza ha illustrato nel dettaglio le nuove misure anti Covid.

Speranza ha detto: “Il green pass è uno strumento con cui gli italiani hanno a che fare da diverse settimane. Ne sono già stati scaricati 40 milioni. Vaccinarsi, vaccinarsi, vaccinarsi: questa è la strada principale se vogliamo metterci alle spalle la stagione più difficile che abbiamo affrontato”.

Il ministro ha poi annunciato: “Proroghiamo lo stato di emergenza al 31 dicembre di quest’anno. Estendiamo significativamente l’uso del green pass e modifichiamo i parametri per il cambio dei colori delle regioni. La modifica sostanziale in accordo con le Regioni è considerare il parametro prevalente il tasso di ospedalizzazione. Una Regione andrà in zona gialla solo quando il tasso di occupazione delle terapie intensive supererà il 10% e contemporaneamente l’area medica sia oltre il 15%. In arancio si va con terapie intensive superi il 20% e contemporaneamente l’area medica superi il 30% e si andrà invece in area rossa con terapie intensive occupate oltre il 30% e l’area medica il 40%”.

Ancora Speranza: “Vogliamo evitare che una crescita del contagio porti a nuove chiusure e lo strumento che abbiamo è quello della vaccinazione”.

 

domenica 18 luglio 2021

 V:NOTIZIE

Locatelli: il punto sul green pass obbligatorio e il sistema a colori

Covid: Franco Locatelli, coordinatore del Cts, fa il punto sul Green Pass e l'aumento dei contagi

Variante Delta, i motivi per cui è più contagiosa
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Franco Locatelli, coordinatore del Cts, si dice favorevole all’estensione dell’utilizzo del Green Pass, anche al ristorante. Frena invece sulle discoteche, spiegando che questo potrebbe non essere il momento opportuno per riaprirle. “I dati indicano una ripresa netta della circolazione virale nel Paese. Anche nelle ultime 24 ore abbiamo avuto un incremento, di circa 300 casi”, ha dichiarato in una intervista a La Repubblica, ricordando i dati dell’ultimo bollettino e quelli diffusi pochi giorni fa dalla Cabina di regia, che ha certificato che l’età media degli infetti si è drasticamente abbassata (28 anni).

In questi giorni, spiega sempre Locatelli, si dovrebbe iniziare a vedere anche l’effetto della ‘sbornia europea’ relativa agli assembramenti verificatisi dopo il trionfo di Wembley della nazionale italiana a Euro 2020. Secondo il coordinatore del Cts il balzo dei contagi di ieri è un antipasto di quel che si vedrà nei prossimi giorni. “Del resto – aggiunge – è ben noto che l’incubazione del virus dura tra i 5 e i 7 giorni. Gli assembramenti e gli affollamenti hanno favorito la circolazione virale. Basta pensare anche ai focolai legati ai quarti e alle semifinali già individuati a Roma”.

Capitolo Green Pass: “Credo che vadano fatte scelte per contrastare la ripresa della circolazione virale. Dare accesso a determinate attività a chi è stato vaccinato, o comunque ha il certificato verde, è una strategia inevitabile. Penso a concerti, grandi eventi, stadi, cinema, teatri, piscine palestre. In questi casi è fuori discussione la necessità del documento”.

Per quel che concerne l’accesso ai ristoranti con il certificato verde, Locatelli premette che la misura spetta al decisore politico. Secondo la sua opinione personale, però, consiglia di considerare “seriamente anche il Green Pass per mangiare al chiuso nei ristoranti. Peraltro, chi esita a tornare nei ristoranti credo che lo farebbe con più tranquillità sapendo che vi hanno accesso persone con il certificato”.

A settembre si spera che riparta anche la scuola in presenza. Anche in questo caso si sta discutendo sull’obbligo o meno di vaccinazione per il personale. “Come Cts abbiamo chiesto di incentivare al massimo la vaccinazione del personale scolastico. Ma non possiamo decidere noi di renderla obbligatoria, deve farlo la politica, viste le implicazioni anche sociali di una scelta come questa. L’importante è eliminare le disparità nelle percentuali di vaccinazione, alcune regioni sono avanti nelle coperture, altre hanno percentuali più basse e devono recuperare in fretta questo gap. La priorità è far ripartire la scuola”.

Le discoteche continuano a essere blindate. Il medico ricorda che i tecnici hanno già dato il loro parere sulle riaperture: “Solo in zona bianca, solo all’aperto, solo con il Green Pass e solo al 50% della capienza autorizzata. Sui tempi non ci siamo espressi perché non vi erano elementi scientifici per suggerire una data piuttosto che un’altra. Si tratta di una scelta politica e in questo momento non c’è una data definita. È chiaro che se siamo obiettivi, dobbiamo ricordare che il parere lo abbiamo rilasciato il 25 giugno, quando la situazione epidemiologica era decisamente più favorevole”.

Altro tema caldo è il sistema dei colori. Molti esperti sono favorevoli a cambiare i parametri. “Si perché abbiamo la variabile della copertura vaccinale – commenta Locatelli -. Dobbiamo guardare i ricoveri, il parametro più rilevante rispetto all’impatto sui sistemi sanitari e anche per il rischio di letalità. Però l’impatto compiuto sull’occupazione dei letti di medicina e terapia intensiva lo vedremo solo tra un paio di settimane”.

C’è chi ha pure iniziato a parlare di nuove restrizioni e misure. “Pensare a nuove chiusure – conclude il coordinatore del Cts – è largamente prematuro, intanto interveniamo con le misure legate al Green Pass. Poi magari possono essere considerate zone rosse puntuali come quella di Piazza Armerina in Sicilia”.


sabato 17 luglio 2021

Armando Izzo, il calciatore napoletano ci ha dato una grande lezione di vita.

 

Armando Izzo, il calciatore napoletano ci ha dato una grande lezione di vita.

“Sono ignorante. Non mi vergogno. Sono cresciuto a Scampia: papà lavorava anche 18 ore al giorno per garantirci una vita quasi normale. Poi una leucemia fulminante lo ha stroncato in due mesi. Aveva 29 anni, mia mamma 27 e io quasi 10. Sul letto di morte teneva stretto i miei 3 fratelli, tutti più piccoli. Stavo sulla porta, cercavo di non piangere. Da lontano mi ha fatto un cenno con la mano: diventavo il capofamiglia, altro che studiare. E infatti sbaglio i congiuntivi. Comunque, senza lo stipendio di papà siamo precipitati in miseria. Per mesi la mia cena è stata latte e pane duro. Saremmo finiti in braccio alla camorra, sempre in cerca di manovalanza, senza due miracoli”.

“Mio padre si chiamava Enzo. Era fissato con il calcio: sognava di vedermi al San Paolo con la maglia del Napoli e così mi portò a scuola calcio. Avevo 9 anni, e ricordo che papà parlò chiaro: lo volete? D’accordo, ma sappiate che io non ho un euro per pagargli la retta. Dopo la sua morte, a 11 anni, ho fatto il provino a Marianella e il Napoli mi prese. All’epoca mia madre era disoccupata, al massimo faceva i servizi a casa di alcune famiglie. Oltre a me dovevano mangiare anche i miei quattro fratelli ed essendo il maggiore decisi di smettere con il calcio per lavorare: avevo 14 anni. Spesso facevo il giro dei parenti per un po’ d’aiuto: è stata dura. Molto dura. Io abito a Scampia, la situazione non è facile. Sì, qualcuno ha provato ad avvicinarmi, ma io ho sempre rifiutato certe cose. Anche nei momenti di fame nera: l’ho fatto per mammà, per lei che deve tirare avanti senza papà. Mamma diceva: ‘Ho sognato papà, aveva ali grandi. Dice di stare tranquilli: diventi calciatore'”

“Dicevano che un giorno sarei diventato calciatore. A me è capitato di avere a che fare con certe situazioni, ma ho sempre rifiutato per due motivi: per mia madre e per il calcio. L’onestà è la prima cosa”.

martedì 13 luglio 2021

   Ogge nun saccio ancora...

 

Ogge nun saccio ancora

stu core che me conta,

che va truvanno a me

mentr’io saccio

chello ca voglio ȃ isso

senza fà scummesse

senza pigliarce ‘ngiro

ca è sempe tiempo perzo.

 

Si fosse ‘ntussecuso

nun ce parlasse proprio

ca io tengo n’ata capa,

n’ata idea  ê comme

è fatto ‘o munno

ȃ funno ‘nziemo a isso

nun ce vogl’jì

c’ȃ sempe me dispiace

ê fà na brutta faccia

a chi ave bisogno

ê vvote ê na parola

ê vvote ê tutt’’o munno

ca na carogna

nun ce so’ stato maie.

 

Puozzo passà nu guaio

a chi ‘o pozzo dì

c’a è tutta ggente

ca sta peggio ‘e me

e a mmiez’’e guaie

ȃ n’eternità

e aspettano

ca io passanno ȃ llà,

addò lloro stanno

le do ‘o tesoro

ca vanno truvanno

comme a doie parole

p’’e cunzulà nu poco

e qualche spiccio

pe fà a mmodo lloro

chello ca vonno fà.

 

Pe me so’ nu capriccio

pe lloro na furtuna.

‘E vvote lascio

qualche cafè pagato

m’aspettano a me

pe so piglià

offerto a lloro

ca sanno chi ha pavato

e senza ê me

nun l’hanno cunzumato

pe farme nu regalo

ca pe lloro

io so’ uno êfamiglia

so’ nu frato.

 

Ostia Lido  14.07.2021  h 08.30


                                                Gioacchino Ruocco