mercoledì 30 maggio 2012

I nuovi seminari di Teatri possibili



I nuovi seminari
estivi 2012

Montevaso (PI)
 





Quest'anno laboratori su"Odissea" e "Il Mercante di Venezia" guidati da Corrado d'Elia,  Claudia Negrin, Alberto Oliva e Mino Manni



Ciao ! Ecco finalmente i nuovi Seminari Residenziali Estivi 2012 che si tengono a Montevaso (Pisa)
Dal 12 al 19 agosto torna l'attesissimo appuntamento con il regista e attore Corrado d'Elia che,  coadiuvato nel lavoro da Claudia Negrin, lavorerà quest'anno su ODISSEA, prossima produzione della Compagnia Teatri Possibili.




Alberto Oliva e Mino Manni, giovani artisti di talento, affronteranno invece dal 5 al 12 agosto, una delle più belle commedie di Shakespeare,.IL MERCANTE DI VENEZIA.
Da tanti anni la scuola Teatri Possibili organizza dei seminari estivi residenziali. E' da sempre questa un’occasione preziosa per lavorare in maniera intensiva con i registi, gli attori della Compagnia, gli insegnanti e i molti artisti che collaborano con Teatri Possibili.

I seminari, della durata di una settimana, sono aperti a tutti: attori, allievi-attori, allievi-registi e principianti.
I partecipanti saranno divisi in gruppi a seconda della formazione. Sono previste almeno otto ore di lavoro giornaliere: quattro al mattino per riscaldamento e completamento della formazione e quattro pomeridiane di studio e approfondimento laboratoriale sul tema del seminario.
I laboratori, vere e proprie full immersione nel lavoro teatrale, si terranno nella spettacolare cornice del Montevaso (PI) nel cuore della Tenuta Agroforestale toscana.

Clicca QUI per costi e info.
Vi aspettiamo!

Per info: milano@teatripossibili.org / tel 02 83 23 182   -   338 62 74 736


lunedì 28 maggio 2012

V FESTIVAL DEL TEATRO AMATORIALE TEATRO TOTÒ di Napoli


BANDO DI CONCORSO
V FESTIVAL DEL TEATRO AMATORIALE
TEATRO TOTÒ di Napoli

1. ORGANIZZATORI
Il Festival del Teatro Amatoriale V edizione, è organizzato dal Teatro Totò .

2. OBIETTIVI
L’iniziativa ha il fine di valorizzare un settore, che nella nostra tradizione ha fornito sempre spettacoli di interessante qualità, e che nel passato ha messo in mostra potenzialità individuali interessanti anche per il teatro professionistico.

3. PERIODO DI SVOLGIMENTO
La V edizione del Festival si svolgerà dal mese di Gennaio al mese di Maggio 2013 presso il Teatro Totò di Napoli. Date ed orari, saranno comunicate con precisione ed adeguato anticipo.

4. SELEZIONE
1.      L’iscrizione alla selezione è gratuita ed aperta a tutte le compagnie amatoriali.
2.      Possono partecipare alla selezione del concorso opere a tema libero edite ed inedite .
3.      La durata massima dello spettacolo non dovrà superare le 2 ore.
4.      Ogni Compagnia potrà partecipare con un solo lavoro.
5.      La selezione sarà effettuata dalla direzione artistica del Teatro Totò, il giudizio è insindacabile.
6.      La scheda d’iscrizione dovrà essere compilata in tutte le sue parti e debitamente firmata in tutte le pagine ed eventuali allegati.
7.      I partecipanti alla selezione del Festival iscrivendosi autorizzano  l’Organizzazione del Festival, ai sensi della Legge 196/2003, al trattamento dei dati personali, ad utilizzare il loro nominativo e relativo indirizzo per tutti gli usi connessi alla manifestazione.
8.      Le domande dovranno essere spedite unitamente alla scheda d’iscrizione e corredate dal materiale informativo richiesto, al seguente indirizzo:
TEATRO TOTO’
V Festival del Teatro Amatoriale Via Frediano Cavara 12/e 80137 – Napoli
entro e non oltre il 26 Ottobre 2012 (farà fede il timbro postale o la data del protocollo per la consegna a mano).

5. FESTIVAL
  1. Le Compagnie selezionate saranno contattate dall’Organizzazione entro il 16 Novembre 2012 .
2.      Le Compagnie selezionate, concordando preventivamente con l’Organizzazione le date  relative ai giorni di spettacolo, usufruiranno dei seguenti servizi:
    1. Ufficio stampa per la pubblicizzazione dell’intero Festival.
    2. Stampa ed affissione manifesti e locandine per la pubblicizzazione dell’intero Festival.
    3. Sala del Teatro dalle ore 8,30 alle 14,00 e dalle 15,00 alle ore 00,30 per le prove e lo spettacolo. 
    4. Quadratura nera con relativi montaggi e smontaggi.
    5. Service audio/luci
3.      La partecipazione al Festival prevede una quota di partecipazione
4.      L’incasso delle serate sarà a totale beneficio delle Compagnie che dovranno pagare solo i relativi oneri SIAE, il prezzo del biglietto d’ ingresso è a discrezione di ogni singola Compagnia.
5.      Eventuali entrate per sponsor apportate dalle compagnie sono a totale beneficio delle compagnie 
6.      L’Organizzazione provvederà alla stipula di regolare contratto con le Compagnie selezionate.
7.      La Giuria è composta da attori/produttori/giornalisti/autori di fama nazionale.
8.      Il Teatro Totò ha una capienza di 578 posti a sedere, n° 4 maschere di sala, n° 1 responsabile di palcoscenico .
9.      La Compagnia vincitrice del premio miglior spettacolo parteciperà al Festival Ridere 2013 stipulando con l’Organizzazione un regolare contratto che prevede la ripartizione percentuale del 70% alla Compagnia e 30% all’Organizzazione sull’incasso al netto delle spese per : siae – iva - bordero’- costi materiale pubblicitario - service audio/luci - quadratura nera.

6. PREMIAZIONE
La serata di gala sarà ad inviti, l’Organizzazione del  Festival premierà le seguenti categorie:
·        Miglior spettacolo
·        Miglior regia
·        Miglior autore
·        Migliori musiche
·        Miglior attore protagonista
·        Migliore attrice protagonista
·        Miglior attore non protagonista
·        Miglior attrice non protagonista

1.      LA COMPAGNIA PREMIATA PER LA CATEGORIA MIGLIOR SPETTACOLO PARTECIPERA’ AL FESTIVAL “RIDERE” c/o il Maschio Angioino.
2.      Il REGISTA premiato per la categoria MIGLIOR REGIA riceverà un abbonamento valido per n° 2 persone per la stagione teatrale 2013/14 del Teatro Totò.
3.      L’ATTORE E L’ATTRICE premiati per le categorie MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA E MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA riceveranno rispettivamente n° 1 borsa di studio valido per lo stage di recitazione cinematografico per l’anno accademico 2013/14 della scuola di recitazione del Teatro Totò.


A richiesta le Compagnie potranno usufruire dei seguenti servizi  AGGIUNTIVI a pagamento:
·         Noleggio Scenografie con relativi tecnici
·         Servizio di botteghino con eventuale prevendita ed espletamento pratiche SIAE
·         Pubblicità su giornali attraverso tamburini su: “IL MATTINO”, “LA REPUBBLICA” e gli altri maggiori quotidiani locali, servizio di ufficio stampa, affissione comunale di manifesti e locandine realizzate dalle singole compagnie


PER INFORMAZIONI:
web: www.teatrototo.it
email:  direzione@teatrototo.it

referente Sig. Vincenzo Liguori
ufficio : tel. 081296051
mobile: 3393208083 

martedì 22 maggio 2012

La Russia perde l'ultimo baluardo socialista



Muore a San Pietroburgo il pittore Andrey Mylnikov

Andrej Mylnikov, Sui campi in pace, 1950

Si chiude l'ultimo capitolo pittorico di quella che fu l'immensa fase russa della pittura di regime comunista, oggi, con la morte del 93enne Andrey Mylnikov, pittore del dopoguerra e dei Campi di pace, Presidente della Fondazione della Cultura Russa di San Pietroburgo e Vice Presidente dell'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo e dell'Accademia Russa delle Arti.

"L'artista del popolo sovietico", come era stato soprannominato durante il regime, era stato per decine d'anni uno dei pittori più osannati agli alti vertici del potere, che aveva contribuito a rendergli una fama immensa in patria, che era valsa alle sue opere collocazioni di prestigio in tutti i principali musei del Paese. 

Una storia, quella del Realismo Socialista, nata nel 1934 e che si era estesa diffusamente in tutti i Paesi dell'Est europeo, affondando le radici nella tradizione accademica. Ma mentre nell'ambito cinematografico uno dei maggiori realisti è stato Ejzenstein, sperimentatore e innovatore con Dziga Vertov dei linguaggi della settima arte, nella pittura ci si rifaceva molto spesso a esperienze simboliste, modalità ideale per descrivere propagandisticamente la realtà della nuova Unione Sovietica.

Recentemente le opere di Mylnikov erano state in mostra a Roma, a Palazzo delle Esposizioni, nell'ambito della mostra " Realismi socialisti. Grande pittura sovietica 1920 - 1970”.




domenica 20 maggio 2012

AMICI, ma in un confronto inutile.





Ormai il meccanismo di AMICI comincia a stancare. Va bene il confronto per far capire agli ammessi nella scuola tra virgolette che devono impegnarsi nell’apprendere per dare spettacolo, vanno bene le sfide che sono chiamati a sostenere quando qualcuno che non ha superato le selezioni crede di avere più qualità di quelli che sono stati ammessi, vanno bene tutti gli stimoli, ma non sempre la scuola si pone come modello da imitare anche se pone i selezionati televisivamente sotto gli occhi di chi ha tempo e voglia di guardarli.

Organizzare un saggio di fine anno per selezionare con l’intervento degli addetti ai lavori e il contributo economico del pubblico che paga per dire la sua ormai è nella norma delle consuetudini, ma prendere quelli che dalla trasmissione sono usciti ormai già da qualche anno e vivono ormai una vita da artisti affrontando concerti, ospitate televisive, festival e l’esito commerciale dei dischi prodotti dai discografici che li hanno sotto contratto, è stata un’operazione che non doveva neppure essere pensata, accettata dai discografici e dagli stessi cantanti per non ribadire priorità, precedenze, accrediatmenti, ecc. ecc.

Se proprio li si voleva utilizzare dovevano fare gli ospiti e basta utilizzandoli per mettere in risalto il loro successo, il loro percorso, le loro aspirazioni, come i figli che tornano a casa per far grande la madre che li ha resi grandi, adulti.

Si poteva metterli in passerella senza sottoporli al giudizio di un pubblico che già li acclama nelle misura che vanno meritando

Si poteva cogliere l’occasione di ascoltarli nell’uscita dell’ultimo album, nei loro successi più importanti senza sottoporli a un meccanismo di confronto che già di per se è stato macchinoso per non espellere immediatamente quelli che durante le trasmissioni hanno raccolto un  consenso sempre vicino al 50% ma carente del numero per sopravanzare che gli era stato contrapposto.

AMICI andrebbe rivista in particolar modo rinnovando gli autori e buona parte di quei personaggi che professori non sono e rischiano di seminare cattivi esempi.


Alessandra 

venerdì 18 maggio 2012

AMICI - Hanno vinto quelli che hanno votato per ....


Hanno vinto quelli che hanno votato per Giuseppe perché al ragazzo, pur avendo passato due ....

mesi a Los Angeles, presso la Millennium Dance Complex, mancano in buona dose i presupposti tecnici per fare il ballerino, che non poteva, con tutta la buona volontà che mette nel suo impegno,  acquisire in breve tempo perchè si imparano in anni di studio.


Quello che manca alla sua voglia di ballare per fare  il ballerino di professione è un’educazione che parte dal classico per arrivare al moderno più libera ed istintiva per dare visibilità alla sua energia espressiva e gestuale. 


Il ballo moderno oltre al movimento ha bisogno anche di una invenzione continua, di gesti che hanno bisogno pur sempre di una giustificazione per arrivare ad una espressività condivisa  e di volti mobili e duttili nell'espressione per comunicare le sensazioni che la danza vuole esprimere.

Il tempo trascorso ad AMICI è bastato solamente per dargli visibilità. I professori lo hanno fatto crescere poco. E’ stato lui ad emergere con il suo fisico che ha già una presenza scenica elevata, è stato lui a mettersi all’attenzione del pubblico dopo l’infortunio subito quando ha ripreso a ballare, è stato sempre lui quando ha proposto le sue coreografie.

Ha vinto perché hanno vinto i suoi sostenitori. La sua simpatia, la sua educazione, la sua forza straripante, il suo fisico, il suo sorriso lo hanno imposto su quelli che hanno mezzi espressivi superiori. Viva Francesco, ma la vera vincitrice della scuola è stata, a onor del vero, Francesca che, quando si è liberata dai condizionamenti e dalle diatribe che correvano tra gli insegnanti, ha ritrovata se stessa e i suoi anni di lavoro e di apprendimento, che sono stati la sua vera scuola e sono tornati ad emergere e a restituirle il suo vero volto.


Ieri sera al premio della vincita è stato aggiunto uno stage di sei mesi presso la stessa scuola dove l'avevano inviato i suoi genitori.



AMICI : allievi cantanti - finale

Vince, 
come era nell'aria da sempre, 
GERARDO Pulli







Un risultato atteso, ma che lascia comunque perplessi. Il canto va a farsi friggere e vince un ragazzo che ha la tracotanza di volere arrivare. Dove ?

Durante la sua permanenza nella trasmissione AMICI non ha fatto altro che mostrare il suo lato peggiore. Ma ne ha uno migliore?

Non è antipatia, ma quei soloni che lo hanno accompagnato nel suo vaneggiamento dovranno pure averlo sulla coscienza.

Era andato ad Amici per far sentire le sue cose, ma le sue cose non hanno mai impressionato più di tanto ne musicalmente ne poeticamente e di fronte alle sue intemperanze qualcuno lo ha accompagnato fino alla fine progettando per lui un avvenire strabiliante e di artista incompreso.

Mara Maionchi che è una produttrice, che fin qui ha dato buone prove, si è comportata più da madrina di uno scapestrato, di un irregolare del talento che dovranno dimostrare di possedere entrambi.

Se andrà a San Remo, dove sicuramente si tenterà il suo lancio in grande, dovrà produrre qualcosa di più valido della sua carente voce che dà l’impressione che stia interpretando qualcosa mentre invece non riesce ancora a far vibrare le sue corde vocali che proprio non ne vogliono sapere di cantare.

La personalità è di quelle, come si dice adesso, senza voler offenderlo fuori dalla grazia di Dio.Ognuno è padrone di essere maleducato, ma il mondo dell’arte non può farli passare per artisti, specialmente quando le prove fornite sono ancora al di sotto dell’insufficienza e non può affiancargli un Vecchioni che invece ha altre intemperanze ma di natura sociale e politica che costantemente gli sono costate anni di assenza dagli schermi televisivi.

martedì 15 maggio 2012

Codice Civile - Titolo II - Delle persone giuridiche



Testo coordinato del codice civile aggiornato con le successive modifiche ed integrazioni.
Codice civile (Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 262)

Titolo II - Delle persone giuridiche

Capo I - Disposizioni generali

Art. 11. - Persone giuridiche pubbliche.
Le province e i comuni, nonché gli enti pubblici riconosciuti come persone giuridiche, godono dei diritti secondo le leggi e gli usi osservati come diritto pubblico.

Art. 12. (1) - [Persone giuridiche private.
Le associazioni, le fondazioni e le altre istituzioni di carattere privato acquistano la personalità giuridica mediante il riconoscimento concesso con decreto del presidente della Repubblica.
Per determinate categorie di enti che esercitano la loro attività nell'ambito della provincia, il Governo può delegare ai prefetti la facoltà di riconoscerli con loro decreto.]
(1) Articolo abrogato dal D.P.R. 10 febbraio 2000, n. 361.

Art. 13.  - Società.
Le società sono regolate dalle disposizioni contenute nel libro V.

domenica 13 maggio 2012

A Via dei Misenati L'Ass. Cult. Lorenzo Viani







L’esempio dell’Inghilterra…




Tutti i politici che hanno preso parte attiva la processo di adozione dell’Euro hanno parlato in questi anni dell’atteggiamento inglese di non adottare la moneta europea come una furbata.

Invece gli inglesi da sempre abituati alla loro indipendenza piuttosto che alla loro supremazia sono rimasti a vedere quello che succede conservando la loro autonomia decisionale in fatto di crescita, di eventuale svalutazione, ecc. ecc., anzi siamo noi Europa a subire le conseguenze delle loro malefatte e di quelle degli Stati Uniti che con le libertà che pretendono di avere da tre anni a questa parte hanno fatto fibrillare non soltanto la loro economia, ma anche il nostro euro incapace di una politica unitario e ancora senza una linea guida che scaturisca unitariamente dal consenso delle nazioni che prendono parte all’Unione.

Siamo nazione soltanto sulla carta e ogni volta che dobbiamo fare un passo in qualche direzione dobbiamo confrontarci non solo con noi stessi ma anche chi costituisce la motrice di traino economico che nel momento attuale sta guadagnando più degli altri partners ma che con la sua pretesa austerità può anche portarci al fallimento.

Uscire dall’euro potrebbe essere un fatto necessario, ma con una cura fa febbre da cavallo non appena la nostra producibilità incomincia a camminare, eliminando tutti gli sprechi possibili, recuperando al mercato con un’azione alienante tutti quelli fin qui commessi, togliendo gli alimenti ai partiti, sopprimendo per il momento i consgli provinciali, accorpando i comuni piccoli come hanno dimostrato alcune realtà calcistiche che stanno per sbarcare anche in serie A.

Che cosa impedisce di farlo razionalizzando la spesa, mettendo in moto tutta l’accortenza amministrativa nel razionalizzare l’amministrazione del territorio promuovendolo al ruolo di soggetto attivo in grado di amministrarsi e di sopravvivaere.

Dobbiamo far tesoro di quello che abbiamo e promuoverlo a livello internazionale perché se siamo degni di essere copiati dobbiamo essere degni anche di mettere in risalto la nostra originalità e la nostra unicità approfittando dei mezzi telematici che sono a nostra disposizione con messaggi chiari e leggibili.

“Bureau for Art Nerds”.


L'Istituto svizzero di Milano presenta “Bureau for Art Nerds”. Per scoprire l'indipendenza della creatività in una città che ha ritrovato la sua vena underground
pubblicato giovedì 10 maggio 2012
La storica casa occupata di via Morigi a Milano

Presentazioni, conferenze, mostre, dj set e musica dal vivo. È questo il programma di "Bureau for Art Nerds", a cura di Valentina Sansone, ciclo di eventi che si svolge a partire da stasera, fino al prossimo 26 giugno, all'Istituto Svizzero di Milano e in alcuni spazi autogestiti della città. Un laboratorio di sperimentazione e di scambio per attivare nuovi circuiti per l’arte contemporanea e sperimentare modalità di non-happening. Nulla lasciato al caso. 
Il primo appuntamento è la mostra A CUF FUL SKUL presentata dal collettivo Fluck | Paulus di Friburgo, nato nel 2010 da un’idea di Léa Fluck e Lauris Paulus. In occasione dell’opening vi sarà una performance di Marie Villemin e Marie Lea Zwalen, per poi proseguire con il DJ set di Niels Wehrspann, dalle 21 a mezzanotte. Gli altri spazi coinvolti nella kermesse sono la storica Casa Morigi, spazio autogestito dal 1976, con il progetto "Polline e Cerniere" di Anonima Nuotatori, nato dalle idee di rinnovarsi dell'artista Giallo Concialdi e dal curatore Guido Santandrea, lo spazio O’ di via Pastrengo, Gasconade e il Liceo artistico Caravaggio che, data la sua vicinanza alla multietnica zona di via Padova si pone come ponte ideale tra le istituzione e le varie realtà pubbliche e indipendenti a Milano. Una città dove la scena "underground" è stata negli ultimi anni messa da parte, ma che negli ultimi tempi pare essere stata riscoperta e riattualizzata, anche sulla scia dell'occupazione di MACAO nel vecchio grattacielo Galfa. Una modalità espositiva che ha il sapore di un lampo unico e provvisorio, contraddistinta da un forte spirito di aggregazione, senza una definizione precisa delle pratiche che la compongono ma in grado di riunire diverse esperienze sotto la necessità di ampliare la cultura nonostante i budget ridotti all'osso.

venerdì 11 maggio 2012

CODICE CIVILE: libro primo - Titolo I





(Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 262 - Approvazione del testo del Codice civile - pubblicato nella edizione straordinaria della Gazzetta Ufficiale n. 79 del 4 aprile 1942. Testo coordinato ed aggiornato con le successive modifiche ed integrazioni)


Titolo I - Delle persone fisiche

Art. 1.  - Capacità giuridica.
La capacità giuridica si acquista dal momento della nascita.
I diritti che la legge riconosce a favore del concepito sono subordinati all'evento della nascita.
[Le limitazioni alla capacità giuridica derivanti dall'appartenenza a daterminate razze sono stabilite da leggi speciali.] (1)  Comma abrogato dal D.Lgs.Lgt. 14 settembre 1944, n. 287.

Art. 2. - Maggiore età. Capacità di agire.
La maggiore età è fissata al compimento del diciottesimo anno. Con la maggiore età si acquista la capacità di compiere tutti gli atti per i quali non sia stabilita una età diversa.
Sono salve le leggi speciali che stabiliscono un'età inferiore in materia di capacità a prestare il proprio lavoro. In tal caso il minore è abilitato all'esercizio dei diritti e delle azioni che dipendono dal contratto di lavoro.

Art. 3. (1) - Capacità in materia di lavoro.
Il minore che ha compiuto gli anni diciotto può prestare il proprio lavoro, stipulare i relativi contratti ed esercitare i diritti e le azioni che ne dipendono, salve le leggi speciali che stabiliscono un'età inferiore.
(1) Articolo abrogato dalla Legge 8 marzo 1975, n. 39.

Art. 4.  - Commorienza.
Quando un effetto giuridico dipende dalla sopravvivenza di una persona a un'altra e non consta quale di esse sia morta prima, tutte si considerano morte nello stesso momento.

Art. 5.  - Atti di disposizione del proprio corpo.
Gli atti di disposizione del proprio corpo sono vietati quando cagionino una diminuzione permanente della integrità fisica, o quando siano altrimenti contrari alla legge, all'ordine pubblico o al buon costume.

Art. 6.  - Diritto al nome.
Ogni persona ha diritto al nome che le è per legge attribuito.
Nel nome si comprendono il prenome e il cognome.
Non sono ammessi cambiamenti, aggiunte o rettifiche al nome, se non nei casi e con le formalità dalla legge indicati.

Art. 7.  - Tutela del diritto al nome.
La persona, alla quale si contesti il diritto all'uso del proprio nome o che possa risentire pregiudizio dall'uso che altri indebitamente ne faccia, può chiedere giudizialmente la cessazione del fatto lesivo, salvo il risarcimento dei danni.
L'autorità giudiziaria può ordinare che la sentenza sia pubblicata in uno o più giornali.

Art. 8.  - Tutela del nome per ragioni familiari.
Nel caso previsto dall'articolo precedente, l'azione può essere promossa anche da chi, pur non portando il nome contestato o indebitamente usato, abbia alla tutela del nome un interesse fondato su ragioni familiari degne d'essere protette.

Art. 9. - Tutela dello pseudonimo.
Lo pseudonimo, usato da una persona in modo che abbia acquistato l'importanza del nome, può essere tutelato ai sensi dell'articolo 7.

Art. 10.  - Abuso dell'immagine altrui.
Qualora l'immagine di una persona o dei genitori, del coniuge o dei figli sia stata esposta o pubblicata fuori dei casi in cui l'esposizione o la pubblicazione è dalla legge consentita, ovvero con pregiudizio al decoro o alla reputazione della persona stessa o dei detti congiunti, l'autorità giudiziaria, su richiesta dell'interessato, può disporre che cessi l'abuso, salvo il risarcimento dei danni.

Maria Luigia Nitti Baldini, detta Pimpa, ci ha lasciati


Se ne va con lei anche un secolo della nostra storia

All'età di 101 anni si è spenta la figlia di Nullo Baldini, fondatore dellacooperazione italiana 
e promotore dell’opera della bonifica di Ostia e Fiumicino 

Nella foto: Maria Luigia Nitti Baldini nel giorno del suo centesimo compleanno,
con il presidente della Federazione delle Cooperative di Ravenna Lorenzo Cottignoli; 

la vice-presidente Maria Pia Melandri e il presidente Paolo Isaja della Cooperativa Ricerca sul Territoriodascalia

Maria Luigia Nitti Baldini si è spenta la scorsa notte nella sua casa romana di via di Villa Ricotti, lucida fino all’ultimo momento della sua vita, così come lo era stata per centouno anni. Se ne va in silenzio la Pimpa, così era conosciuta dagli amici, dai parenti, da chi simpatizzava per la sua intelligenza, determinazione e continua attività di divulgazione dell’etica cooperativa. Suo padre, Nullo Baldini, è stato il fondatore ed uno dei maggiori animatori del movimento cooperativistico ravennate, italiano ed europeo, promotore assieme al deputato imolese Andrea Costa della grande epopea della bonifica di Ostia e Fiumicino da parte dei braccianti ravennati.

Per chi come noi della Cooperativa Ricerca sul Territorio ha avuto il piacere e l’onore di conoscerla, sarà difficile dimenticare il suo sguardo, attento, lungimirante, la sua capacità di tenersi continuamente aggiornata sugli eventi e le nuove forme del mondo; i giornali che, anche centenaria, non smetteva mai di leggere, tutte le mattine, e senza occhiali!

La sua presenza, fin quando possibile, e poi le sue parole, sono state costante faro illuminante in ventotto anni di celebrazioni della bonifica ostiense voluta da suo padre, ricordata a partire dal centenario del 1984 nella manifestazione Il Litorale Incontra la sua Storia che noi abbiamo voluto.

La Pimpa è stata, e continuerà ad essere, un punto di riferimento, così come suo padre Nullo Baldini prima di lei: soprattutto in questa fase della nostra storia ci occorre guardare a chi con la forza delle idee, con la rettitudine dello spirito e con la laicità del proprio animo, ha dedicato la propria esperienza terrena a creare un nuovo modo di concepire il lavoro, a perorare la causa della cooperazione tra i lavoratori e tra i popoli, a migliorare costantemente l’idea di futuro per le generazioni più giovani.

In un momento così triste, di separazione, di definitivo abbandono, ci conforta aver raccolto negli anni, attraverso il mezzo audiovisivo, le sue parole, le sue testimonianze, la sua memoria. Una memoria che ci ha aiutato e continuerà ad aiutarci a ricostruire l’infinita ed affascinante storia della cooperazione in Romagna, ad Ostia, in Italia. Il suo volto, la sua voce, il suo pensiero, siamo orgogliosi di poter pensare, sopravvivranno anche grazie ai nostri film, che sono, in un certo senso, anche i suoi film.
Oggi va alla Pimpa il nostro Arrivederci, accompagnato da infinita gratitudine.


Maria Luigia Nitti Baldini

Nata a Ravenna l’11 marzo 1911, da molti nota come la Pimpa, figlia di Nullo Baldini (deputato socialista riformista, antifascista, fondatore della cooperazione italiana) e nuora di Francesco Saverio Nitti (presidente del Consiglio dei Ministri nel 1919-1920, durante il fascismo in esilio in Francia), a sua volta – dopo un periodo di prigione all’inizio del fascismo – a lungo espatriata a Parigi. 

Laureata in Diritto romano a Bologna, poi in Letteratura francese alla Sorbona e diplomata all’Ecole des Chartes a Parigi, Maria Luigia Baldini visse a Parigi nel quadro della rete degli antifascisti italiani, sposò il figlio di Nitti, Giuseppe (avvocato e deputato liberale dal 1948) e prese parte – nelle file del Partito Socialista Italiano – alla ripresa delle democrazia italiana, partecipando alle elezioni del 1948, lavorando nell’UDI e poi eletta nell’Amministrazione provinciale di Ravenna. Sostenne e promosse per tutta la vita  il pensiero e l’azione del padre (animatore del movimento cooperativo romagnolo e italiano) e del suocero, assumendo in questi anni la presidenza onoraria della Fondazione “Francesco Saverio Nitti” che si è  costituita a Melfi nel 2009. Nel 2008 ha raccontato la sua vita nel colloquio con Stefano Rolando pubblicato da Bompiani “Il mio viaggio nel secolo cattivo”.


Nullo Baldini

Nato a Ravenna il 30 ottobre 1860, deceduto a Ravenna il 6 marzo 1945, sindacalista e cooperatore. Nato in una famiglia di tradizioni garibaldine, si orientò da ragazzo verso quegli studi tecnici che gli sarebbero serviti come base per la sua attività di cooperatore. 
Nel 1883, alla costituzione a Ravenna dell'Associazione generale dei braccianti agricoli, ne divenne il segretario e con questa riuscì a ottenere l'appalto dei primi lavori di bonifica dell'Agro Romano. 
Nel 1901, Baldini creò la Federazione delle cooperative della provincia di Ravenna e, negli anni tra il 1919 e il 1924 in cui fu eletto deputato, fu membro del Comitato direttivo della Confederazione generale del lavoro. 
Del tragico sviluppo degli avvenimenti che videro l'ascesa del fascismo, Baldini ebbe tardiva coscienza e soltanto dopo l'assalto squadristico alla sede della Federazione delle cooperative di Ravenna si rese conto della drammatica realtà. Dopo aver rifiutato la presidenza della Federazione (che gli venne offerta dai fascisti), Baldini espatriò prima in Grecia e poi in Francia. 
A Parigi riprese i contatti con gli antifascisti dell'emigrazione e organizzò cooperative tra gli emigrati. Gravemente malato, tornò a Ravenna nel novembre del 1941. Dopo l'arresto di Mussolini, il governo Badoglio lo richiamò all'attività politica, nominandolo commissario della Federazione delle Cooperative. Nell'ottobre del 1943, Baldini fu tra coloro che ricostituirono, nella clandestinità, la Federazione socialista romagnola. Giunse a vedere la liberazione della sua città dai nazifascisti e all'indomani del 4 dicembre 1944 era già al lavoro per reintegrare il patrimonio della vecchia Federcoop ravennate che, oggi, è a lui intitolata.



LORENZO IERVOLINO
CRT - Cooperativa Ricerca sul Territorio

Ecomuseo del Litorale Romano
[Tel] +39 3388572997 / + 39 06 5650609
[email] info@ecomuseocrt.it

[website] http://www.ecomuseocrt.it

giovedì 10 maggio 2012

5 0/00 Cinque per mille alla LEGA DEL FILO D'ORO


NON TI COSTA NIENTE


Firma per il 5 x mille

Dai un aiuto concreto
a chi non vede e non sente

lega del filo d'oro

codice fiscale

80003150424


Il 5 per mille

Con la dichiarazione dei redditi è possibile destinare il proprio 5 per mille dell'IRPEF alla Lega del Filo d’Oro. Un gesto che non costa nulla e vale moltissimo, infatti grazie al 5 per mille è possibile dare un contributo che, per i donatori non ha nessun costo aggiuntivo sulle tasse, ma è un aiuto ulteriore per le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.



Come destinare il proprio 5 per mille


Destinare il 5 per mille è semplice: basta mettere una firma e il codice fiscale della Lega del Filo d’Oro nello spazio riservato al sostegno delle Onlus, che si trova nei modelli per la dichiarazione dei redditi (modello 730, UNICO e CUD). 

Il codice fiscale della Lega del Filo d’Oro è: 80003150424 

mercoledì 9 maggio 2012

OGNUNO DICE LA SUA, MA NESSUNO DICE…





Dalla LIRA all'EURO.


Su un giornaletto mensile telematico dal titolo OBSERVO che mi arriva sistematicamente tutti i mesi è stato pubblicato l’ennesima considerazione sulla situazione economica in cui versa il nostro paese.

Monti non sarà il massimo come soluzione per i nostri mali ma i partiti che si sentono espropriati dalla loro funzione continuano a fare il loro cattivo mestiere di politici cercando nella misura che riescono a spuntare di volta in volta di non perdere di vista i loro interessi clientelari, di continuare a difendere le loro prebende, di poter fare finalmente una legge elettorale per assicurare poltrone agli esponenti che più fanno danno.

Da parte nostra è un continuo piagnisteo. Le fabbriche che chiudono, gli imprenditori che si suicidano, la gente che non ce la fa ad arrivare a fine mese, ecc. ecc. ma nessuno che critica i governi precedenti che in presenza già di un deficit da paura hanno continuato, incapaci, a portare avanti lo sfascio delle istituzioni dicendoci che non c’erano soldi da spendere per la ripresa economica del paese, mentre scopriamo con quello che salta fuori attraverso la cronaca che i soldi c’erano ma soltanto per il tornaconto personale di quelli che fanno politica.

Fare politica è diventato ormai l’unico mestiere in cui una volta assunto, cioè eletto, ma neppure questo va bene, cioè una volta coinvolto trovi da prendere non soltanto per te ma anche per gli altri per gli anni a venire.

I tesori accumulati non si contano, ma le critiche che vengono mosse all’attuale politica di Monti che con l’aumento dell’IVA ha generato un incremento del costo della vita e nuove occasioni di speculazione sui titoli di stato per chi ha soldi per arricchirsi senza troppe preoccupazioni, non sono mai accompagnate da critiche che necessariamente vanno mosse ai governi precedenti che pur rendendosi conto della valanga che avevano messo in movimento non hanno fatto niente per arginarla.

Intanto c’è da dire che una buona parte del paese va avanti e produce, mentre un’altra priva di idee e di aspettative cerca di evadere ancora la ricchezza che accumula.

Quante critiche all’Europa economica e a l’incoscienza di chi così l’ha voluta. Non ci vogliono grandi cervelli per capire che non avremmo mai potuto scaricare il nostro deficit sugli altri in quanto i trattati non lo prevedevano, però ci siamo fatti legare mani e piedi senza battere ciglio trovandoci dal 2002 con una crescita dei prezzi che sono diventati esponenzialmente grandi portando quello che costava mille a 1 € che è praticamente il doppio quando non è ancora moltplicato.
Nel 2002 le lire prevedevano e qualche volta erano ancora prese in considerazione le cinque e le dieci lire nella formulazione dei prezzi e con le cinquanta e le cento ci compravi uno stik di caramelle.

Dall’adozione dell’Euro lo stik di caramelle costa come minimo 3 €, un chilo di mele ha quadruplicato il suo costo, il latte è arrivato a prezzi prossimi ai 2 €, il pane, a Roma, costa un occhio della fronte, ma tanto la gente che protesta compra la pizza a 10 € al chilo, la mortadella ha raggiunto il prezzo del prosciutto che è l’unico prodotto che ha conservato un rapporto corretto con il vecchio prezzo in lire.

Tutto va a rotoli e qualche primo ministro del passato governo annotava che la domenica i ristoranti italiani sono pieni. L’assurdo è di non arrivare a fine mese e poi compare un pezzo di pizza che col suo importo permette di comprare come minimo 5 chili di pasta, che con porzioni di 50 gr. a testa permettono di preparare 100 pasti. Con un altro pezzo di pizza comprare due bottiglie di olio in offerta e così via.

Cosa hanno fatto i partiti che stanno ancora cercando una via di fuga per non essere cacciati via dalla presa di coscienza che sta prendendo piede ? Niente.

Si completano con altri sprechi gli sprechi avviati. Abbiamo una moneta forte, ma il nostro carburante costa 2 volte quello degli Stati Uniti.
Il mio compaesano in Florida con 25 dollari l’anno telefona a tutto il mondo e noi paghiamo l’etere come se fosse alcool da bere.

A chi vogliamo dare una mano ? All’attuale governo sostenendolo nelle riforme per ridurre gli sprechi, eliminare le eccedenze di amministrazione, ecc. ecc. o continuare ad aspettare uomini come quelli che sono passati e non hanno avuto il coraggio di fare le riforme che il paese aspetta da anni ?

Dov’è il buon padre di famiglia e le donne che fo fanno grande ?