mercoledì 9 maggio 2012

OGNUNO DICE LA SUA, MA NESSUNO DICE…





Dalla LIRA all'EURO.


Su un giornaletto mensile telematico dal titolo OBSERVO che mi arriva sistematicamente tutti i mesi è stato pubblicato l’ennesima considerazione sulla situazione economica in cui versa il nostro paese.

Monti non sarà il massimo come soluzione per i nostri mali ma i partiti che si sentono espropriati dalla loro funzione continuano a fare il loro cattivo mestiere di politici cercando nella misura che riescono a spuntare di volta in volta di non perdere di vista i loro interessi clientelari, di continuare a difendere le loro prebende, di poter fare finalmente una legge elettorale per assicurare poltrone agli esponenti che più fanno danno.

Da parte nostra è un continuo piagnisteo. Le fabbriche che chiudono, gli imprenditori che si suicidano, la gente che non ce la fa ad arrivare a fine mese, ecc. ecc. ma nessuno che critica i governi precedenti che in presenza già di un deficit da paura hanno continuato, incapaci, a portare avanti lo sfascio delle istituzioni dicendoci che non c’erano soldi da spendere per la ripresa economica del paese, mentre scopriamo con quello che salta fuori attraverso la cronaca che i soldi c’erano ma soltanto per il tornaconto personale di quelli che fanno politica.

Fare politica è diventato ormai l’unico mestiere in cui una volta assunto, cioè eletto, ma neppure questo va bene, cioè una volta coinvolto trovi da prendere non soltanto per te ma anche per gli altri per gli anni a venire.

I tesori accumulati non si contano, ma le critiche che vengono mosse all’attuale politica di Monti che con l’aumento dell’IVA ha generato un incremento del costo della vita e nuove occasioni di speculazione sui titoli di stato per chi ha soldi per arricchirsi senza troppe preoccupazioni, non sono mai accompagnate da critiche che necessariamente vanno mosse ai governi precedenti che pur rendendosi conto della valanga che avevano messo in movimento non hanno fatto niente per arginarla.

Intanto c’è da dire che una buona parte del paese va avanti e produce, mentre un’altra priva di idee e di aspettative cerca di evadere ancora la ricchezza che accumula.

Quante critiche all’Europa economica e a l’incoscienza di chi così l’ha voluta. Non ci vogliono grandi cervelli per capire che non avremmo mai potuto scaricare il nostro deficit sugli altri in quanto i trattati non lo prevedevano, però ci siamo fatti legare mani e piedi senza battere ciglio trovandoci dal 2002 con una crescita dei prezzi che sono diventati esponenzialmente grandi portando quello che costava mille a 1 € che è praticamente il doppio quando non è ancora moltplicato.
Nel 2002 le lire prevedevano e qualche volta erano ancora prese in considerazione le cinque e le dieci lire nella formulazione dei prezzi e con le cinquanta e le cento ci compravi uno stik di caramelle.

Dall’adozione dell’Euro lo stik di caramelle costa come minimo 3 €, un chilo di mele ha quadruplicato il suo costo, il latte è arrivato a prezzi prossimi ai 2 €, il pane, a Roma, costa un occhio della fronte, ma tanto la gente che protesta compra la pizza a 10 € al chilo, la mortadella ha raggiunto il prezzo del prosciutto che è l’unico prodotto che ha conservato un rapporto corretto con il vecchio prezzo in lire.

Tutto va a rotoli e qualche primo ministro del passato governo annotava che la domenica i ristoranti italiani sono pieni. L’assurdo è di non arrivare a fine mese e poi compare un pezzo di pizza che col suo importo permette di comprare come minimo 5 chili di pasta, che con porzioni di 50 gr. a testa permettono di preparare 100 pasti. Con un altro pezzo di pizza comprare due bottiglie di olio in offerta e così via.

Cosa hanno fatto i partiti che stanno ancora cercando una via di fuga per non essere cacciati via dalla presa di coscienza che sta prendendo piede ? Niente.

Si completano con altri sprechi gli sprechi avviati. Abbiamo una moneta forte, ma il nostro carburante costa 2 volte quello degli Stati Uniti.
Il mio compaesano in Florida con 25 dollari l’anno telefona a tutto il mondo e noi paghiamo l’etere come se fosse alcool da bere.

A chi vogliamo dare una mano ? All’attuale governo sostenendolo nelle riforme per ridurre gli sprechi, eliminare le eccedenze di amministrazione, ecc. ecc. o continuare ad aspettare uomini come quelli che sono passati e non hanno avuto il coraggio di fare le riforme che il paese aspetta da anni ?

Dov’è il buon padre di famiglia e le donne che fo fanno grande ?

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