martedì 10 novembre 2020

La mia felicità

 La mia felicità

è poca cosa,

ma non riposa mai

tanto ch’è stanca

di vedere intorno

gente che non torna

alla ragione

del vivere

da essere

onniscienti,

capienti

della vita intorno

che mette scorno in faccia

a chi l’avverte

ed incoscienza addosso

a chi fa il furbo,

che non ha niente,

da ch’è nato,

niente per sostenersi.

Resto di gesso

davanti a queste specie

che vogliono soltanto

aver ragione dell’altro

come un accidente necessario

per camminare

e per potere andare

di una vanagloria

di sogni

che appartengono soltanto

ai santi

che nel vaneggiare

trovano la gloria

nell’umiltà

mettendo

sulle spalle degli altri

la loro esistenza

per un dare e avere

che se ne fai senza

il padreterno

non lo vedrai giammai

nei morsi della fame

o nell’illudersi

che una mano

aiuta sempre l’altra

che arriva in fondo alla vita

senza aver fatto niente

oltre che predicare all’infinito

di essersi smarrito

nel divino essere cogente

da sempre viene in soccorso

di chi si perde

per avere fede.

 

Gioacchino Ruocco

Ostia Lido           10.11.2020 h 13.00

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