Mibact,
Il comitato tecnico scientifico per la tutela del patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale, organismo consultivo del Mibact, dopo un’attenta valutazione di oltre 80 proposte pervenute da tutto il territorio nazionale, ha deciso di finanziare il progetto di “censimento e catalogazione dei monumenti ai caduti della Prima Guerra Mondiale”.
Le prime 6000 schede illustrative dei principali monumenti saranno accessibili su internet nel sito del Mibacthttp://www.14-18.it/ “documenti e immagini della grande guerra.
Le prime 6000 schede illustrative dei principali monumenti saranno accessibili su internet nel sito del Mibacthttp://www.14-18.it/ “documenti e immagini della grande guerra.
Il Milite Ignoto italiano
Nel 1920 l'allora colonnello Giulio Douhet, sulla scorta di analoghe iniziative già attuate in Francia e in altri Paesi coinvolti nella Grande Guerra, propose per primo in Italia di onorare i caduti italiani le cui salme non furono identificate con la creazione di un monumento al milite ignoto a Roma.
Fu quindi deciso di creare la tomba del Milite Ignoto nel complesso monumentale del Vittoriano a Roma. Sotto la statua della dea Roma sarebbe stata tumulata la salma di un soldato italiano sconosciuto, selezionata tra quelle dei caduti della Prima guerra mondiale. La scelta fu affidata a Maria Bergamas, madre del volontario irredento Antonio Bergamas che aveva disertato dall'esercito austriaco per unirsi a quello italiano ed era caduto in combattimento senza che il suo corpo fosse mai ritrovato.
Il 26 ottobre 1921, nella basilica di Aquileia, Maria Bergamas scelse il corpo di un soldato tra undici altre salme di caduti non identificabili, raccolti in diverse aree del fronte. La donna fu condotta di fronte a undici feretri allineati e, dopo essere passata davanti ad alcuni di essi, non riuscì a proseguire nella ricognizione e gridando il nome del figlio si accasciò al suolo davanti a quello che divenne il feretro prescelto, che fu in seguito collocato sull'affusto di un cannone e, accompagnato da reduci decorati con la medaglia d'oro al valor militare e più volte feriti, fu deposto su un carro ferroviario appositamente disegnato.
Le altre dieci salme rimaste ad Aquileia furono tumulate nel cimitero di guerra che circonda il tempio romano.
Il viaggio si compì sulla linea Aquileia-Roma, passando per Udine, Treviso, Venezia, Padova,Rovigo, Ferrara, Bologna, Pistoia, Prato, Firenze, Arezzo, Chiusi, Orvieto[4][5] a velocità moderatissima in modo che presso ciascuna stazione la popolazione avesse modo di onorare il caduto simbolo. Furono molti gli Italiani che attesero, a volte anche per ore, il passaggio del convoglio al fine di poter rendere onore al caduto. Il trenoinfatti si fermò praticamente in tutte le stazioni. La cerimonia ebbe il suo epilogo nella capitale. Tutte le rappresentanze dei combattenti, delle vedove e delle madri dei caduti, con il Re Vittorio Emanuele III d'Italia in testa, e le bandiere di tutti i reggimenti mossero incontro al Milite Ignoto, che da un gruppo di decorati di medaglia d'oro fu portato nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri. La salma venne posta nel monumento il 4 novembre 1921; L'epigrafe riporta la scritta Ignoto militi e le date MCMXV (1915) e MCMXVIII (1918), gli anni di inizio e fine del conflitto. Nel corso degli anni trenta il feretro del Milite Ignoto venne traslato nella cripta interna delVittoriano denominata sacello del Milite Ignoto dove tuttora si trova. Parti della cripta e del sepolcro sono realizzate con materiali lapidei provenienti dalle montagne teatro degli scontri della prima guerra mondiale (tra cui il Grappa e il Carso)
Nel 2011, dal 29 ottobre al 2 novembre, in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia e del novantesimo anniversario della traslazione della salma da Aquileia a Roma, vi fu la rievocazione storica del viaggio in treno.
Onorificenze
Il Milite Ignoto fu decorato con la Medaglia d'oro al valor militare nel 1921.
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