30/6/2015
Teatri di Guerra
IN ARS ART GALLERY ARION MONTECITORIO, ROMA
Quadri, sculture, ceramiche, fotografie e oggetti d'epoca che raccontano scene e paesaggi dei due conflitti mondiali, esprimendo la visione della guerra nelle sue varie forme. Con opere provenienti dalla Collezione Jacorossi; sono previsti alcuni progetti collaterali.
COMUNICATO STAMPA
a cura di Roberta Giulieni
Al centro del progetto espositivo vi è il tema della Guerra, letta attraverso lo sguardo di artisti e fotografi del Novecento. Quadri, sculture, ceramiche, fotografie e oggetti d’epoca, che raccontano scene e paesaggi delle due Guerre mondiali ed esprimono la visione della guerra nelle sue varie forme. Guerra esaltata come forma di progresso (sola igiene del mondo) o descritta come teatro degli orrori e della violenza; Guerra espressione degli alti gradi dell’esercito e della politica combattuta da soldati semplici e dal popolo; Guerra pianificata dalle menti e condotta con le armi; Guerra nazionalista; Guerra colonialista; Guerra per la Vittoria; Guerra “Alla libertà”.
La mostra
La mostra è costituita da un corpo centrale con opere provenienti dalla Collezione Jacorossi (tra gli altri, sono esposti lavori di Amerigo Bartoli Natinguerra, Floriano Bodini, Giovanni Costantini, Bruno Croatto, Duilio Cambellotti, Giulio D’Anna, Gerardo Dottori, Gino Severini, H.H. Lim, Arturo Martini, Gian Marco Montesano, Giulio Turcato) e da due progetti fotografici collaterali, che si alterneranno nel corso dei mesi di programmazione e che saranno posti in dialogo con la serie di incisioni Gott mit uns, di Renato Guttuso.
I progetti collaterali
La mostra War Landscapes. Paesaggi di guerra del giornalista Alfredo Macchi - che propone una selezione di fotografie in bianco e nero, realizzate nelle più importanti zone di conflitto del mondo e contenute nell’omonimo libro fotografico edito da Tempesta Editore - sarà aperta fino al 12 settembre.
Dal 14 settembre, invece, sarà visibile la mostra Ritratti di guerra di Pasquale De Antonis. Si tratta di una serie di fotografie di soldati americani, inglesi e tedeschi scattate dal fotografo nel suo studio, nel corso degli anni ’40.
Sezione Memoria
Chiude il percorso espositivo - intervallato dai volumi della libreria - la sezione Gli oggetti raccontano il ‘900, dedicata al tema della Memoria: fotografie, piccoli arredi, oggetti di design, arti applicate e curiosità che abbracciano l’intero secolo fino ai nostri giorni. Scelti per la loro particolarità o pregiata fattura, segnano la traccia di una storia vissuta e tramandata.
Nel corso della mostra saranno organizzati alcuni incontri della serie “Accoppiamenti giudiziosi”, durante i quali di volta in volta scrittori, intellettuali, esperti di arte contemporanea o artisti approfondiranno le possibili connessioni tra un'opera d'arte e un libro, sempre legati al tema della mostra.
La sera dell’inaugurazione verrà rappresentato Figlio Ritorna O Figlio, sogno iconografico di Vincenzo Mazzarella, con l’accompagnamento della fisarmonicista Desiree Infascelli e con l’allestimento e i costumi di Paolo Bielli ed Eros Renzetti.
Il progetto Teatri di guerra s’inserisce nel programma di mostre di Inars Art Gallery del Gruppo Jacorossi nato con l’intento di sondare “le connessioni tra arte contemporanea e libri, nobili contenitori delle varie discipline” afferma Ovidio Jacorossi.
War Landscapes. Paesaggi di guerra. Alfredo Macchi a cura di Stefania Lattanzio fino 12 settembre 2015
Pasquale De Antonis. Ritratti di guerra a cura di Roberta Giulieni dal 14 settembre al 3 ottobre 2015
Catalogo: introduzione di Fabio Pizzicannella, testo di Fabio Benzi e schede storico artistiche di Fabio Benzi, Roberta Giulieni e Giulia Tulino(€ 10)
Ufficio stampa inARS Art Gallery
Federica La Paglia
338.9982553 / f.lapaglia@gmail.com
Inaugurazione 30 giugno ore 18
in ARS Art Gallery Arion Montecitorio
piazza Montecitorio, 59 Roma
lun 12-19, mar-sab 10-19
ingresso libero
Al centro del progetto espositivo vi è il tema della Guerra, letta attraverso lo sguardo di artisti e fotografi del Novecento. Quadri, sculture, ceramiche, fotografie e oggetti d’epoca, che raccontano scene e paesaggi delle due Guerre mondiali ed esprimono la visione della guerra nelle sue varie forme. Guerra esaltata come forma di progresso (sola igiene del mondo) o descritta come teatro degli orrori e della violenza; Guerra espressione degli alti gradi dell’esercito e della politica combattuta da soldati semplici e dal popolo; Guerra pianificata dalle menti e condotta con le armi; Guerra nazionalista; Guerra colonialista; Guerra per la Vittoria; Guerra “Alla libertà”.
La mostra
La mostra è costituita da un corpo centrale con opere provenienti dalla Collezione Jacorossi (tra gli altri, sono esposti lavori di Amerigo Bartoli Natinguerra, Floriano Bodini, Giovanni Costantini, Bruno Croatto, Duilio Cambellotti, Giulio D’Anna, Gerardo Dottori, Gino Severini, H.H. Lim, Arturo Martini, Gian Marco Montesano, Giulio Turcato) e da due progetti fotografici collaterali, che si alterneranno nel corso dei mesi di programmazione e che saranno posti in dialogo con la serie di incisioni Gott mit uns, di Renato Guttuso.
I progetti collaterali
La mostra War Landscapes. Paesaggi di guerra del giornalista Alfredo Macchi - che propone una selezione di fotografie in bianco e nero, realizzate nelle più importanti zone di conflitto del mondo e contenute nell’omonimo libro fotografico edito da Tempesta Editore - sarà aperta fino al 12 settembre.
Dal 14 settembre, invece, sarà visibile la mostra Ritratti di guerra di Pasquale De Antonis. Si tratta di una serie di fotografie di soldati americani, inglesi e tedeschi scattate dal fotografo nel suo studio, nel corso degli anni ’40.
Sezione Memoria
Chiude il percorso espositivo - intervallato dai volumi della libreria - la sezione Gli oggetti raccontano il ‘900, dedicata al tema della Memoria: fotografie, piccoli arredi, oggetti di design, arti applicate e curiosità che abbracciano l’intero secolo fino ai nostri giorni. Scelti per la loro particolarità o pregiata fattura, segnano la traccia di una storia vissuta e tramandata.
Nel corso della mostra saranno organizzati alcuni incontri della serie “Accoppiamenti giudiziosi”, durante i quali di volta in volta scrittori, intellettuali, esperti di arte contemporanea o artisti approfondiranno le possibili connessioni tra un'opera d'arte e un libro, sempre legati al tema della mostra.
La sera dell’inaugurazione verrà rappresentato Figlio Ritorna O Figlio, sogno iconografico di Vincenzo Mazzarella, con l’accompagnamento della fisarmonicista Desiree Infascelli e con l’allestimento e i costumi di Paolo Bielli ed Eros Renzetti.
Il progetto Teatri di guerra s’inserisce nel programma di mostre di Inars Art Gallery del Gruppo Jacorossi nato con l’intento di sondare “le connessioni tra arte contemporanea e libri, nobili contenitori delle varie discipline” afferma Ovidio Jacorossi.
War Landscapes. Paesaggi di guerra. Alfredo Macchi a cura di Stefania Lattanzio fino 12 settembre 2015
Pasquale De Antonis. Ritratti di guerra a cura di Roberta Giulieni dal 14 settembre al 3 ottobre 2015
Catalogo: introduzione di Fabio Pizzicannella, testo di Fabio Benzi e schede storico artistiche di Fabio Benzi, Roberta Giulieni e Giulia Tulino(€ 10)
Ufficio stampa inARS Art Gallery
Federica La Paglia
338.9982553 / f.lapaglia@gmail.com
Inaugurazione 30 giugno ore 18
in ARS Art Gallery Arion Montecitorio
piazza Montecitorio, 59 Roma
lun 12-19, mar-sab 10-19
ingresso libero
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