pubblicato venerdì 26 giugno 2015
Come ogni anno tra primavera e estate le Accademie internazionali di Roma sembrano fare una gara a suon di studi aperti dei propri borsisti. Stavolta è il turno dell'Accademia Reale di Spagna, che ha presentato e messo in mostra i 14 progetti degli artisti e ricercatori attualmente residenti negli studi del complesso di San Pietro in Montorio, inaugurando la collettiva "Puertas Abiertas”.
Non solo artisti, ma anche architetti, musicisti e quant'altro hanno potuto usufruire delle nuove borse di studio 2014-2015 elargite dall'Accademia, concepite a misura sui rispettivi progetti (pensate per un attimo a un'ipotetica "Accademia d'Italia” che so, a New York o a Parigi, che fosse una simile fucina di ricerca...e dire che finanziariamente i nostri cugini iberici non se la passano certo meglio di noi).
Inevitabilmente molti soggetti sono stati ispirati da Roma a dai suoi dintorni. Nella straniante ricostruzione museale e archivistica di Miriam Isasi Arce, in cui frammenti di bombe e altri residui sono trattati come misteriosi frammenti archeologici, i materiali vengono dalla storia bellica dei dintorni romani. Similmente, ma diversamente, la tappa romana del progetto a lungo termine Iconofobia di Yann Leto, affolla spunti visivi tratti dall'immaginario romano e dal mondo mass-mediatico in due grandi e fastidiosi dipinti (e in una forse anche più fastidiosa scultura).
Giuseppe Vigolo e Antonella Zerbinatti hanno invece giocato con i santi (speriamo senza scatenarne l'ira) incidendo 366 iconografie classiche di santi su altrettanti proiettili, acquistati dagli stessi fornitori delle basi militari americane in Italia.
Notevole il video di Greta Alfaro, in cui la tradizione delle nature morte secentesche e dei cicli martiriologici ispirano disturbanti e ipnotici intrecci di sensualità, carnalità e morte.
Presenti tra i borsisti anche un bravo fumettista, o forse sarebbe più corretto dire disegnatore di graphic novel, Álvaro Ortiz, e un cantautore, Samuel Leví, che ha presentato il suo nuovo album (con tanto di concerto e angolo merchandising) da portare in tournée tra Roma e Santiago de Compostela, sulle rotte dei pellegrini.
Per chi volesse saperne di più e approfondire questi lavori – insieme a quelli di Jesùs Donaire, María Cristina García González, Antoni Abad, Enrique Bordes, Joan Espasa, Almudena Lobera, Joan Morey, Adrián Silvestre – che verranno esposti a Madrid nel 2016, la mostra "Puertas Abiertas” resterà aperta fino al 15 luglio. (Mario Finazzi)
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domenica 28 giugno 2015
Porte aperte / PUERTAS ABIERTAS!
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