mercoledì 12 settembre 2012

Scatto alla risposta


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Lo scatto alla risposta è un costo aggiuntivo (rispetto al costo al minuto effettivo) imposto dagli
operatori di telefonia fissa e mobile per l'interconnessione telefonica.
Viene addebitato non appena si stabilisce la comunicazione fra due utenti ed è, solitamente, a
carico del chiamante oltre al normale costo a tempo.
È oggi al centro di ampie discussioni, volte alla sua eliminazione ma - essendo un elemento di 
ricavo molto rilevante per i bilanci degli operatori - difficilmente verrà abolito.
Nonostante questo quasi tutti gli operatori italiani prevedono almeno una tariffa senza scatto alla 
risposta ed alcuni addirittura ne hanno di più convenienti rispetto a quelle con scatto dei concor-
renti. Inoltre alcuni operatori VoIP non applicano questo costo.
Stupore e perplessità hanno colpito l'opinione pubblica nel corso degli ultimi anni, che hanno 
visto la commercializzazione di tariffe "senza scatto" che in realtà confonderebbero l'utente 
consumatore. In realtà la vera tariffa senza scatto alla risposta è SOLO quella a secondi effettivi. 
Tutte le altre tariffe "a scatti" (cioè con un costo fisso ogni tot secondi) non possono 
fregiarsi del titolo di tariffa "senza scatto alla risposta" perché, pur non essendoci il costo 
di connessione, il primo scatto di tariffazione (sempre addebitato anticipatamente, come 
accade nelle cabine telefoniche) avviene proprio alla risposta dell'utente chiamato, quindi la 
confusione negli utenti è giustificata.
Storicamente la dicitura "scatto alla risposta" appartiene al sistema di tariffazione della S.I.P
( Societa Italiana per  l'Esercizio Telefonico ). Lo scatto consisteva in un addebito anticipato, di 
lire 127 + iva, relativo al periodo successivo, variabile in base alla direttrice. Per ogni direttrice ,
dopo lo scatto , c'erano dei secondi o minuti di conversazione e poi l'addebito di un nuovo scatto
di 127 lire + iva. Era la famigerata tariffazione a scatti; da li "scatto alla risposta", l'inizio del 
ritmo di tassazione della conversazione ( in tedesco c'e' un termine preciso : taktung). 
Gli italiani equivocarono questo scatto alla risposta, che altro non era che un prepagato dei 
secondi di conversazione a venire, con quello che OPI ( Omnitel Pronto Italia ) introdusse nei 
suoi primi piani tariffari, ma con un valore di 100 lire + iva. OPI stessa gioco' in maniera 
truffaldina sull'equivoco affermando che dopo uno scatto inferiore ( 100 lire ) la tariffazione ,
continuando secondo, sarebbe stata inferiore.In realta' sarebbe bastato fare due conti per 
scoprire che solo se si fosse troncata la conversazione nei primi secondi dopo loscatto OPI 
era più conveniente, poi lo era SIP, fino allo scatto successivo.
Tutto in teoria . Sip aveva celato da sempre un grave lacuna nel calcolo dei secondi di una 
telefonata. In ogni centro di distretto telefonico vi era un unico orologio per ogni direttrice 
( tipologia di destinazione della telefonata). Se una direttrice prevedeva uno scatto ogni 45 
secondi il timer dava un impulso ogni 45 secondi. Se una telefonata iniziava quando il timer 
era al quarantesimo secondo in realta' il ritmo era questo: 
secondo "0" risposta dall'altra parte = scatto
secondo "1" della telefonata ( quarantunesimo secondo del timer al distretto)
secondo "2" della telefonata ( quarantaduesimo secondo del timer al distretto)
secondo "3" della telefonata ( quarantatreesimo secondo del timer al distretto)
secondo "4" della telefonata ( quarantaquattresimo secondo del timer al distretto)
secondo "5" della telefonata ( ultimo secondo e inizio del periodo successivo di 45s) = SCATTO !

Un brevissimo periodo transitorio vide l'agganciarsi delle telefonate alla meta' del periodo di 
tassazione, lasciando l'utente aspettare alla cornetta alcuni lunghi secondi nei casi più sfortunati, 
prima di udire il classico tono di chiamata. In contemporanea circa l'entrata in funzione del 
sistema tacs, furono introdotte nuove centrali che oltre ad avere un conteggio personalizzato 
dei secondi permisero la composizione in multifrequenza del numero telefonico.

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