Biennale des Antiquaries: ecco come sta
andando la 26esima edizione della fiera parigina. Che rischia di espatriare in
Oriente
|
pubblicato
martedì 18 settembre 2012
La rappresentazione migliore di questa nuova edizione della Biennale des
Antiquaires di Parigi è stata riassunta dallo spazio di Karl Lagerfeld: lo
shopping mall sotto le volte del Grand Palais parigino, con le facciate dei
negozi di legno dipinte di bianco, che danno il loro massimo splendore quando il
sole investe il palazzo ed i piccoli lampioni appesi tra le finestrelle si
spengono, lasciando spazio al brulicare dei visitatori. Una passerella di star,
invece, ha affollato la settimana inaugurale della biennale e i visitatori piú
numerosi sono stati cinesi e giapponesi, interessati soprattutto alle
esposizioni dei gioielli di Cartier e Dior.
Anche se non mancano rivelazioni degne di nota: Christian Deydier,
Presidente del sindacato nazionale degli antiquari, ha affermato che è in atto
da questa edizione una decentralizzazione della mostra che prevede nel breve
periodo una sede dislocata a New York a novembre, mentre in futuro si pensa
di costruire delle nuove realtà espositive proprio in quel Giappone che a Parigi
regala così tanti visitatori. Una volontà di ampliamento che deriva proprio dal
al fatto che i visitatori sono sempre piú stranieri ed il rischio è persino di
chiudere la sede nativa della fiera se questa non attirerà un parterre più
europeo.
Dal punto di vista commerciale l'esposizione è cominciata subito con alcune
vendite milionarie che hanno
visto la vendita di una tela di Lucio Fontana, Concetto spaziale, Attese, del 1968, da parte
della L&M Arts. La stessa galleria ha poi venduto anche un lavoro di Peter
Marino per 250mila dollari.
I pezzi forti sono stati conservati per la fine della fiera, prevedendo un
pezzo di Warhol Liz 1, Early colored Liz, del 1963 valutato a circa 25
milioni di dollari, superando di due milioni la vendita del quadro di Cezanne
Tasse, verre et fruits venduto per 23
milioni. Entrambi i lavori, proposti dalla galleria Krugier sono rimasti per ora
invenduti, nonostante siano state registrate alcune offerte che per ora non
sembrano aver soddisfatto le aspettative di vendita della gallerista.
L'arte moderna ha avuto una grande importanza quest'anno arrivando ad avere
21 gallerie in rappresentanza. La parigina Tornabuoni Art ha presentato una
retrospettiva delle avanguardie del secolo scorso con lavori di Picasso,
Fontana, Giacometti e Kandinsky. Skull
di Jean-Michel Basquiat è invece il lavoro piú recente presentato alla fiera,
con un prezzo al pubblico di 8,65 milioni di euro. Michele Casamonti, direttore
della galleria, ha sottolineato come l'arte moderna sia sempre inserita anche in
una fiera dell'antiquariato come punto d'attrazione per l'esibizione
stessa.
Il numero degli espositori ha raggiunto quest'anno le 122 presenze, con 34
gallerie occupanti i 7mila metri
quadrati del salone d'onore, riaperto in questa occasione. Uno spazio forse
meno lussuoso rispetto
alla Navata, ma non meno importante. E che non ha di certo inibito gli
affari.
|
Arte, cinema, poesia, letteratura, informazione e formazione, news, curiosità, prevenzione infortuni, ecc.
giovedì 27 settembre 2012
Biennale des Antiquaries
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento