martedì 19 luglio 2011

Un sorriso per il Giappone al Venezia di Ostia Lido 1



















Utamaro Kitagawa (Kawagoe 1753- Edo 1806) è l’artista famoso per le sue atmosfere erotiche e per la rappresentazione della bellezza femminile, colta nei più variegati atteggiamenti. Ha saputo rappresentare i pregi, ma anche i difetti delle donne, l’analisi delle loro abitudini sia private sia pubbliche, condotta attraverso un segno grafico netto e preciso, sostenuto da una ricchezza cromatica molto brillante. Utamaro  è il nome d’arte del pittore, incisore e poeta Toriyama Shimbi, allievo di Toriyama Sekiyen. Dopo un esordio ispirato a soggetti teatrali, dal 1785 comincia a pubblicare stampe singole e libri con illustrazioni come il “Libro degli Insetti” nel 1788 ed il “Libro degli Uccelli” nel 1790 che lo rivelano delicato paesista. Tra i più significativi esponenti della scuola dell’Ukiyo-e  è celebre soprattutto per le stampe di soggetto erotico e per le figure di donna con nuove impaginazioni compositive. Autore di duemila stampe a colori, oltre alle illustrazioni per poco meno di cento libri e ad una trentina di dipinti, è diventato uno degli  artisti giapponesi più noti in Europa grazie ad un’esposizione di sue opere avvenuta a Parigi nel 1889 e alla sua biografia scritta da Edmond de Goncourt nel 1891 che ha come titolo “Utamaro, le peintre des Maisons Vertes”. Fu  la prima monografia su un artista giapponese prodotta in Occidente e già dal titolo si può comprendere la principale caratteristica dell’opera di Utamaro: le donne delle Case Verdi. Il titolo della sua monografia gli viene suggerita da una delle più riuscite raccolte di Utamaro: la serie delle “Dodici Ore nelle Case Verdi” del 1794, dodici stampe con bellezze femminili a figure intere, ritratte nei dodici momenti della giornata in cui le cortigiane si dedicano ad attività varie, ma anche private come la preparazione per la notte oppure il bagno.



L'ora del serpente
1) Un esempio molto particolare è “L’Ora del Serpente”, xilografia policroma dalla serie delle “Dodici Ore nelle Case Verdi”. L’ora del serpente corrisponde alle dieci del mattino, riservata dalla dama al bagno. Utamaro ha cercato di infondere naturalezza alle pose e alle espressioni dei volti delle dame e delle loro assistenti, ma traspare una certa idealizzazione della bellezza muliebre. Le  figure sono alte, slanciate e sempre eleganti. Il titolo della serie e quello della stampa singola sono segnalati nel cartiglio a forma di orologio con campanella posto in alto; sono presenti la firma dell’artista, il sigillo della censura e l’emblema dell’editore Tsutaya Juzaburo costituito da un monte a tre cime e una foglia di paulownia, che è un albero tipico del Giappone a crescita molto rapida ed utilizzato per il suo legname.




Il tipo interessante
2) Della raccolta “Dieci studi fisionomici di tipi femminili” del 1792-1793, particolarmente efficaci sono “Il tipo interessante”, una xilografia policroma  in cui la dama è rappresentata  mentre controlla ad uno specchio la polvere nera  con la quale ha coperto i suoi denti, secondo un’usanza riservata alle donne maritate.





Il tipo incostante

3) Della raccolta “Dieci studi fisionomici di tipi femminili” del 1792-1793, “Il tipo incostante”, una xilografia policroma che è un capolavoro di erotismo e sensualità nel quale Utamaro mostra tutta la sua abilità nel conferire una precisa personalità ai vari tipi femminili.




La ragazza che soffia nel popen
4) Dalla raccolta “Dieci studi fisionomici di tipi femminili” del 1792-1793, “La ragazza che soffia nel popen”, una sorta di trombetta dal suono stridulo, una xilografia policroma in cui la ragazza indossa uno splendido kimono con decorazioni floreali e geometriche. Il kimono ( 着物, kimono)) ) letteralmente cosa da indossare quindi abito) è il costume nazionale giapponese. In origine il termine "kimono" veniva usato per ogni tipo di abito; in seguito è passato ad indicare specificamente l'abito lungo portato ancor oggi da persone di entrambi i sessi e di tutte le età.




5) La serie “Sentimenti veri a paragone: le fonti dell’amore” del 1798-1799 è una serie di xilografie policrome dedicate a famose coppie di amanti che preferiscono il suicidio piuttosto che separarsi: le loro storie furono poi usate per le trame del teatro delle marionette (joruri).





La cucina


La cucina

6) “La cucina”  è un dittico di xilografie policrome del 1794-1795 in cui Utamaro dimostra la capacità di penetrare nella psicologia femminile, anche in ambienti e situazioni diversi dallo Yoshiwara, cioè dai quartieri della prostituzione legalizzata del periodo Edo. Simili composizioni ispireranno molti altri autori. In questa cucina c’è la mamma che asciuga una tazza con il bambino sulle spalle, una donna che pela le patate, un’altra a destra che soffia sul fuoco per ravvivarlo ed, infine, una donna che controlla il recipiente del the.






7) Immagine tratta dal “Libro degli Insetti”. Dal 1785 Utamaro comincia a pubblicare stampe singole e libri con illustrazioni come il  “Libro degli insetti” ed il “Libro degli Uccelli” che lo rivelano come un appassionato studioso delle forme della natura. Il “Libro degli insetti”, dove pubblica una serie di stampe policrome con vespe, libellule, farfalle, bruchi etc., pur non appartenendo al genere dei ritratti di bellezza femminile, è un autentico capolavoro per i colori vividi, per la qualità delle composizioni e per la raffinata tecnica di stampa.






8) “Amore riflessivo”  è una xilografia policroma che mette in evidenza la grazia e la solennità delle figure di donna. Non c’è alcun interesse negli artisti giapponesi dell’ukiyo-e di esprimere le diverse individualità. I lineamenti sono quasi standardizzati in un’idealizzazione dei valori estetici femminili. Si tende a descrivere più i kimono con le loro varie decorazioni floreali, fantastiche o geometriche che i volti delle cortigiane o delle geishe. La Geisha è una tradizionale artista e intrattenitrice giapponese, le cui abilità includono varie arti, quali la musica, il canto e la danza. Le geishe erano molto comuni tra il XVIII e il XIX secolo, ma esistono tutt'oggi, benché il loro numero stia man mano diminuendo. Nel mondo moderno e soprattutto in Occidente vengono erroneamente considerate come prostitute.





Beltà che incipria il collo


9) “Beltà che incipria il collo” del 1795-1796, è una xilografia policroma che mette in evidenza l’acconciatura complessa delle donne giapponesi. La scelta dell'acconciatura nella tradizione giapponese era determinata da molti fattori quali lo stato civile, il mestiere, l'età e la classe sociale. Nel periodo Heian le donne giapponesi appartenenti alla classe dei samurai o all'aristocrazia decidono di eliminare le acconciature complicate, per differenziarsi dalle donne cinesi e dalle cortigiane.
            Le stampe erotiche di Utamaro della serie UTAMAKURA ed altre considerate di argomento sovversivo dal governo, causano l’arresto dell’artista, che muore dopo due anni nel 1804. I ritratti femminili di Utamaro  non hanno tempo, perché appartengono alla sfera dell’eleganza, della raffinatezza e della bellezza.






Da    "Ukiyo-e: immagini del mondo fluttuante (1603-1867)   Utamaro, Hokusai e Hiroshige"

a cura della storica dell’arte Anna Iozzino.

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