Hiroshige Utagawa (Edo od.Tokyo 1797– ivi 1858) Pittore ed incisore famoso per i suoi melanconici paesaggi che sanno rendere pienamente il senso del tempo che passa, dell’ora del giorno e del mutare delle stagioni, allievo di Utagawa Toyohiro, comincia a pubblicare nel 1814 alcune stampe singole e libri con illustrazioni di soggetto vario come stampe di attori, di guerrieri, di cortigiane, scene di teatro, ma l’oggetto principale della sua arte è la natura nelle sue molteplici espressioni. La contemplazione della natura e la successiva rappresentazione in chiave morfologicamente armonica, è ciò che distingue Hiroshige dagli altri pittori-incisori del suo tempo, creando una dialettica tra il finito e l’infinito, ossia il sentimento umano scaturente dall’ascolto quasi religioso della natura ed il respiro del cosmo. Nel 1828 appaiono le prime vedute di Edo, ispirate ad Hokusai e all’arte olandese. Dal 1836 si dedica quasi esclusivamente al paesaggio, intraprendendo anche lunghi viaggi per conoscere a fondo il Giappone. Le grandi serie di vedute della strada, 53 stazioni per la Tokaido e 69 stazioni della Kisokaido in collaborazione con Eisen, eseguite intorno al 1839, gli diedero la celebrità. Famose anche la serie “ Tra le 28 visioni della luna “ del 1832 e “Le 100 vedute di Edo” del 1856. Hiroshige è l’ultimo grande paesista giapponese che seppe osservare il paesaggio in maniera più attenta e precisa di Hokusai. Anche lui esercitò un grande influsso sugli impressionisti Con Utamaro, Hokusai e Hiroshige si conclude un periodo artistico straordinario durato circa duecento anni, dal 17° alla fine del 19° secolo, fino all’avvento dell’era Meiji che aprì il Giappone agli influssi occidentali.
1) “Nebbia mattutina” – dalla serie “53 stazioni di posta del Tokaido”, 1832-1834, xilografia policroma. Le due grandi arterie del vecchio Giappone: Tokaido che si snodava lungo la costa e Kisokaido che si snodava all’interno, collegavano la capitale imperiale di Kyoto a quella militare ed amministrativa di Edo.
2) “Pioggia di Tora” – dalla serie “53 stazioni di posta del Tokaido”, 1832-1834, xilografia policroma. E’ tra i paesaggi in cui l’artista è stato fisicamente presente avendo percorsa stazione per stazione la via del Tokaido. Hiroshigr è un maestro nella resa di questo genere di vedute in cui gli agenti atmosferici pervadono lo scenario e diventano soggetto dell’opera.
3) “La luna vista attraverso le foglie d’acero” - dalla serie “ Tra le 28 visioni della luna “, 1832, xilografia policroma. I versi sono del poeta cinese Bai Juyi (772-846):” Non sopporto che le rosse foglie / d’autunno/ cadano sulla testa/ coperta di verde muschio / né che il gelido vento di sera / avvolga il cielo”.
4) “Luna crescente” - dalla serie “ Tra le 28 visioni della luna “, 1832, xilografia policroma. I versi anonimi dicono: “All’alba la luna si libra / laggiù nella foresta / in autunno il fiume nasce / ad occidente dei monti”.
5) “Oji. I fuochi delle volpi nella notte di Capodanno presso l’albero cangiante” – dalla serie 100 vedute celebri di Edo, 1857. Il tema di questa stampa è ispirato ad una leggenda, le cui origini si possono far risalire alla metà del XVII secolo, in base alla quale si credeva che tutte le volpi delle otto province della regione del Kanto si riunissero nella notte di Capodanno presso un grande albero vicino al tempio di Oji dedicato al culto di Inari, il dio della fertilità con le sembianze della volpe.
6) “Ciliegi nella sera a Nakanocho nello Yoshiwara” - dalla serie vedute famose della capitale orientale 1834-1835. In questa composizione raffigurante l’ingresso dello Yoshiwara di Edo, Hiroshige dimostra di avere una certa confidenza con l’utilizzo delle regole prospettiche della pittura occidentale, acquisite durante gli anni della sua formazione nello studio di Utagawa Toyohiro.
7) “Ashida” - dalla serie delle 69 stazioni di posta del Kisokaido del 1837-1843, xilografia policroma. Il quadro è famoso per i suoi alberi di pino.
8)“Oi” - dalla serie delle 69 stazioni di posta del Kisokaido del 1837-1843, è la 27° stazione xilografia policroma. In questa meravigliosa composizione innevata dominata dai toni del bianco e del bruno, è raffigurato il passo Jusan.
9) “Veduta notturna di Saruwakacho” - dalla serie 100 vedute celebri di Edo dove risiedeva lo shogun, il capo militare e politico del Giappone, 1856, xilografia policroma. La strada di Saruwakacho era nota per i tre teatri che ospitava e per i ristoranti e le case da the che i cittadini affollavano prima e dopo degli spettacoli. In questa composizione Hiroshige ha scelto di raffigurare la strada in un momento di relativa calma, prima dell’apertura annuale della stagione del teatro Kabuki nel nono giorno del nono mese.
Da "Ukiyo-e: immagini del mondo fluttuante (1603-1867) Utamaro, Hokusai e Hiroshige"
a cura della storica dell’arte Anna Iozzino.
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