lunedì 3 ottobre 2016

STREET ART ALTISSIMA



I guardiani di Guido van Helten,

Fermi se ne stanno in qualche loro cruccio,
in un momento che durerà in eterno
se le intemperie non li porteranno via.
Saranno emblemi di un momento d'oggi
immagini che parleranno di storie diseuguali,
da  un avamposto dove sono stati
portati dall' idea di qualcuno
che non si rassegna
nello sterminato territorio degli states
ad essere nessuno.

Vestono i panni del nostro tempo,
rassegnati ma non perduti ancora,
storditi per non aver capito
il ruolo che hanno in questa storia.

Quando sarà l'inverno
avranno un volto diverso ?
Tremeranno per il freddo a dismisura
o voleranno via nell'uragano
a distribuire mangime alle creature
che vivono libere senza impegni alcuni ?

Loro staranno lì finchè son fisse le strutture,
finchè il mangime servirà a qualcuno
finchè il gusto dell'arte dura
e continua a raccontare storie
come questa senza aver paura
di guardarsi negli occhi anche sui muri

Gioacchino Ruocco
03.10.016 ostia lido



STREET ART ALTISSIMA


pubblicato 

Il gigantismo, che ha attaccato come un morbo molta arte contemporanea, non ha limiti. Sembra una tautologia, e forse lo è. Sta di fatto che l’artista australiano Guido van Helten, per il quale è giusto adottare il neologismo "global street artist” ha battuto ogni limite della Street Art, appunto. 
Non è la prima volta che van Helten realizza creature giganti sulle facciate cieche di edifici o complessi industriali a molti piani e ne ha disseminato il globo, ma stavolta ha superato se stesso. A Fort Smith, in Arkansas, sulle pareti altissime di un mangimificio sono comparse tre figure: un nativo della tribù degli Apache naturalizzato Usa, una donna afro-americana, un ex impiegato ora in pensione. Per van Helten rappresentano gli eroi-tipo di questa città ed esprimono il meglio del carattere dei suoi abitanti. 
Quindi, obbligatorio celebrarli come dei veri giganti!   














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