pubblicato mercoledì 19 ottobre 2016
Lo spauracchio degli ultimi 2 anni si appresta a crollare, verrebbe da dire come tutte le grandi questione mediatiche.
L'Isis ha le ore contate a Mosul, la città roccaforte dello Stato Islamico, presa ora d'assalto da droni iracheni e americani. E così, in qualche mese, chilometro dopo chilometro, villaggio dopo villaggio (tutto secondo i piani, secondo i vertici del Pentagono, e ti pareva), tutto tornerà alla libertà.
Insomma, viene da dire - ancora più cinicamente - che l'Occidente ce li ha piantati, e ora se ne sbarazza. Si scrive che "Dal cielo la coalizione internazionale, guidata dagli Stati Uniti, continua i suoi martellanti bombardamenti sulle postazioni dell'Isis in modo da spianare la strada ai peshmerga e all'esercito iracheno". E dal cielo arrivano anche i turchi, e gli stessi iracheni, pronti a spartirsi il territorio del Medio Oriente in un nuovo risiko, e a mettere qualche buon capo che possa far fede ai signori dell'occidente, restando però islamico.
Dal canto loro, i cattivi dell'Isis, fanno saltare kamikaze tra i civili. Come se non ne avessero avuto abbastanza da queste parti. Ma si sa, la guerra è guerra.
E il west guerrafondaio del mondo deve ancora vincere la sua battaglia contro le sue forze cehe ha contribuito a creare. Un po' come la storia di Frankenstein.
"Mosul appare una vittima predestinata. Il milione e mezzo di civili intrappolati in città ora è consapevole che verranno tempi bui. Probabilmente ancora più bui dei due anni vissuti sotto le leggi oscurantiste e brutali dello Stato islamico", riportano i quotidiani. E se vi pare poco, per chi ha già subito tutte le angherie possibili...ma il problema finale, in effetti, è cosa ne sarà tra pochi mesi della zona. (MB)
|
Arte, cinema, poesia, letteratura, informazione e formazione, news, curiosità, prevenzione infortuni, ecc.
domenica 23 ottobre 2016
Lo stato islamico non c'è più
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento