giovedì 11 agosto 2016

Rifiuti Roma, Muraro: ''L'Umbria non deve preoccuparsi''

L'Umbria non deve preoccuparsi, dice la Muraro che, per dismostrare la sua incapacita fino in fondo, rassicura i vicini di casa, ma non i romani o quelli che producono monnezza a Roma, sperando con il coinvolgimento del Prefetto in un provvedimento straordinario per obbligare i comuni confinanti ad accogliere e sopportare il regalo dei romani, la monnezza, che incomincia a percolare fermentado e autodistruggendosi ma contaminando il territorio non pronto ad accogliere tale sfacelo.

Le motizie che pervengono sul suo conto da parte di Fortini non sono rassicuranti come il suo operato presente e passato confermano. Incapacità a risolvere i problemi che le vengono affidati e per ora un millantato credito col quale pensa di portare a casa dei Cinque stelle romani la prima disfatta.

Penso che sia un agente segreto della destra democratica che ad un tempo cerca di distruggere i Cinque stelle romani  e la loro voglia di fare, dopo aver messo fuori servizio quello che a Roma restava del PD.

Se la Raggi non corre ai ripari estromettendo la Muraro, farà da subito una brutta fine e ci vorranno le gabbie dei matti per contenere Grillo ed il resto del Movimento con tutti i Vaffanculo che stavolta potrebbero essere diretti a loro.


Da La Repubblica

Rifiuti Roma, Muraro: 'L'Umbria non deve preoccuparsi''

Analogo altolà all'invio dei rifiuti romani è arrivato stamani anche dai sindaci di Orvieto e Terni, Giuseppe Germani e Leopoldo Di girolamo. "Non autorizzeremo mai in nessun modo l'arrivo nella nostra discarica di rifiuti di qualsiasi altro territorio e meno che mai da parte della capitale d'Italia. Il sindaco Raggi deve rivedere immediatamente la sua strategia e la sua politica per quanto riguarda i rifiuti", dice Germani. "Terni e Orvieto non sono la discarica di Roma, la sindaca lavori per trovare vere soluzioni ai problemi della Capitale e non scarichi su altre comunità le proprie responsabilità", gli fa eco Di Girolamo.

Il no del Lazio. Dichiarazioni dello stesso tenore arrivano anche dai sindaci di Cassino e San Vittore: "Il territorio di Cassino e del Lazio Meridionale, a livello ambientale, ormai da anni subisce situazioni di grave disagio. Pertanto sono pronto, confrontarmi con i sindaci del territorio per mettere in campo tutte le azioni, anche le più estreme, necessarie ad impedire il conferimento di ulteriori rifiuti nel termovalorizzatore di Acea a San Vittore del Lazio", scrive il primo cittadino del comune laziale Carlo Maria D'Alessandro. "Il primo cittadino della Capitale non può e non deve risolvere l'emergenza rifiuti utilizzando il nostro territorio. Sono pronta a mettere in campo tutte le azioni necessarie, di concerto anche con gli altri sindaci del territorio, per far sì che per l'ennesima emergenza di Roma e per l'incompetenza politica del Movimento Cinque Stelle, a rimetterci siano ancora i cittadini del Lazio Meridionale".

La replica della Muraro. "Non esiste nessun caso Umbria". La presidente "non si deve preoccupare assolutamente", ha replicato l'assessora capitolina all'Ambiente. Quanto all'incontro con l'assessore del Lazio Muraro ha spiegato: "Abbiamo parlato solo ed
esclusivamente di organizzare 
questo tavolo istituzionale sulla gestione dei rifiuti che
aveva già anticipato la sindaca Raggi.Quindi per noi questo è il primo incontro. C'è massima collaborazione da parte della Regione - ha aggiunto -. Nei prossimi giorni si identificheranno ruoli e competenze di ognuno. Quindi è stato un incontro molto interlocutorio. Non abbiamo parlato di discariche.
Che c'entra la discarica adesso? Non dobbiamo indicare alcun sito di discarica"            

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