Piemonte, Piano regionale amianto 2016-2020
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TORINO – Mappatura, bonifica Sin, sviluppo centro sanitario lotta mesotelioma, comunicazione. Queste alcune delle misure contenute nel Piano regionale amianto 2016-2020 approvato ieri dal Consiglio della Regione Piemonte. Piano approvato dalla Giunta lo scorso giugno e avallato con voto unamime dalla Commissione ambiente.
Per quanto riguarda la mappatura il piano prevede interventi sia sull’amianto di origine naturale che di origine antropica. Per l’amianto naturale la mappatura sarà locale e regionale e illustrata con cartine e dati. Attività anche in collaborazione Arpa Piemonte. Previste indicazioni geologiche preventive che anticipino le opere.
Sull’amianto di origine antropica proseguirà la mappatura già coordinata da Arpa Piemoente in collaborazione con Asl, Comuni, soggetti privati. Un database comune dovrà raccogliere tutti i dati rilevati e dovrà essere presispota dalla Giunta una scheda univoca per le comunicazioni dei proprietari di materiali contenenti amianto.
La bonifica: “I principali obiettivi sono: il completamento della bonifica degli edifici scolastici di proprietà pubblica; l’incentivazione delle bonifiche dei privati mediante servizi di raccolta e smaltimento di rifiuti contenenti amianto, al fine di incidere sui costi da sostenere; la qualificazione dei soggetti abilitati alla redazione dei piani di manutenzione e controllo e della valutazione dello stato di degrado dei manufatti contenenti amianto, mediante uno specifico obbligo formativo; l’impegno oer a Regione ad intervenire a livello statale per consentire, come regola, l’utilizzo di risorse per la bonifica dell’amianto in esenzione dal Patto di stabilità per la pubblica amministrazione”.
Dovranno concludersi quindi le bonifiche dei Sin Casale Monferrato, Amiantifera di Balangero e Corio con la definizione di un piano per il riuso delle aree.
L‘eliminazione dei rifiuti, vista la carenza di volumetrie sufficienti in regione potrebbe essere affrontata con l’autorizzazione di nuove celle in discariche non specificatamente dedicate allo smaltimento amianto, impianti sotterranei e cave dismesse, a seguito in ogni caso di un futuro approfondimento di Giunta.
Sul piano della comunicazione infine verranno attivate campagne per i cittadini e aperti sportelli comunali, Comuni singoli o associati.
Previsto un aggiornamento per gli operatori Asl al fine di creare figure di tecnici specializzati nella materia.
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