sabato 12 marzo 2016

Gli ex bigliettai Caremar: “Perchè ci avete cacciato?”

Gli ex bigliettai Caremar: “Perchè ci avete cacciato?”La domanda appello dei lavoratori trovatisi di punto in bianco senza lavoro: abbiamo dato la nostra disponibilità all'azienda ma senza risposte...

<span class="entry-title-primary">Gli ex bigliettai Caremar: “Perchè ci avete cacciato?”</span> <span class="entry-subtitle">La domanda appello dei lavoratori trovatisi di punto in bianco senza lavoro: abbiamo dato la nostra disponibilità all'azienda ma senza risposte...</span>
di Marco Gaudini
ISCHIA – la vicenda degli ex dipendenti delle biglietterie Caremar di Napoli e Ischia, è ormai stata ampiamente riportata dal nostro giornale, così come da altri organi di informazione. Nel corso degli ultimi mesi i bigliettai licenziati, hanno messo in atto una vera e propria battaglia, per cercare di trovare una soluzione, provando un contatto con la società di navigazione, che ha deciso senza mezze misure di sostituirli, non rinnovando il contratto con la società alla quale fanno riferimento i dipendenti, la  Travel and Holidays. Il risultato di questa situazione, però è che decine di famiglie, oramai, dal 31 dicembre scorso non conoscono più il loro futuro, che vedono al momento molto incerto, nonostante le numerose promesse – “a chiacchiere”- anche dell’istituzione regionale. Recentemente la società di navigazione ha così risposto sulla faccenda: “in ordine alle vicende delle biglietterie Caremar, è il caso ancora una volta, di precisare che gli ex addetti delle biglietterie di Napoli ed Ischia, non erano dipendenti della Caremar ma di una ditta che gestiva il servizio e con la quale il rapporto di mandato si è concluso. Al momento, da parte di alcuni di essi, abbiamo ricevuto delle lettere che riteniamo preludano ad azioni legali”. Così quando gli ex lavoratori hanno letto queste parole della Caremar, hanno sentito il bisogno di rispondere, per dare alla pubblica opinione anche la loro versione. Questo il testo della loro risposta: “in relazione al comunicato stampa Caremar, vorremmo porre alcune domande agli amministratori. Senza ulteriormente ricordare la nostra vicenda ormai nota a tutti, vorremmo conoscere il vero motivo della nostra “cacciata dalla biglietteria”. La motivazione  non può essere ricercata fra quelle economiche di risparmio come detto, visto che i nostri stipendi  non si allontanano affatto da quelli attuali dati ai subentrati addirittura migliorativi per certi aspetti .
Le nostre proposte – Abbiamo dato la disponibilità ad eventuali assunzioni ex novo , riducendo ulteriormente gli stipendi e dando alla Caremar  la possibilità di usufruire  degli sgravi fiscali previsti dalla legge per assunzioni di personale in mobilità nonché della nostra esperienza lavorativa nella bigliettazione, comprovata da un’attività più che ventennale.  Abbiamo ancora proposto di gestire in cooperativa le biglietterie di Porta Massa e Beverello,  con una percentuale inferiore rispetto a quella concessa alle altre biglietterie,  presentando un apposito  documento ai vertici Caremar. A queste proposte non è stata data  alcuna risposta: noi pensiamo che: Quando si condannano delle famiglie con annesse problematiche per il loro quotidiano, in alcuni casi anche gravissime,  sarebbe opportuno motivare tale provvedimento. Visto che:  dopo  le ripetute rassicurazioni ricevute sul prosieguo del nostro lavoro,  abbiamo il diritto di sapere se siamo stati “sacrificati”  dal contenzioso sorto tra Caremar e Travel and Holidays, società che gestiva le biglietterie,  oppure il motivo è un altro?
Conclusioni – Nonostante l’impegno di alcuni  Sindacati e  delle forze Politiche Regionali non abbiamo mai avuto risposte perché la Caremar si è sempre sottratta ad ogni incontro, negandoci la possibilità di confrontarci e fare chiarezza su quanto accaduto inspiegabilmente e per noi ancora  increduli”. Insomma mentre da una parte, quella della società, pare esserci un muro di gomma, dall’altra ci sono lavoratori e famiglie che chiedono, e forse ne hanno anche il diritto, di conoscere non solo il loro destino, ma anche i motivi di una decisione che ancora oggi appare poco chiara.

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