Enne
- Casa Museo dedicata alla Canzone Napoletana
A Chiaiano, 500 metri quadri per
imparare cos’è la canzone napoletana d’arte
Enne, si pronuncia
così. Dalla consonante iniziale di Napoli, sorge il primo Museo
Casa della canzone napoletana e sarà l’agorà delle giovani
generazioni.
Quelle da cui dipende il futuro di questo immenso patrimonio musicale, la sua
non-dispersione, la sua identità profonda.
Un progetto socio-educativo a cura dell’Associazione
Teatro stabile della canzone napoletana, che mira all’aggregazione in un
territorio di frontiera com’è quello di Chiaiano,
quartiere a Nord della città in cui nascerà la struttura polifunzionale.
“ENNE” e’ un’idea che presto diverra’ luogo
d’eccezione nel quale approfondire la conoscenza - individuale e collettiva –
della storia e della corretta interpretazione della canzone napoletana
attraverso un percorso multimediale di didattica e intrattenimento ideato in
differenti blocchi: punti-ascolto, light-box su interpreti e autori,
videoproiezioni, mini documentari, scenografie interattive, e arricchito da
laboratori, liuteria, auditorium.
A pochi passi dalla fermata della Metropolitana collinare, in 8 sale
complessive saranno realizzati 500 metri quadri in cui potersi abbandonare
all’essenza etnica della canzone partenopea, rinunciando a ogni oleografia,
retorica e folclore.
A testimoniarlo, “Per ENNE”, il concerto (a inviti) in
programma mercoledì 2 dicembre2009 alle 20.30. Sul palco, Peppe
Napolitano e i Nuovi
Cantori di Napoli, Moni Ovadia e Raiz,
insieme per raccontare al pubblico il legame profondo tra la storia di Napoli,
la sua identità culturale e la sua musica.
A zig zag, da “Piscatore ’e Pusilleco” a “Carmela”, da “’O
surdato ‘nnammurato” a “’A casciaforte”, il maestro Napolitano (ultimo allievo di Sergio
Bruni) guiderà i due cantautori in un viaggio alla ricerca
della melodia perfetta.
Moni Ovadia |
Raiz |
Parallelamente, gli spettatori potranno entrare
fisicamente nel museo camminando su un pavimento rivestito da una mappa
luminescente e scorrendo visual in formato 3D che raccontano le atmosfere delle
serenate, l’intensità delle canzoni di giacca e i ritmi delle canzoni
marinaresche e a tammorra. L’incontro tra poeti analfabeti, intellettuali
borghesi, musicisti cólti e fischiatori.
Le canzoni a cui si sono abbeverati Domenico Modugno, Lucio Dalla, Paolo Conte e Fabrizio De André. “N” è allora uno spazio necessario, capace
di trasmettere le fonti di questo speciale fenomeno artistico in modo rigoroso,
soprattutto ai ragazzi che “ultimamente” l’hanno conosciuto soltanto nelle sue
forme deteriori e dilettantesche. Perché – aldilà delle leggende – la canzone
napoletana è un’arte, non improvvisazione. Una canzone glocal - se è vero,
com’è vero - che ha influito sulle esperienze creative diElvis Presley, Chico
Buarque, Frank Sinatra e Frank Zappa.
Mercoledì 2 dicembre alle 11, la Sala Giunta del Comune di Napoli ospiterà la conferenza stampa di
presentazione dell’intero progetto. All’incontro interverranno gli artisti Peppe
Napolitano (direttore
artistico del progetto “ENNE”), Moni Ovadia e Raiz. L’assessore comunale ai Grandi Eventi Valeria Valente, l’assessore regionale allaFormazione, Istruzione
e Lavoro Corrado Gabriele e
il presidente dell’Ente Parco
Metropolitano delle colline di Napoli Agostino
di Lorenzo. A moderare, il giornalista Alfredo D’Agnese.
ufficio stampa: DMV comunicazione
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