Presentato presso
il museo PAN di Napoli il manifesto dell’associazione di architetti, ingegneri e
imprese Studio 147.
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Dopo la lettura del
documento da parte del presidente e fondatore del gruppo arch. Gaetano
Troncone sono seguiti gli interventi dell’ assessore all’ urbanistica del Comune di Napoli arch.
Luigi De Falco, dell’ arch. Monica Bruno, del
socio onorario di 147 prof. arch. Francesco Forte, dell’ ing.
Francesco Guarracino, del socio onorario di Studio 147 prof.
arch. Giovanni De Franciscis e dell’arch. Alfredo
Oliveri.
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Al termine della
riunione il presidente Troncone ha dato appuntamento a tutti i presenti a maggio
prossimo sempre al PAN dove verranno presentati i progetti per la
riqualificazione di largo Sant’ Anna di palazzo nel centro storico di
Napoli.
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MANIFESTO DI STUDIO
147
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Studio
147, con la seconda
edizione del concorso WIKIARCHITETTURA 2.0 che quest’anno ha per tema la
“Riqualificazione funzionale e ambientale di Largo Sant’Anna di Palazzo
(Quartieri Spagnoli) nel centro storico di Napoli ”, promuove una nuova forma di
attivismo architettonico: un attivismo che sia interdisciplinare e in cui
l’ispirazione e l’interazione
sociale siano congiunte; un attivismo che navighi nel mondo
attraverso una densa percezione dei rapporti sociali, economici e geopolitici,
che occupi nuovi luoghi attraverso tattiche furtive e che costruisca anche
attraverso nuovi materiali (anche riciclati) e tecnologie, prese in prestito per
ridefinire spazi urbani più efficienti, diminuendo la discrepanza tra
forma e uso.
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Bisogna partire dal
presupposto che ogni qualvolta la società ha un mutamento, l’architettura deve
essere presente e i progettisti devono ridefinire il proprio ruolo attraverso
l’influsso di interazioni collettive organizzate, in grado di re-immaginare lo spazio pubblico e la città e raggiungere un
equilibrio sostenibile con l’ecosistema e la complessità della
città.
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Gli spazi della
città diventano teatri di nuovi usi, spazi da immaginare, luoghi della
sperimentazione sul campo e catalizzatori di un futuro possibile, in grado di
rivalutare il patrimonio materiale e immateriale dello spazio
urbano.
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Gli interventi
possono essere temporanei, installazioni urbane, strutture gonfiabili,
costruzioni ai limiti della legalità o eventi
multimediali.
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Con il progetto Wikiarchitettura 2.0 di Studio 147 il progettista abbandona lo
studio, si immerge nella metropoli e nelle periferie suburbane, non si fida più
delle informazioni di seconda mano, INCONTRA I CITTADINI, fa domande,
traccia mappe, cerca alleanze, scopre nuovi mezzi d’intervento.
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Il professionista
(arch. ing. geom. etc.) non aspetta più un incarico, si libera dalla gabbia
della richiesta del committente interpreta le nuove esigenze, e diventa lui
stesso promotore di una visione da diffondere attraverso campagne di
sensibilizzazione ed eventi pubblici.
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E’ ormai tempo che
i 300.000 progettisti italiani
espongano apertamente in faccia al mondo il loro modo di vedere, i loro fini, le
loro tendenze, attraverso questo manifesto che promuove l’architetto della vita,
l’architetto come rivoluzionario, crociato culturale, filosofo, operatore
sociale, ambientalista e attore GEOPOLITICO che utilizza non solo mattoni, ma
anche inchiostro e pixel.
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Scarica il bando di
concorso con il DWG del rilievo gentilmente
concesso dal geom. Carmine Di Sarno (Collegio dei Geometri di Napoli) e
dall'arch. Diego Pezzella
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