Il murales è stato realizzato il 05/05/2011 dall'OFFICINA collettivo di Ostia all'interno del cortile dell'ex colonia Vittorio Emanuele al quale si accede da via A. Cozza
Bobby
Sands
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(IT)
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(Bobby Sands)
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Bobby Sands in un murale
della zona cattolica di Belfast
Robert Gerard Sands, detto Bobby (irl. Roibeard Gearóid Ó Seachnasaigh[1]; Belfast, 9 marzo 1954 – Long Kesh, 5 maggio 1981), è stato un attivista e politico nordirlandese,
volontario della Provisional Irish Republican Army.
Eletto membro del parlamento britannicomentre era detenuto nel
carcere di Maze, a Long Kesh[2][3],
ivi morì il 5 maggio 1981 a seguito di uno sciopero della fame condotto ad oltranza come forma di
protesta contro il regime carcerario cui erano sottoposti i detenuti
repubblicani.
Biografia [modifica]
Nato ad Abbots Cross[4],
sobborgo settentrionale di Belfast e cresciuto nel quartiere a
maggioranza protestante di Rathcoole[5],
si trasferì diverse volte con la sua famiglia a causa delle costanti
intimidazioni subite dai lealisti protestanti; nonostante alcune
affermazioni in questo senso[6][7],
non è del tutto certo se i Sands fossero cattolici,
dato che il lorocognome deriva dal nonno paterno di Bobby, che
era protestante. Lasciata la scuola, Bobby Sands divenne un apprendista
carrozziere (coach-builder), finché non fu costretto a lasciare, per le
minacce dei lealisti[8][9].
L'ingresso nell'IRA [modifica]
Nel giugno 1972 la sua famiglia si era trasferita a
Twinbrook[10][9],
alla periferia sudoccidentale di Belfast,
dove divenne un attivista della comunità e si sposò con Geraldine Noade, da cui
ebbe nel 1973 il figlio Gerard[9].
(EN)
« I had seen too many homes wrecked, fathers and sons arrested, friends murdered. Too much gas, shootings and blood, most of it our own people’s. At 18 and a half I joined the IRA. » |
(IT)
« Avevo visto troppe case distrutte, padri e figli arrestati, amici assassinati. Troppi gas, sparatorie e sangue, la maggior parte del quale della nostra stessa gente. A 18 anni e mezzo mi unii all'IRA. » |
Divenne membro del Primo battaglione della Brigata Belfast,
ma nell'ottobre dello stesso anno fu arrestato per detenzione di 4 pistole. Sands rimase in carcere senza processo (all'epoca in Irlanda del Nord era prevista la possibilità di
detenzione in attesa di giudizio, in seguito abolita) sino all'aprile 1973,
quando fu condannato a 5 anni di reclusione[13][14].
Poco tempo dopo la moglie e il figlio andarono a vivere in Inghilterra[9].
Era fuori di prigione da meno di un anno quando, il 14 ottobre 1976, fu nuovamente
arrestato.
Sospettato di coinvolgimento nell'attentato contro il mobilificio della Balmoral
Furniture Company a Dunmurry, non fu direttamente imputato di
quest'azione perché un giudice stabilì non esservi evidenze di concorso in quel
reato[15].
Fu prosciolto anche dall'accusa di aver partecipato ad un
conflitto a fuoco contro uomini del Royal Ulster Constabulary, anche per
questo per insufficienza di prove. Ma alcuni dei
partecipanti alla sparatoria, Sean Lavery, Joe McDonnell e Seamus Finucane (fratello di John,
morto nel 1972 in
"servizio attivo" per l'IRA, di Dermot, uno dei 38 repubblicani ad
evadere da Long Kesh nel 1983 e di Patrick, avvocato, ucciso nel
febbraio 1989 da un commando dell'Ulster Defence Association[16][17]),
erano stati arrestati dopo aver tentato di darsi alla fuga su un'auto insieme
allo stesso Sands (abbandonando sul posto i feriti Seamus Martin e Gabriel
Corbett). Un'arma rinvenuta a bordo dell'auto fu riconosciuta come una delle rivoltelle usate durante lo scontro, quindi nel settembre 1977 Sands fu processato per possesso
illegale di armi da fuoco e condannato a 14 anni di
carcere[18][19].
La carcerazione [modifica]
L'ingresso al Compound 19
del carcere di Maze
Dopo un iniziale soggiorno di 22 giorni al carcere di Crumlin Road, in cui fu coinvolto
in tumulti per i quali fu tenuto nudo per 15 giorni e costretto al digiuno una
volta ogni tre giorni[20],
Sands scontò poi la pena nel carcere di Long Kesh,
ribattezzato dagli inglesi "Maze"[2]dopo
che era stata costruita la parte nuova del carcere, costituita da 8 edifici a
un piano a forma di H, che divennero tristemente noti comeH-Blocks,
"Blocchi H".
In prigione Sands divenne uno scrittore di giornalismo e poesia; i suoi
articoli, scritti su cartine per sigarette o su pezzi di carta igienica, erano
fatti uscire dal carcere con numerosi stratagemmi e furono pubblicati dal
giornale repubblicano An
Phoblacht-Republican News, voce del movimento, con lo pseudonimo "Marcella"[21][22].
All'inizio dello sciopero della fame del 1980 Sands, già PRO (Public Relations
Officer) dei detenuti, venne scelto come OC (Officer Commanding),
ufficiale comandante dei prigionieri dell'IRA a Long Kesh in sostituzione di Brendan Hughes che avrebbe guidato lo sciopero.
I prigionieri dell'IRA avevano organizzato una serie di proteste
per cercare di riottenere lo status di prigionieri politici che il governo aveva negato per tutti
i crimini commessi dopo il 1º marzo 1976, e non essere
soggetti alle normali regole carcerarie. Iniziarono con la blanket protest ("protesta delle coperte")
nel 1976, nel corso della quale i prigionieri si rifiutarono di indossare la
divisa carceraria e si vestirono solamente di una coperta. Nel 1978 i detenuti iniziarono la dirty protest ("protesta dello sporco" ), escalation che vide i prigionieri vivere nello
squallore: spalmavano gli escrementi sui muri delle celle e buttavano l'urina
sotto le porte, poiché venivano picchiati duramente dai secondini quando
lasciavano le celle per andare al bagno a svuotare i buglioli[23].
Dopo più di 4 anni di vita in condizioni disumane, i detenuti
decisero di risolvere la questione una volta per tutte e il 27 ottobre 1980 iniziarono il primo sciopero della fame. Guidati da
Brendan Hughes, fino ad allora OC dei detenuti dell'IRA, sette detenuti (6
dell'IRA e 1 dell'INLA) digiunarono per 53 giorni fino al 18 dicembre,
quando, con uno di loro (Sean McKenna) in fin di vita, decisero di terminare il
digiuno sulla base di indefinite promesse del governo di Margaret
Thatcher che, una
volta finito lo sciopero, non mise in pratica i cambiamenti annunciati nel
regime carcerario.
Per approfondire, vedi primo sciopero della fame.
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Il secondo sciopero della fame iniziò quando Sands, diventato OC al
posto di Hughes all'inizio del primo sciopero, rifiutò il cibo il 1º marzo 1981, dopo aver ceduto il
comando dei detenuti a Brendan "Bik" McFarlane. Sands decise che gli
altri prigionieri avrebbero dovuto unirsi allo sciopero ad intervalli regolari,
allo scopo di aumentare l'impatto "pubblicitario" e la pressione sul
governo britannico ogni volta che un detenuto in sciopero raggiungeva la
"fase critica" del digiuno.
Per approfondire, vedi secondo sciopero della fame.
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L'elezione al parlamento
Poco dopo l'inizio dello sciopero, Frank Maguire, membro del
parlamento del Regno Unito per la circoscrizione di Fermanagh-South Tyrone (un repubblicano irlandese
indipendente), morì e si svolse un'elezione suppletiva.
Sands fu nominato non come candidato del Sinn Fein, ma come Anti H-Blocks/Armagh Political
Prisoner[24] (Armagh si riferisce al carcere femminile di Armagh, dove erano
rinchiuse le detenute dell'IRA e dell'INLA), e vinse il seggio il 9 aprile 1981 con 30.492 voti, contro i 29.046 del
candidato dell'Ulster Unionist Party (UUP) Harry West. Al momento
dell'elezione, Sands risultò il più giovane deputato in carica, che nel gergo
anglosassone si chiama "Baby of the House".
Il Governo del Regno Unito cambiò la legge poco dopo, introducendo
il Representation of the
People Act. Questo proibiva ai detenuti di partecipare alle elezioni, e richiedeva
un periodo di cinque anni dal termine della pena, prima che un ex detenuto
potesse candidarsi.
Il decesso e la sua eco
Tre settimane dopo, Sands morì nell'ospedale della prigione, dopo
66 giorni di sciopero della fame.
L'annuncio della sua morte diede il via a rivolte che durarono diversi giorni, nelle
zone nazionaliste dell'Irlanda del Nord. Oltre 100.000[25] persone si schierarono lungo il
percorso del suo funerale, dalla casa di Sands a Twinbrook, West Belfast, fino
al cimitero cattolico di Milltown, dove sono sepolti tutti i volunteers dell'IRA di Belfast.
Sands fu membro del Parlamento di Westminster per venticinque giorni — uno dei
mandati più brevi della storia. Lasciò i genitori, i fratelli (una sorella,
Bernadette, era all'epoca latitante nell'Eire e avrebbe poi sposato Michael McKevitt,
Quartiermastro Generale dell'IRA che, nel 1996, in disaccordo con la
strategia del processo di pace elaborata da Gerry Adams e Martin
McGuinness, lasciò l'organizzazione per dare vita, con altri
dissidenti, alla Real IRA, responsabile nel 1998 della strage di Omagh) e un figlio
piccolo, Gerard, nato dal suo matrimonio, finito durante il suo secondo periodo
in carcere.
Tomba di Bobby Sands al Milltown Cemetery
Altri nove uomini (6 dell'IRA e 3 dell'INLA) morirono dopo Bobby
Sands tra maggio e agosto del 1981. Gran parte dei
repubblicani irlandesi e dei simpatizzanti dell'IRA guardarono a Sands e agli
altri nove come a dei martiri che resistettero all'intransigenza del
governo britannico e molti nazionalisti irlandesi che disapprovavano l'IRA
furono scandalizzati dalla posizione del governo britannico.
La copertura mediatica che circondò la morte di Bobby produsse un
nuovo flusso di attività dell'IRA, che ottenne molti nuovi membri e incrementò
la sua capacità di raccogliere finanziamenti. Molte persone si sentirono spinte
ad aiutare a spezzare la connessione britannica aiutando l'IRA, non vedendo
altre opzioni dato l'atteggiamento intransigente dei politici britannici nei
confronti dell'Irlanda. I numerosi successi elettorali conseguiti durante lo
sciopero spinsero il movimento repubblicano a muoversi verso la politica, e
indirettamente spianarono la strada all'Accordo del Venerdì Santo e al successo elettorale del Sinn Féin molti anni dopo.
Sands scrisse un libro in cui parla dell'esperienza carceraria
intitolato "Un giorno della mia vita".
Scrisse Sands riferendosi agli anni della sua adolescenza: "Ero soltanto un ragazzo della working class proveniente da un ghettonazionalista,
ma è la repressione che crea lo spirito rivoluzionario della libertà. Io non mi
fermerò fino a quando non realizzerò la liberazione del mio paese, fino a che
l'Irlanda non diventerà una, sovrana, indipendente, repubblica socialista".
La
produzione letteraria
La produzione letteraria di Bobby Sands può considerarsi racchiusa
in tre grandi opere e in un periodo di tempo che va dalla sua prima detenzione
nella Cage 11 (le cages erano baracche prefabbricate che si
trovavano nella parte vecchia del carcere di Long Kesh) alla sua prematura
morte nei Blocchi H del carcere di Maze.
Monumento allo
"H-block" eretto a Bogside, quartiere di Derry, in memoria dei
morti nello sciopero della fame.
Opere
Commemorazioni
in altre nazioni
Ad Hartford (Connecticut) nel 1997 venne dedicato un monumento a
Bobby Sands e agli altri scioperanti. Il monumento si trova in una rotatoria
nota come "Bobby Sands Circle", alla fine di Maple Avenue, nei pressi
di Goodwin Park (link).
Il sindacato dei portuali di New York annunciò un boicottaggio di 24 ore
delle navi britanniche.
Lo stato del New Jersey votò 34 a 29 una risoluzione in cui
si onorava il coraggio e
l'impegno di Bobby Sands.
Oltre 1.000 persone si riunirono nella Cattedrale di San Patrizio a New York,
per ascoltare il cardinale Cook celebrare una messa di riconciliazione per
l'Irlanda del Nord. I bar irlandesi in città osservarono due ore di chiusura in
segno di lutto.
Nel 2001 un monumento dedicato a Sands e agli
altri scioperanti venne inaugurato a L'Avana, Cuba (link).
A Milano, 5.000
studenti bruciarono la Union Jack e urlarono "Libertà per l'Ulster",
durante una manifestazione.
A Gand gli studenti invasero il consolato
britannico.
A Parigi, migliaia
di persone marciarono dietro a grandi ritratti di Sands, al canto di 'The IRA will conquer.'
La città di Le Mans ha dedicato una via a Sands, nella
città di Saint-Denis nei pressi di Parigi.
Lo Standard di Hong Kong disse che fu "triste che i
successivi governi britannici non siano riusciti a porre fine all'ultima delle
guerre religiose in Europa."
L'Hindustan Times disse
che Margaret
Thatcher aveva
permesso a un membro del parlamento di morire di inedia, un incidente che non
era mai avvenuto "in una nazione civile".
Ad Oslo, dei dimostranti
tirarono un palloncino riempito di salsa di pomodoro contro la Regina Elisabetta II.
In India, i membri
dell'opposizione nella Camera Alta, osservarono un minuto di silenzio.
In Unione Sovietica,
la Pravda descrisse l'accaduto come
"un'altra tragica pagina della triste storia di oppressione,
discriminazione, terrore e violenza in Irlanda".
Nelle partite di calcio dell'Old Firm a Glasgow,
i tifosi del Rangers F.C. cantano Could you go a chicken supper,
Bobby Sands?, come scherno verso i tifosi del Celtic F.C.,
che simpatizzano con la causa repubblicana.
A Teheran, Iran durante i primi giorni della
rivoluzione islamica del 1979, gli studenti rivoluzionari simpatizzanti con
Sands, cambiarono il nome della via in cui si trovava l'ambasciata britannica,
da Winston
Churchill street a
Bobby Sands street. Questo nome esiste tutt'oggi, nonostante gli sforzi del
governo britannico per farlo cambiare.
L'album Endangered
Species, dell'australiano Eric Bogle,
include una canzone intitolata The
Sign, che descrive i suoi pensieri dopo aver visto molti anni prima un
graffito con la scritta "Free Bobby Sands" a Christchurch, Nuova Zelanda.
Il gruppo francese Soldat Louis ha composto una canzone intitolata
"Bobby Sands", in memoria appunto del patriota irlandese.
Il gruppo newyorkese (alcuni componenti della band sono irlandesi) Black 47 ha inciso la canzone "Bobby Sands
MP" nel loro album "Green suede shoes" del 1997.
Film
·
Una scelta d'amore (1996)
di Terry George,
con Helen Mirren, Fionnula
Flanagan, Aidan Gillen e David O'Hara.
Titolo originale Some mother's
son. Lungometraggio sullo sciopero della fame sostenuto dai detenuti
dell'IRA, per poter riottenere lo status di "prigionieri politici".
Film drammatico, visto e vissuto con gli occhi di due madri irlandesi. Nel film
Bobby Sands viene interpretato dall'attore nordirlandese John Lynch.
·
Il silenzio dell'allodola (2005)
di David Ballerini: film in
cui la storia di Bobby Sands viene decontestualizzata in un racconto mitologico
e morale fuori dallo spazio e dal tempo, legato alla storia originale quanto a
più recenti eventi quali Abu Ghraib o Guantanamo. Bobby Sands è interpretato da Ivan Franek.
Bibliografia
·
Bobby Sands. Un
giorno della mia vita. Milano, Feltrinelli, 1996. ISBN 8807813785.
·
Brian Campbell, Felim
O'Hagan, Laurence McKeown. Nor
meekly serve my time. Belfast, Beyond the Pale, 1994. ISBN 0951422952.
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