venerdì 21 dicembre 2012

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Già ne hanno approfittati in molti di questa boiata. 
Pensavo che l'arte 
se ne tenesse in disparte 
o facesse altre considerazioni. 
La scienza dimostra 
di avere più coscienza, 
più sapere.
G. Ruocco

Vi siete accorti che non è la fine del mondo? 
E allora festeggiate con Fiumara d'Arte il "Rito della luce"
pubblicato venerdì 21 dicembre 2012
Mauro Staccioli, 38esimo parallelo, Fiumara d'Arte

Come state passando queste ore che anticipano la fine del mondo predetta dai Maya? Festeggiate? Pregate? Fate shopping in barba alle profezie di sciagura? In Sicilia invece di perdersi in sermoni o in atteggiamenti puramente materiali, la Fiumare d'Arte di Antonio Presti indica la via per tornare al mondo del "principio”, alla bellezza, alla luce: «Per ricostruire l'uomo, per avere solide fondamenta, bisogna partire dal basso quindi dal bambino» ha affermato il Presidente della Fondazione, che da anni "illumina" la zona intorno a Castel di Tusa di opere di artisti contemporanei che dialogano con il presente e il territorio. 
Quest'anno il "Rito della Luce" ha un approccio particolare: prenderà infatti in esame, in senso lato, l'idea della scuola come "Tempio della Conoscenza"; una riflessione che arriva puntuale nell'epoca della crisi non solo dei valori della cultura, ma anche dell'insegnamento.  
Oggi e domani, infatti, gli studenti dell'istituto Campanella Sturzo del difficile quartiere del Librino di Catania, insieme ad artisti, musicisti, poeti, associazioni, abitanti della zona e gruppi di diverse etnie, si riuniranno per celebrare la bellezza e la conoscenza, dando particolare risalto alle discipline poetiche: una serie di versi saranno infatti declamati sia dagli studenti che dai poeti presenti alla cerimonia, e verranno realizzati una serie di mandala, visti nella loro accezione sacra di disegni simbolici universali, strumenti che aiutano a riconoscere e ad avvicinare il divino in ciascuno di noi. Inoltre alla Fiumara sarà presentato l’Archivio socio-antropologico della città di Catania, con un progetto collaterale che ha coinvolto trenta giovani fotografi siciliani e grandi maestri internazionali nella creazione di laboratori didattici nelle scuole, alle quali è stato affidato il tema della Costituzione. Insomma, un programma decisamente migliore rispetto all'attesa della fine.

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