venerdì 28 dicembre 2012

Teresa Margolles vince la quinta edizione del Premio "Artes Mundi".


Acquisizione, invece, per la sempre più globetrotter Tania Bruguera
pubblicato giovedì 13 dicembre 2012
Teresa Margolles, Plancha, 2010, Museion 2011, courtesy: the artist. Foto: Othmar Seehauser

L'avevamo vista in Italia l'ultima volta nel 2011, al Museion di Bolzano, dove aveva realizzato un progetto pubblico su tre fronti, coinvolgendo la cittadinanza altoatesina, Kassel e Ciùdad Juarez, in Messico, suo Paese d'origine. Stiamo parlando di Teresa Margolles, che al Museo Nazionale di Cardiff è stata nominata vincitrice della quinta edizione del premio "Artes Mundi", su una rosa di sette artisti che comprendevano anche Miriam Bäckström, Tania Bruguera, Phil Collins, Sheela Gowda, Dario Mikšys e Apolonija Šušteršič.
Assegnato da una giuria di curatori internazionali e registi, presieduta quest'anno dal giornalista Tim Marlow, il premio consiste in 40mila sterline, la più grande somma attribuita in un concorso inglese, che però resta tra i più importanti al mondo. La Margolles è stata scelta per "la potenza viscerale, l'urgenza e la raffinatezza del suo lavoro, in un confronto continuo con la tragedia umana".
Il riferimento ovviamente è a tutta la poetica con cui Margolles porta avanti da anni la sua ricerca, incentrata sull'esperienza dei luoghi a nord del Messico, in cui una criminalità connessa alla droga ha portato ad un continuo stato di violenza e migliaia di omicidi l'anno. E tra le opere di "Artes Mundi" si potrà riconoscere anche un'installazione presentata a Bolzano: Plancha. Qui l'acqua che è stata usata per pulire i cadaveri in un obitorio messicano gocciola dal soffitto su piastre roventi. Ogni goccia evapora al momento dell'impatto con un sibilo: assenza e presenza, scomparsa e memoria, decomposizione del corpo e vita dell'anima mischiati in poche forme essenziali.
Il "Derek Williams Award", 30mila sterline per l'acquisto di un'opera, è stato invece assegnato a Tania Bruguera, a completare un fine 2012 ricchissimo per l'artista. Sponsorizzato dalla Bank of America -Merrill Lynch- il premio vedrà i suoi finalisti in mostra al National Museum di Cardiff fino al 13 gennaio. Quest'anno inoltre, per la prima volta, verrà incluso anche un sondaggio rivolto al pubblico, per permettergli di votare il loro artista preferito. I risultati saranno rivelati poco prima della chiusura della mostra. Per i restanti 5 quindi ancora una speranza.

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