Lo Stato Islamico[7] (abbreviato IS,[8] in arabo: الدولة الإسلامية, al-Dawla al-Islāmiyya) è un gruppo terroristico islamista attivo in Siria e Iraq, il cui attuale capo, Abu Bakr al-Baghdadi, nel giugno 2014 ha unilateralmente proclamato la nascita di un califfato nei territori caduti sotto il suo controllo.[9]
Prima di tale proclamazione, il gruppo si faceva chiamare Stato Islamico dell'Iraq e Siria, o ISIS (in arabo: الدولة الإسلامية في العراق والشام, ad-Dawla al-Islāmiyya fī al-ʿIrāq wa l-Shām), il cui acronimo in arabo è داعش, ovveroDāʿish, vale a dire "ad-Dawla al-Islāmiyya fī al-ʿIrāq wa l-Shām", perfetto corrispettivo quindi dell'inglese Islamic State of Iraq and Syria, o Islamic State of Iraq and al-Sham, ossia Stato Islamico dell'Iraq e del Levante(abbreviato ISIL, se riferito all'equivalente espressione Islamic State of Iraq and the Levant).[10][11]
Le origini del gruppo risalgono ad "al-Qāʿida in Iraq" (2004-2006), poi rinominata "Stato Islamico dell'Iraq" (2006-2013), fondata da Abu Mus'ab al-Zarqawi nel 2004 per combattere l’occupazione americana dell’Iraq e il governo iracheno sciita sostenuto dagli USA dopo il rovesciamento diSaddam Hussein. A partire dal 2012 lo Stato Islamico dell’Iraq è intervenuto nella guerra civile siriana contro il governo di Baššār al-Asad e nel 2013, avendo conquistato una parte del territorio siriano e scelto come propria capitale Raqqa, ha cambiato nome in Stato Islamico dell’Iraq e della Siria (ISIS).
Nel 2014 l'ISIS ha espanso il proprio controllo in territorio iracheno (con la presa in giugno di Mossul), proclamando la nascita del "califfato" il 29 giugno 2014.[12] Le rapide conquiste territoriali dell’ISIS hanno finito per attirare la preoccupazione della comunità internazionale, spingendo gli Stati Uniti d'America e altri Stati occidentali e arabi a intervenire militarmente contro l’ISIS con bombardamenti aerei in Iraq da agosto 2014 e in Siria da settembre 2014.[13]
Dapprima alleato di al-Qāʿida, rappresentata in Siria dal Fronte al-Nusra, l'ISIS se ne è definitivamente distaccato nel febbraio 2014, diventandone il principale concorrente per il primato nel jihad globale. Così, a partire da ottobre 2014, altri gruppi jihadisti esterni all’Iraq e alla Siria hanno dichiarato la loro affiliazione all'ISIS, assumendo il nome di "province" (wilāyāt) dello Stato Islamico: tra queste, si sono particolarmente distinte per le loro attività la provincia del Sinai, attiva nella regione egiziana del Sinai, e le province libiche di Barqa e di Tripoli, che, nel contesto della seconda guerra civile libica, controllano alcune città in Libia.[2]
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