giovedì 17 dicembre 2015

In ricordo di Gianni Rescigno

Gianni Rescigno

Commento


E andiamo avanti da un'eternità
ripetendoci sempre le stesse cose,
lo stesso sentimento di perdita
irragiungibile e increscioso.

Solo nel mio riposo
troverò conforto
senza avere torto
su quello che scrivo

fino a quando 
non ci ritroveremo
nella prossima esperienza
di un'esistenza nuova.

Chi sa se adopereremo le stesse parole
per dire cio che andiamo ripetendo
ogni volta.
Il mio volto ormai tradisce la noia

e non so dirti che mi dispiace
incapace, come ho detto,
di sopportare questo affronto
che viviamo a turno.

Creati a rinnovare un mistero
che non dà la pace
partiamo per l'altrove
incapaci di comprenderlo

dando voce a lamenti,
mettendoci in croce da soli
con un'anima
che non si appaga mai.

Gioacchino Ruocco

Ostia Lido   2015/12/18

In ricordo di Gianni Rescigno








mercoledì 13 maggio 2015


E' MORTO QUESTA NOTTE UN GRANDE POETA: GIANNI RESCIGNO


Salve sono Antonio, Ho la gestione dell'email del Prof. Gianni Rescigno, vi invio questa email percomunicarvi purtroppo che il Professore è deceduto questa notte, una triste giornata per la perdita di una persona e un Poeta speciale. Prego comunicare anche ad eventuali colleghi questa triste notizia.

Buona giornata


a Nazario Pardini

Miti di ieri
avventure di oggi
cantano le tue parole;
e sempre odo musica,
vedo cieli,
acqua che scorre
e silenzi che sprofondano
tra il finire e il cominciare.
La tua storia, la mia,
quella dei viandanti di allora
camminano insieme,
portano sogni nelle mani,
attendono che il vento
soffi e tutto spenga.

Gianni Rescigno 


I PINI DI SANTA MARIA
(a Gianni Rescigno)


Scendono
dal cielo di Castellabate
i pini,
s’immergono nel mare
della tua Santa Maria.
Resine di sale
si mescolano al sangue
ed ai respiri,
è barca senza remi
la parola
alla deriva.
Del suo frinire
si nutre la risacca delle ore,
il solco del coraggio
e l’albeggiare
della tua poesia.


Sandro Angelucci


  
S.Maria di Castellabate
novembre 2014
Carissimo Amico Sandro,
ricevo e leggo con vivo interesse la raccolta poetica “Si aggiungono voci”. In questo cammino di parole, partorite dalla tua non comune vena inventiva, mi vedo; e vedo quelli come me, cioè tutta l’umanità sperduta, simile a foglie solitarie e tristi nell’abbandono autunnale e tragico della morte. L’inno che scaturisce dalla tua anima è l’invito agli uomini di risorgere, a guardare ancora al sole e oltre, perché essi si uniscano agli angeli e infine a Dio, genuflessi nella preghiera di ringraziamento per il dono della vita, fiore più bello della natura, così stupenda ieri e oggi  così martoriata dall’egoismo umano.
Un abbraccio da
Gianni Rescigno     

OMBRE NELLA NEBBIA
( a Sandro Angelucci)
Ombre nella nebbia
foglie sulle foglie
in attesa che il sole
squarci il cielo
e ci bruci il cuore.

Gianni Rescigno



Nato a Roccapiemonte, risiedeva a S. Maria di Castellabate.
Già docente, ha pubblicato sedici raccolte di poesia: Credere, editore Gugnali; Questa elemosina, Todoriana Editrice; Torri di silenzio, Edinord editrice; I salici – I vitigni, Lalli Editore; Le ore dell’uomo, editrice Forum Quinta Generazione; Tutto e niente, Genesi editrice;Un passo lontano, Piovan editore; Il segno dell’uomo, Lorenzo editore; Angeli di luna, Genesi editrice; Un altro viaggio, Bastogi editrice; Le strade di settembre, Bastogi editrice; Farfalla, Bastogi editrice; Dove il sole brucia le vigne, Genesi editrice; Le foglie saranno parole, Manni editore; Lezioni d’amore, editrice Lineacultura; Io e la Signora del tempo, editrice Biblioteca S. Maria a Mare; Come la terra il mare, editore Guida; Dalle sorgenti della sera, Eldorado editrice; Gli occhi sul tempo, Manni editore.
In prosa ha pubblicato il romanzo breve Storia di Nanni, editore Galzerano. È inserito in Storia della Civiltà Letteraria Italiana, edizione UTET, Torino; Storia della Letteratura italiana, il secondo novecento, editore Guido Miano, Milano; L’Altro Novecento nella Poesia Italiana, di Vittoriano Esposito, edizioni Bastogi, Foggia; La Pratica della Letteratura, di Giuseppe Giacalone, edizioni Ferraro, Napoli; Per una Carta Poetica del Sud (sette campioni di poesia contemporanea), di Giuseppe De Marco, edizioni Federico & Ardia, Napoli; La Musa Errante, di Anna Ventura, edizioni Bastogi, Foggia; Vertenza Sud, di Daniele Giancane, edizioni Besa, Nardò, Lecce; La Conservazione dell’Oggetto Poetico, di Domenico Cara, edizioni Laboratorio delle Arti, Milano; Secondo Novecento Letterario (interventi critici), di Silvano Demarchi, editore Latmag, Bolzano; Testi e Testimonianze, di Mario Grasso, editrice Biancamartina, Udine; La Locanda degli Antipodi, di Rino Cerminara, editrice E.S.S., Roma; La Poesia in Campania, a cura di Michele Sovente, editrice Forum Quinta generazione, Forlì; Oltre lo Specchio, di Emanuele Occelli, edizioni dell’Orso, Alessandria.
Marina Caracciolo gli ha dedicato un voluminoso saggio Gianni Rescigno: dall’essere all’infinito, edizioni Genesi, Torino. Altro saggio ha scritto per lui Luigi Pumpo, Gianni Rescigno: il tempo e la poesia, edito da Ibiskos, Empoli. Il terzo saggio è di Franca Alaimo dal titolo La polpa amorosa della poesia, Lepisma editrice. Altro importante saggio è quello del critico Sandro Angelucci: Di Rescigno il racconto infinito, Blu Di Prussia editrice. È incluso in prestigiose antologie: Ditelo con i fiori, a cura di Vincenzo Guarracino, editore Zanetto, Brescia; L’erbosa riva, a cura di Elio Andriuoli, Genesi editrice, Torino; Infinito Leopardi, commentato da Vincenzo Guarracino ed illustrato da Ernesto Solari, editrice Aisthesis, Milano; Il Dio dei poeti, a cura di Vincenzo Guarracino e Antonio De Marchi Gherini, editrice Comunità montana Alto Lario (Como); Le rose (attraverso e oltre la poesia del novecento), a cura di V. Guarracino, ed. culturale San Clemente, Cazzano di Besana Brianza; Le maschere invarianti, di Marzio Pieri e Silvio Ramat, Genesi editrice, Torino; Il pensiero poetante (il viaggio), vol. II, a cura di Fabio Dainotti, editrice Genesi, Torino; Testi poetici del novecento, a cura di Lucio Zaniboni, edizioni AGIELLE, Lecco; Un secolo in un anno, almanacco paredro, Genesi editrice, Torino; I poeti Senza Cielo, a cura di Menotti Lerro e Maria Rosaria La Marca, edizioni il Melograno;Dediche a Franca, a cura di Franca Alaimo, editrice Thule; La poesia del terzo millennio, a cura di Santino Spartà e Lucio Zaniboni, illustrata da Ernesto Treccani, Marna editrice; A mio padre, a cura di Luciano Luisi, Newton Compton editrice.
È vincitore di tantissimi premi di altissimo livello. Critici, poeti e scrittori di fama del secondo novecento si sono occupati delle sue opere.
Un grande abbraccio da tutti noi, amici e non, per quello che hai fatto per la POESIA,  carissimo amico. 

DA LEUCADE, L'ISOLA CHE AMAVI DEFINIRE: "IL SOGNO CHE TUTTI NOI VORREMMO REALIZZARE"


12 commenti:

  1. Quando muore un poeta l'anima mi si abbuia.
    Umberto Cerio
    Rispondi
  2. Sono profondamente colpita dalla scomparsa di un caro amico, un poeta di rango, ma soprattutto un carissimo amico, piango la grave perdita...

    Ninnj Di Stefano Busà
    Rispondi
  3. Ho grande rammarico per la scomparsa di Gianni Rescigno, misto ad una punta di rabbia per non essere riuscito a conoscerlo di persona. Mi mise in contatto con lui il comune amico Sandro Angelucci e tutti insieme progettammo una sua venuta a Roma, per presentarne l'opera in occasione dell'uscita del saggio di Sandro. Purtroppo non siamo riusciti nell'intento, e di ciò sono molto amareggiato. Ricordo alcune lunghe chiacchierate telefoniche, durante le quali venivo investito da una carica di umanità straordinaria. La sua poesia legata alla terra, al mare, al cielo, agli elementi, era nello stesso tempo assorbita nel mistero universale e divino da cui tutto viene e a cui tutto torna. Con questo ricordo vivo e sanguigno di lui, della sua persona semplice e verace, mi unisco al cordoglio dei familiari e degli amici tutti.
    Franco Campegiani
    Franco Campegiani
    Rispondi
  4. Penso con tristezza profonda al mistero della Morte. Aspettavamo la primavera, il tempo caldo... questo tempo, per presentare Gianni Rescigno in una location che Gli rendesse il giusto onore. Sandro Angelucci, autore della monografia "Di Rescigno, il Racconto infinito" e Franco Campegiani, peroravano la causa da tempo, vigilando sulla salute cagionevole dell'Artista.
    La Primavera non l'ha vista nel Teatro delle Esposizioni, o a Palazzo Barberini.... Gli ha rivervato un pantheon molto più esteso. Non ho avuto la fortuna di conoscerlo, ma oggi ne sento la mancanza e vorrei salutarLo secondo la formula cilena: Arrivederci Gianni; benvenuto Gianni!
    Maria Rizzi
    Rispondi
  5. Gentile Professore, carissimo Nazario.

    Quando muore un amico, quando muore un poeta ci sentiamo tutti un po' più poveri. Sono qui a stringerti, con tutto l'affetto che mi avvicina a te, per la perdita del poeta Gianni Rescigno.
    I poeti non muoiono mai, vivono in un tempo senza tempo e senza spazio, e gli amici vivono nelle nostre ore.
    Sono certa che lui continua a scriverti così:

    "Miti di ieri
    avventure di oggi
    cantano le tue parole;
    e sempre odo musica,
    vedo cieli,
    acqua che scorre
    e silenzi che sprofondano
    tra il finire e il cominciare.
    La tua storia, la mia,
    quella dei viandanti di allora
    camminano insieme,
    portano sogni nelle mani,
    attendono che il vento
    soffi e tutto spenga"

    Sonia
    Rispondi
  6. Carissimo Nazario,

    la scomparsa di Gianni Rescigno, grande Poeta, grande anima, ci lascia tutti più soli e smarriti. Chi ha avuto la fortuna di conoscere Gianni, e magari di avere avuto il privilegio della sua amicizia (ed io tra loro), sa che queste non sono espressioni retoriche, ma parole che segnalano una perdita davvero incolmabile. Anch’io rendo omaggio alla sua memoria, al suo canto gentile e terso, alla sua profonda umanità, alla sua poesia così tenacemente ancorata alle ragioni dell’immanenza e del divino nella nostra vita.

    Umberto Vicaretti

    Mi piace ricordarlo con una delle sue tante, stupende liriche:


    Arrivare e proseguire

    Mi dissero di venire e venni.
    Dovevo arrivare e proseguire.
    E ferito diventare polvere di sogno
    mano che disfa e crea
    mente che inventa cuore
    che anima dà agli uccelli
    oppure bestia che cancella
    l’anima malata del fratello.

    Sono qui seduto e qui cammino
    sono albero e cavallo
    sono pesce che piange
    acqua amara di tempesta
    l’ombra delle ombre
    ormai disperse
    l’ombra che aspetta
    il suo turno di partenza
    l’ombra che non sa
    quando qualcuno gli toglierà
    la benda della via
    e per sempre sarà luce.


    Gianni Rescigno
    Rispondi
  7. Si è spento solamente ieri notte Gianni Rescigno e già tutti coloro che l'hanno conosciuto -ancor più chi ha nutrito per lui sentimenti di affetto e di amicizia- avvertono il vuoto incolmabile della mancanza, il dolore pesante e ineliminabile dell'assenza. E tuttavia preferisco ricordarne la grande gioia di vivere nella poesia e l'entusiasmo, che proruppe in fervida e grata verbalità, per la mia recensione a "Un sogno che sosta".
    Ecco, di Gianni voglio portarmi appresso questo ricordo. Oltre a quello della sua grande poesia. Della quale offro, di seguito, un efficace ( e presago?) assaggio: la lirica eponima del già citato libro.
    Pasquale Balestriere

    UN SOGNO CHE SOSTA

    Da dove venimmo
    là torneremo: questa
    vita un sogno che sosta
    tra acqua e vento
    caduta di foglie
    e festa di fiori.

    Gianni Rescigno
    Rispondi
  8. Gianni era e sarà sempre un pastore per noi, il gregge fedele dei suoi lettori; un faro teso sulla vita, a illuminare con la forza della Poesia, questo buio mare che ci attornia, che altrimenti sarebbe solo un abisso privo di speranza.
    Giacomo Panicucci

    PER RIPRENDERE I TUOI OCCHI

    Per te ho pianto
    dopo ventiquattro ore.
    La morte anche se annunciata
    riesce sempre a soprendere.
    E allora non puoi capacitarti
    che quella voce
    che prima ti chiamava
    improvvisamente
    è diventata muta.
    E quegli occhi
    che prima puntavano
    il Sole e l'infinito
    e come spilli ti entravano
    nell'anima
    ora sono cristalli spenti
    dietro la coltre buia
    delle palpebre.

    E così te ne sei andato
    anche tu zitto zitto
    con l'indice sulle labbra
    per non svegliare la notte
    che ti dormiva accanto.
    Hai cominciato a salire
    rampe e rampe di cielo
    per riprendere i tuoi occhi.

    (Gianni Rescigno)

    Ciao Gianni
    Rispondi

    Risposte






    1. Caro Giacomo,
      non ci conosciamo ma ti conosco attraverso Gianni.
      Voglio ringraziarti, e non lo faccio soltanto a mio nome ma - ne sono sicuro - anche a nome del nostro comune Amico.
      Ciò che hai scritto vale più di mille preghiere.
      Ciao Gianni, si, e un abbraccio a te, Giacomo,

      Sandro Angelucci
    2. Caro Sandro, grazie infinite per quello che hai scritto. Anche Gianni mi parlava di te e pure mi spedì il tuo saggio ispirato dalla sua poesia. Sarebbe bello restare in contatto, sento che è Gianni stesso a chiedercelo. Puoi lasciarmi la tua email? Potrai scrivere a ''giacomo.panicucci@libero.it''
      Un abbraccio,
      Giacomo Panicucci

  9. Anch’io sono profondamente rattristato per la scomparsa del caro amico Giovanni: un gravissimo lutto che ha colpito la Cultura italiana.
    Dinanzi alla sofferenza e al vuoto incolmabile che la scomparsa di una persona cara apre nel cuore, non esiste parole umana che possa lenire tanto dolore. Eppure, forse anche una parola, una povera misera parola, non è del tutto inutile quando nasce dalla profondità del cuore.
    L’immagine del caro Giovanni resterà sempre viva nella mia mente e nel cuore, così come ricorderò il suo grande appassionato impegno di Poeta, uno dei più grandi del nostro tempo. Giovanni non è morto. Continuerà a vivere nei suoi libri.
    Paolo Bassani
    Rispondi
  10. Mi unisco al cordoglio degli amici e di quelli che lo hanno conosciuto e ammirato. Gianni Rescigno non è morto: continuerà a vivere nella memoria di tutti come il poeta che era, tra i maggiori del ns. tempo. Con forte impegno e determinazione aveva fatto della "parola" l'anima immortale del mondo. Piango per la perdita delle spoglie mortali, ma lo serberò nel cuore a imperituro ricordo...Grazie, Gianni di esser(ci) stato tra noi, non ti dimenticheremo.
    Ninnj Di Stefano Busà
    Rispondi

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