Nati fra il 1943 e il 1960, i "baby boomers" (cosiddetti perche' in quegli anni di boom demografico il numero delle nascite tocco' punte record fino ai 4 milioni e rotti di neonati del 1957) sono quasi settanta milioni e costituiscono pertanto un terzo della popolazione americana, piu' della meta' della popolazione elettorale.
I baby boomers hanno vissuto la guerra del Vietnam, le lotte per i diritti civili, il movimento hippie, la rivoluzione sessuale. E adesso sono arrivati al potere: Bill Gates (classe 1955) e' l'uomo piu' ricco d'America, Clinton il suo presidente. Per vent'anni non si e' fatto praticamente altro che parlare dei "baby boomers", delle trasformazioni sociali indotte dal loro stile di vita, dei loro valori morali, della evoluzione della loro personalita' da hippie a yuppie, e cosi' via. Quella massa rappresenta oggi una grossa percentuale della popolazione attiva, tale da determinare le sorti della nazione.
Sono loro negli anni '80 a originare il fenomeno degli "yuppies" ("young urban professional"), avidi e cinici, materialisti fino ai piu' meschini eccessi. Saranno loro negli anni '90 a dar vita al "realignment" .
Si tratta di una generazione non conflittuale nei confronti della realta' sociale, ma desiderosa invece di integrarvisi il piu' rapidamente possibile. Dimostrano maggior rispetto per la famiglia e la religione, sono ansiosi di guadagnare molto denaro e molto in fretta. L'unica differenza sostanziale rispetto agli standard dei loro genitori e' che sono molto piu' sensibili alla qualita' della vita. Il weekend e' sacro e, pur non arrivando al concetto europeo di "ferie", il tempo libero e' diventato prezioso. La salute fisica viene subito dopo: dal "jogging" all'aerobica, dai cibi naturali alle vitamine. La BMW e' il loro status symbol preferito.
Detestati e vilipesi da tutte le altre generazioni, sia quelle piu' anziane sia quelle piu' giovani, i baby boomers sono comunque destinati a marchiare a fuoco la storia degli U.S.A. La nazione ha praticamente seguito passo passo la loro crescita. Negli anni '60 ci fu il boom di bambini, la crisi di spazio nelle scuole, la corsa ai vaccini, e cosi' via. Negli anni '80 questi bambini hanno generato un boom nei consumi e nell'occupazione. Gia' si profila la preoccupazione di quando tutti questi baby boomers andranno in pensione, prosciugando i fondi pensionistici della Nazione.
All'inizio del secolo 4% degli Americani avevano piu' di 65 anni. Oggi sono 33 milioni, ovvero il 13%, e nel giro di 15 anni, quando sara' la volta dei baby boomers, passeranno il 15%. L'irresponsabilita' proverbiale dei baby boomers si riflettera' purtroppo pesantamente sull'economia nazionale. I vecchi di oggi, infatti, avevano saggiamente risparmiato e possono godere oggi di un buon tenore di vita. I baby boomers, i vecchi di domani, hanno investito pochissimo in assicurazioni pensionistiche.
Forse nella storia degli U.S.A. nessuna generazione ha goduto di tante attenzioni, analisi e critiche. Della generazione successiva, la "generazione X" , si comincia a parlare soltanto negli anni '90, e quasi per caso.
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