martedì 17 maggio 2011

La pubblicità

La raccolta pubblicitaria

Dalla carta stampata arrivano notizie confortanti sulla raccolta pubblicitaria: aumenta Cairo, Class Editori, MF/Milano Finanza, qualcun altro perde e si ridimenziona, ma a che serve tanta pubblicità se la crescita economica non segue lo stesso andamento ?

E' fumo negli occhi ? E' rumore per gli orecchi ? Ma col fumo e con il rumore lo stress cresce e diventa acido per chi non sa come fare per rinnovare i successi degli anni passati.

 Selì la pubblicità è l'anima del commercio, il commercio che si perde per strada non sarà più l'anima di niente.

Lo dovrebbero sapere quelli che vogliono far crescere in fretta questo mondo che invece a bisogno come tutte le cose di tempo per maturare, per sperimentare. Chi fa ricerca lo sa meglio di tutti che è il tempo a verificare la bontà dei ritrovati, delle invenzioni, delle fortune immediate, dei colpi di fulmine, delle intuizioni che non si reggeranno mai in piedi se non siamo capaci di procurare loro un sostegno.

Quando un mercato ha fortuna lo fa sempre a scapito di altre situazioni commerciali, in quanto i bisogni da soddisfare sono sempre gli stessi e non possono superare le richieste fisiologiche che una volta superate portano ad ammalarsi e a far crescere la spesa nella direzione meno desiderata.

Ai gruppi di potere posso solo dire: - Fate i vostri conti, ma non mettete a repentaglio la nostra felicità con il vostro egoismo, con il desiderio di affermazione. Cercate l'equilibrio che vi consenta di essere presenti sul mercato senza turbarlo, senza dover mandare a casa i vostri concorrenti.

Fate la pubblicità, ma non molestate il mercato, non stordite la gente, riducete i costi se vi è possibile per perequare quello della vita le esigenze non di mercato ma solo quelle che rientrano nella sua naturalità.

                                                                                       G. Ruocco



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