mercoledì 4 ottobre 2017

In Toscana opere d’arte rubate dalle chiese della Campania.



Operazione in Toscana permette di ritrovare opere d’arte rubate dalle chiese della Campania
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Un grande traffico di opere d’arte commesso in oltre dieci anni di attività in otto regioni italiane, aveva fatto concentrare soprattutto sulla Campania l’interesse di ladri e ricettatori. I carabinieri del Nucleo Patrimonio Culturale di Firenze hanno recuperato 111 tra reperti e opere d’arte per un valore di 2 milioni di euro, e tra le 20 chiese saccheggiate dai depredatori di capolavori, oltre la metà di quelle prese di mira erano campane. Un arrestato e due denunciati per ricettazione sono il risultato dell’operazione “Jackals” coordinata dalla procura della Repubblica di Lucca e che farà tornare a casa molti beni rubati a Napoli e provincia. Il sospetto nato in uno storico dell’arte di Siena che era stato consultato da uno degli indagati gli ha fatto allertare i carabinieri, così saranno restituiti il dipinto seicentesco della “Madonna della Purità” rubato a Napoli nella chiesa di Sant’Antonio a Posillipo il 31 agosto 2001 (si trovava nella terza cappella a destra). Sarà resa al Comune, che ne è proprietario, anche una porta a doppio battente dipinta con motivi floreali rubata il 15 dicembre 1993 nella Villa Bruno di San Giorgio a Cremano: una delle più belle ville del Miglio d’Oro all’epoca non ancora restaurata. Nel bottino erano finiti anche due angioletti in legno dorato rubati nel 1999 a Ottaviano nella chiesa di San Giovanni Battista, e recuperati a Lucca, come anche un candeliere in legno dorato con teste d’angelo rubato a Napoli dalla chiesa di San Vitale nel 1997; un tabernacolo in marmo con tre teste d’angelo e un paliotto in marmo policromo rubati a Capodrise in provincia di Caserta nel ‘99 dalla chiesa di Sant’Andrea Apostolo e due pilastrini di marmo prelevati dai ladri nel 1998 nella chiesa della Maddalena a Capua. Sempre a Lucca è stato recuperato un paliotto in marmo con croce centrale (che misura due metri per un metro) rubato a Mugnano il 6 febbraio 1997 dalla chiesa di San Biagio. Risultavano nella banca dati dei Beni culturali rubati anche due pilastrini reggimensa in marmo ambrato con inserti policromi,che erano parti di un altare del Settecento, rubati nel 1996 a Buccino, in provincia di Salerno dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie, mentre a Casamarciano, nel 1999 dalla chiesa di Santa Maria del Pesco avevano rubato la lastra di marmo bianco con decorazioni policrome del Settecento e quattro lesene e da Arzano (chiesa di Sant’Agrippino) nel 1997 i ladri avevano preso di mira una testa d’angelo capo altare in marmo bianco con inserti policromi sempre del XVIII secolo. (la Repubblica)

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