venerdì 20 maggio 2016

Un gesto di solidarietà nei confronti dei bimbi malati di tumore, si trasforma in un atto di protesta contro il velo

Niente capelli, niente velo. 

La protesta di una donna iraniana





Un gesto di solidarietà nei confronti dei bimbi malati di tumore, si trasforma in un atto di protesta contro il velo


L’iraniana rasata che non indossa il velo – Fonte: Facebook


Una giovane donna iraniana si è rasata i capelli  per donarli ai bambini affetti da tumore. 


Il gesto di solidarietà, simile a quello fatto da un gruppo di ragazze pugliesi, si è trasformato 

però in un atto politico, simbolo della lotta anti-velo.


La ragazza protagonista della vicenda, dopo essersi rasata i capelli, si è resa conto che 

non aveva più nulla da nascondere sotto il velo. Ed è uscita senza il foulard che le donne in 

Iran devono indossare obbligatoriamente per legge.


Una volta per strada ha deciso di farsi una foto e di pubblicarla sulla pagina Facebook “My 

Stealthy Freedom” (La mia libertà furtiva) che contiene immagini di donne iraniane senza 

velo o nell’atto di toglierselo.  Il suo selfie ha superato i 12mila like. A commento la ragazza 

ha scritto:


Ho venduto i miei capelli per aiutare questi adorabili piccoli angeli colpiti dal 


cancro (leggi la storia commovente di Vinny colpito dal tumore). Una volta in strada, mi 


sono detta: niente capelli, niente polizia religiosa! Coloro che mi dicono ogni giorno di 


velarmi  i capelli, non hanno più alcuna buona ragione di dirmi di coprirmi o di  arrestar-


mi, per il momento.


La legge infatti parla di nascondere i capelli, ma non dice nulla a riguardo delle teste rasate. 

In ogni caso, è di questi giorni l’arresto di 7 modelle che hanno pubblicato su Instagram 

delle loro foto senza velo.


Un aiuto nella lotta per i diritti delle donne arriva dalla pagina Facebook “My Stealthy 

Freedom” creata dalla giornalista iraniana Masih Alinejad che ha quasi un milione di 

follower. La pagina ha infastidito il governo iraniano che ha dichiarato che molte delle foto 

pubblicate erano false.


Comunque, la giornalista specifica che il suo intento non è di sfidare le leggi sul velo, ma 

dare la possibilità alle donne di esprimersi:


Non ho intenzione di incoraggiare le donne sfidare la legge iraniana o a ribellarsi contro 

di essa.Voglio solo dare voce a migliaia e migliaia di donne che non hanno uno 

spazio per esprimersi.


Anche molti uomini iraniani hanno appoggiato la campagna posando accanto alle proprie 

mogli o sorelle a capo scoperto. Recentemente sono comparsi dei selfie di donne travestite 

da uomini per poter girare per le strade di Teheran senza il velo.


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