Da "Cervelliamo"
Mentre si cerca di eliminare quelli esistenti arrivano proposte di istituirne altri come "La
proposta avanzata dal senatore
pugliese Francesco Maria Amoruso.
La
motivazione che viene data è che, in effetti l'attività, di cuoco sta
diventando sempre più un must dell'imprenditorialità su se stesso:
infatti richiede creatività capacità di coordinazione, ed è giusto che in
qualche modo ciò che viene ideato in una cucina, da un cuoco, venga tutelato da
una sorta di "copyright".
La
specifiche che si dovrà possedere per essere iscritti all'Albo saranno dieci anni di attività comprovata e un team complessivo
di almeno quattro persone alla direzione dello chef. Chi non avrà queste
caratteristiche potrà comunque avere accesso sostenendo un esame con prove
teoriche e, ovviamente, pratiche.
Il lato
positivo è per mettere in atto un dispositivo legislativo per salvaguardare le ricette create in maniera del tutto originale e
personale da un cuoco, diventeranno, per così dire, suo esclusivo brevetto, con tanto di
pagamento diroyalties da
parte di chi volesse replicarle.
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