giovedì 7 settembre 2017

Spero che li obblighino a tagliarselo





“Spero che li obblighino a tagliarselo”: l’assessora di Venaria nella bufera per un post-shock sugli stupratori di Rimini

L'esponente grillina attacca anche la Boldrini chiamandola "Boldracchia". Poi le scuse di rito in seguito alle polemiche scaturite dalle sue parole

Claudia Nozzetti (foto da Facebook)
Bufera su Claudia Nozzetti, assessore al Lavoro e alle Politiche sociali di Venaria Reale. L’esponente del Movimento 5 Stelle ha sollevato un autentico polverone con un post di Facebook indirizzato agli stupratori di  Rimini. Senza mezzi termini, Nozzetti ha scritto: “Spero che li obblighino a tagliarselo l’un l’altro e a farglielo mangiare”. Poi l’attacco al presidente della Camera Boldrini, chiamata nella circostanza “Boldracchia” (“In alternativa dateglieli in cura a casa della boldracchia”).
IL POST INTEGRALE (errori grammaticali compresi):
Hanno fatto bene a richiamarseli, è spero che li obblighino a tagliarselo uno con l’altro è a farglielo mangiare… i poverini fuggiti dalle guerre e bisognosi di accoglienza e affetto. In alternativa dateglieli in cura a casa della boldracchia“.
LE SCUSE. 
Alle polemiche ha fatto seguito il messaggio di scuse di rito: “Scusandomi, desidero peraltro fare alcune precisazioni a proposito del commento di ieri. La problematica è sotto gli occhi di tutti e anima in modo forte e condiviso un senso di esasperazione e impotenza di fronte a istituzioni statali spesso avvertite come tiepide e incapaci nel tutelare il bisogno di sicurezza dei cittadini. Il concetto è stato espresso con parole eccessive, forti e inadeguate condivise più su una scia emotiva che razionale. Parole esterne a un ruolo istituzionale che soltanto parzialmente investe la mia vita, fatta al di sopra di tutto di quotidianità e problemi emotivamente vissuti che vanno ben oltre la semplice necessità di apparire. Al netto di ogni necessità, il commento proprio per le parole espresse è da censurare. Auspico in ogni caso una svolta nell’intraprendere azioni atte a tutelare indistintamente tutti”.
Commento:
Sento ripetere da più parti che prima di parlare  bisogna accertarsi che il cervello sia connesso. I politici non esclusi, gente eletti per amministrare e non per esasperare gli animi. E' come se un giudice nello svolgimento del proprio istituto pronunciasse condanne di vendetta e non verdetti di giustizia.
Chiedere scusa dopo si può e si deve ma seguite dalle dimissioni dal mandato perchè la signora non è fatta per amministrare. G.R.

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