Andrea Calogero Camilleri (Porto Empedocle, 6 settembre 1925) è uno scrittore, sceneggiatore e regista italiano.
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Biografia
Nasce il 06 settembre del 1925 a Porto Empedocle (AG), figlio unico di Carmelina Fragapane e di Giuseppe Camilleri, ispettore delle compagnie portuali che partecipò alla marcia su Roma[1]. Attualmente vive a Roma.
Dal 1939 al 1943, dopo una breve esperienza in collegio vescovile (fu espulso perché lanciò delle uova contro un crocifisso) studia al liceo classico Empedocle di Agrigento dove nel 1943 otterrà la maturità senza fare esami, poiché, a causa dei bombardamenti e in previsione dell'imminente sbarco in Sicilia delle forze alleate, le autorità scolastiche decisero di chiudere le scuole e di considerare valido il solo secondo scrutinio trimestrale . A giugno dello stesso anno inizia, come ricorda lo scrittore, «una sorta di mezzo periplo della Sicilia a piedi o su camion tedeschi e italiani sotto un continuo mitragliamento per cui bisognava gettarsi a terra, sporcarsi di polvere, di sangue, di paure.»
Regista
Inizia a lavorare come regista teatrale dal 1942 e come sceneggia tore.
Nel 1944 s'iscrive alla facoltà di Lettere ma non consegue la laurea. S'iscrive al Partito Comunista Italiano e dal 1945 pubblica racconti e poesie, arrivando anche fra i finalisti del Premio Saint Vincent.
Nel 1949 viene ammesso, unico allievo regista per quell'anno, all'Accademia di Arte drammatica Silvio d'Amico, dove conclude gli studi nel 1952, contemporaneamente ad allievi attori che diverranno celebri, come Luigi Vannucchi, Franco Graziosi e Alessandro Sperlì, con i quali stringe una forte amicizia; da allora esegue la regia di più di cento opere, soprattutto di drammi di Pirandello. Tra il 1945 e il 1950 pubblica racconti e poesie, vincendo anche il Premio Saint Vincent. Alcune sue poesie vengono pubblicate in un'antologia curata da Ungaretti.
Scrive i suoi primi racconti per riviste e per quotidiani come L'Italia socialista e L'Ora di Palermo.
È il primo a portare Beckett in Italia, di cui mette in scena Finale di partita nel 1958 al Teatro dei Satiri di Roma e poi ne cura una versione televisiva con Adolfo Celi eRenato Rascel.
A Camilleri si devono anche le rappresentazioni teatrali di testi di Ionesco (Il nuovo inquilino nel 1959 e Le sedie nel 1976), Adamov (Come siamo stati nel 1957, prima assoluta in Italia), Strindberg, T. S. Eliot. Porta in teatro i poemi di Majakovskij nello spettacolo Il trucco e l'anima.
La carriera in RAI
Nel 1954 partecipa con successo a un concorso per funzionari RAI, ma non viene assunto perché comunista.[2][3][4][5] Entrerà alla RAI qualche anno più tardi. Nel 1957sposa Rosetta Dello Siesto. Ha tre figlie e quattro nipoti.
Insegna al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma dal 1958 al 1965 e dal 1968 al 1970; è titolare della cattedra di regia all'Accademia Nazionale di Arte Drammatica 'Silvio D'Amico' dal 1977 al 1997. Scrive su riviste italiane e straniere (Ridotto, Sipario, Il dramma, Le thèâtre dans le monde) e dal 1995 su l'«Almanacco letterario» (Edizione dell'Altana).
Dal 1959 a tutti gli anni sessanta, tra le molte produzioni RAI di cui si occupa come delegato alla produzione hanno molto successo gli sceneggiati Le avventure di Laura Storm, con Lauretta Masiero, e le fiction con il tenente Sheridan, protagonista Ubaldo Lay (fra cui la miniserie La donna di quadri), ma anche Le inchieste del commissario Maigret, protagonista Gino Cervi.
Nel 1968 cura la regia del teleromanzo Lazarillo, tratto dal romanzo Lazarillo de Tormes, con Paolo Carlini e Vittorio Guerrieri.
Nel 1977 gli viene affidata la cattedra di regia all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica. La manterrà per vent'anni.
La carriera da scrittore
Nel 1978 esordisce nella narrativa con Il corso delle cose, scritto dieci anni prima e pubblicato da un editore a pagamento con l'impegno di citare l'editore stesso nei titoli dello sceneggiato TV tratto dal libro, La mano sugli occhi: è un insuccesso. Nel 1980, pubblica con Garzanti Un filo di fumo, primo di una serie di romanzi ambientati nell'immaginaria cittadina siciliana di Vigata a cavallo fra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Grazie a quest'ultima opera Camilleri riceve il suo primo premio letterario a Gela. Nel 1992 riprende a scrivere dopo dodici anni di pausa e pubblica La stagione della caccia presso Sellerio Editore. Camilleri diventa un autore di grande successo e i suoi libri, ristampati più volte, vendono mediamente intorno alle 60 000 copie, anche se non tutti trovano il consenso unanime della critica che lo accusa di essere a volte ripetitivo.[6]
Nel 1994 pubblica La forma dell'acqua, primo romanzo poliziesco con il commissario Montalbano, e arriva il grande successo. Dal 1995 al 2003 si amplia il fenomeno Camilleri, che di fatto esplode nel 1998. Titoli come Il birraio di Preston (1995) (quasi 70.000 copie vendute), La concessione del telefono e La mossa del cavallo (1999) vanno a ruba, mentre la serie televisiva su Montalbano, interpretato da Luca Zingaretti, ne fa ormai un autore cult.
Alla fine del 2002, accetta la nomina di direttore artistico del Teatro Comunale Regina Margherita di Racalmuto, inaugurato nel febbraio 2003 alla presenza del Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi.
Pubblica, sempre con Sellerio, altri romanzi con protagonista Montalbano: nel 2004 La pazienza del ragno, a marzo 2005 Privo di titolo, nel giugno 2005 La luna di carta. Da non dimenticare il romanzo Il re di Girgenti, ambientato nel Seicento, interamente scritto in siciliano inframmezzato con lo spagnolo. Tra il 2006 ed il 2008, pubblica altri cinque romanzi che hanno per protagonista il Commissario Montalbano: La vampa d'agosto, Le ali della sfinge, La pista di sabbia, Il campo del vasaio, L'età del dubbio. Il 2009 inizia con il romanzo La danza del gabbiano, vincitore nello stesso anno della XXVI edizione del Premio Cesare Pavese. Tutti presso Sellerio nella collana La Memoria, fondata da Leonardo Sciascia.
Nel 2010 nella stessa collana escono i successivi romanzi di Montalbano, La caccia al tesoro e Il sorriso di Angelica, ai quali si affianca un terzo romanzo, Acqua in bocca, pubblicato da minimum fax. Scritto insieme a Carlo Lucarelli nella forma "epistolare" già sperimentata con successo ne La scomparsa di Patò, il romanzo vede per la prima volta il commissario Montalbano interagire con un altro investigatore letterario, l'ispettore Grazia Negro creata appunto da Lucarelli.
Nel febbraio del 2008 presso Mondadori pubblica Il tailleur grigio e nel giugno dello stesso anno con Sellerio Il casellante, secondo romanzo di una trilogia di romanzi fantastici, primo dei quali è il romanzo Maruzza Musumeci pubblicato nel 2007, conclusasi nel 2009 con Il sonaglio. Inoltre, sempre nel 2008, pubblica, per la prima volta sul web (e precisamente sul quotidiano on-line AgrigentoNotizie) un suo racconto, La finestra sul cortile (già apparso in versione cartacea sul mensile Il Nasone di Prati), che vede come protagonista sempre il commissario Montalbano, inserito come appendice nel libro Racconti di Montalbano.
Il 4 settembre 2008 ha vinto il Premio internacional de novela negra RBA[7] con un inedito in lingua spagnola dal titolo La muerte de Amalia Sacerdote che sarà pubblicato in Spagna il 9 ottobre 2008 ed in Italia nel 2009 con il titolo La rizzagliata.
Di particolare interesse la serie di romanzi dedicata ai grandi pittori: nel 2007 pubblica per Mondadori Il colore del sole (Caravaggio), nel 2008 per Skira La Vucciria(Guttuso) e nel 2009 sempre per Skira il romanzo ambientato nella "sua" Agrigento Il cielo rubato. Dossier Renoir (Renoir).
Nel 2009 pubblica per Rizzoli il romanzo pirandelliano La tripla vita di Michele Sparacino.
Nel 2010, oltre ai già citati romanzi con protagonista Montalbano, escono presso Sellerio Il nipote del Negus, una divertente storia ambientata nella Vigata del ventennio fascista, e, presso Mondadori, L'intermittenza, thriller ambientato nella Milano odierna.
Nel 2011 Camilleri collabora con Edoardo De Angelis nel brano Spasimo, contenuto nell'album del cantautore romano Sale di Sicilia, insieme a Franco Battiato.
Nell'album di Daniele Silvestri S.C.O.T.C.H., che vanta la collaborazione di numerosi artisti: Niccolò Fabi, Pino Marino, Diego Mancino, Raiz, Stefano Bollani, Peppe Servillo, vi è anche Camilleri, che compare per la prima volta su un disco, precisamente al termine del brano Lo scotch, dove racconta una storia avvenuta durante un viaggio in treno.
La lingua di Camilleri[modifica | modifica sorgente]
Una peculiarità di alcuni romanzi di Camilleri è l'uso di un particolare linguaggio commisto di italiano e siciliano.[11] Come sue prime opere letterarie Camilleri scrisse poesie che rispettavano scrupolosamente le regole di composizione e usavano il linguaggio letterario italiano. Le sue poesie furono premiate in concorsi poetici importanti e furono riconosciute come notevoli tanto che Giuseppe Ungaretti le fece stampare in una sua antologia e lo stesso fece Ugo Fasolo. In seguito lo stessoSalvatore Quasimodo insistette per avere delle sue poesie da pubblicare. Il nuovo interesse per il teatro fece però abbandonare a Camilleri la poesia anche se continuò con la scrittura di brevi racconti in italiano. Questo fino a quando avendo deciso di voler rappresentare opere teatrali sue con parole sue si rese conto di non riuscire ad esprimersi in italiano in opere di grande respiro e così smise di scrivere sia in versi che in prosa.
Lavorando per il teatro Camilleri s'imbatté nelle opere in dialetto di Carlo Goldoni e del Ruzzante e da lì gli nacque l'amore per Gioacchino Belli e Carlo Porta e la scoperta dell'uso letterario del siciliano che gli fece tornare la voglia di scrivere.
Il particolare linguaggio di Camilleri si formò quando assistendo in ospedale suo padre morente gli volle raccontare una storia[12] che ammise di non essere capace di comporla in italiano: fu suo padre a suggerirgli di scriverla come l'aveva a lui raccontata.
Uno scrittore però che volesse farsi capire da tutti non poteva esprimersi completamente in siciliano ma occorreva adottare un linguaggio equilibrato dove i termini dialettali avessero la stessa qualità e significanza, la stessa risonanza di quelli italiani. Fu un duro lavoro questo che continua tuttora ad esempio nei romanzi scritti invigatese dove la base del lavoro è sempre una iniziale struttura in lingua italiana con cui mescolare i termini tratti non dalla letteratura alta ma dai vari dialetti siciliani comunemente parlati.
«... Non si tratta di incastonare parole in dialetto all’interno di frasi strutturalmente italiane, quanto piuttosto di seguire il flusso di un suono, componendo una sorta di partitura che invece delle note adopera il suono delle parole. Per arrivare ad un impasto unico, dove non si riconosce più il lavoro strutturale che c’è dietro. Il risultato deve avere la consistenza della farina lievitata e pronta a diventare pane.»[13][14]
Attore[modifica | modifica sorgente]
Camilleri è stato anche attore, interpretando la parte di un vecchio archeologo nel film di Rocco Mortelliti La strategia della maschera. Il film giallo, che ha avuto scarso successo di critica e di pubblico, narra gli eventi che si svolgono tra la Sicilia e Roma relativi alla sparizione di preziosi reperti archeologici. Ha detto il debuttante attore che in effetti «Non è la mia prima volta da attore, mi è capitato anni fa in Quel treno per Venezia, serie tv tratta dai romanzi di Corrado Augias, con Rochefort. Io facevo il suo capo nei servizi segreti.»[15][16]
Fumetti[modifica | modifica sorgente]
Nel numero 2994 di Topolino uscito il 16 aprile 2013 appare la storia "Topolino e la promessa del gatto". Il racconto a fumetti ambientato in Sicilia vede Topolino aiutare il commissario Salvo Topalbano parodia dell'omonimo Salvo Montalbano. La storia disegnata da Giorgio Cavazzano e dai testi di Francesco Artibani è stata supervisionata proprio da Camilleri.[17] Lo stesso autore in un'intervista afferma che è la prima volta che il suo personaggio appare in un fumetto nonostante avesse avuto altre offerte in passato.[18] Da notare inoltre come un personaggio della storia, il signor Patò, è un omaggio a Camilleri stesso essendo disegnato secondo la fisionomia dello scrittore siciliano.[19]
Impegno politico[modifica | modifica sorgente]
Ha partecipato alla manifestazione "No Cav Day", l'8 luglio 2008 a piazza Navona, contro i provvedimenti del governo Berlusconi IV in materia di giustizia, insieme a giornalisti (Marco Travaglio, Paolo Flores d'Arcais), intellettuali (Umberto Eco, Pancho Pardi), esponenti politici (Antonio Di Pietro, Furio Colombo, Rita Borsellino), del mondo dello spettacolo (Beppe Grillo, Moni Ovadia, Ascanio Celestini, Sabina Guzzanti) e dei girotondi.
Il 29 gennaio 2009 decide di entrare in politica prospettando il "Partito dei Senza Partito" insieme ad Antonio Di Pietro e Paolo Flores d'Arcais per partecipare alleelezioni europee del 2009[20] ma, il 12 marzo dello stesso anno, viene annunciato il mancato accordo fra i tre.
Nel marzo del 2013, in seguito alle Elezioni politiche, assieme ad altri personaggi famosi lancia una raccolta firme con l'appoggio di MicroMega con l'intento di non fare entrare al Senato Silvio Berlusconi per la questione del conflitto d'interessi facendo applicare la legge 361 del 1957, riprendendo peraltro l'iniziativa portata avanti già nel 1994 e nel 1996 da un altro comitato di personaggi e conclusasi con il parere sfavorevole della Giunta delle elezioni della Camera dei deputati.[21]
Il 5 giugno 2013, nel corso della presentazione in un programma televisivo del suo libro Come la penso, ha espresso alcune sue considerazioni sulla situazione politica italiana; la sua contrarietà al governo Letta, e alla rielezione del capo dello Stato Giorgio Napolitano[22].
Opere
Libri[modifica | modifica sorgente]
- 1959, I teatri stabili in Italia (1898-1918)
- 1978, Il corso delle cose
- 1980, Un filo di fumo
- 1984, La strage dimenticata
- 1992, La stagione della caccia
- 1993, La bolla di componenda
- 1995
- 1998, La concessione del telefono (Premio Società dei Lettori, Lucca-Roma)
- 1999, La mossa del cavallo
- 2000
- 2001
- 2002
- 2003
- 2004, Romanzi storici e civili
- 2005
- Privo di titolo
- Il medaglione
- Il diavolo. Tentatore. Innamorato
- Crimini (racconto Troppi equivoci) (con Niccolò Ammaniti, Massimo Carlotto, Sandrone Dazieri, Giancarlo De Cataldo, Diego De Silva, Giorgio Faletti, Marcello Fois, Carlo Lucarelli, Antonio Manzini)
- 2006
- 2007
- 2008
- Il tailleur grigio
- Il casellante
- La Vucciria
- La muerte de Amalia Sacerdote (tradotto in lingua spagnola da Juan Carlos Gentile Vitale; II Premio Internacional de Novela Negra RBA 2008)
- 2009
- Un sabato, con gli amici
- Il sonaglio
- Il cielo rubato. Dossier Renoir
- La tripla vita di Michele Sparacino
- La rizzagliata (originale in lingua italiana de La muerte de Amalia Sacerdote)
- Un inverno italiano. Cronache con rabbia 2008-2009 (con Saverio Lodato - Chiarelettere)
- Un onorevole siciliano. Le interpellanze parlamentari di Leonardo Sciascia
- Troppu trafficu ppi nenti (con Giuseppe Dipasquale)
- Articolo 1. Racconti sul lavoro (con Ugo Cornia, Laura Pariani, Ermanno Rea, Francesco Recami e Fabio Stassi)
- 2010
- Il nipote del Negus
- L'intermittenza
- Di testa nostra. Cronache con rabbia 2009-2010 (con Saverio Lodato - Chiarelettere)
- 2011
- 2012
- 2013
- 2014
Serie di Montalbano
- 1994 - La forma dell'acqua
- 1996 - Il cane di terracotta (Premio Letterario Chianti)
- 1996 - Il ladro di merendine
- 1997 - La voce del violino
- 1998 - Un mese con Montalbano (racconti)
- 1999 - Gli arancini di Montalbano (racconti)
- 1999 - Quindici giorni con Montalbano (a cura di Antonella Italia e Enrico Saravalle)
- 2000 - La gita a Tindari
- 2001 - L'odore della notte
- 2002 - La paura di Montalbano (racconti)
- 2002 - Storie di Montalbano (raccolta)
- 2003 - Il giro di boa
- 2004 - La pazienza del ragno
- 2004 - La prima indagine di Montalbano (racconti)
- 2005 - La luna di carta
- 2006 - La vampa d'agosto
- 2006 - Le ali della sfinge
- 2007 - La pista di sabbia
- 2008 - Il campo del vasaio
- 2008 - L'età del dubbio
- 2008 - Racconti di Montalbano (raccolta)
- 2008 - Il commissario Montalbano. Le prime indagini (raccolta)
- 2009 - La danza del gabbiano (Premio Letterario Cesare Pavese)
- 2009 - Ancora tre indagini per il commissario Montalbano (raccolta)
- 2010 - La caccia al tesoro
- 2010 - Acqua in bocca (in collaborazione con Carlo Lucarelli)
- 2010 - Il sorriso di Angelica
- 2011 - Il gioco degli specchi
- 2011 - Altri casi per il commissario Montalbano (raccolta)
- 2012 - Una lama di luce
- 2012 - Una voce di notte
- 2012 - Tre indagini a Vigàta (raccolta)
- 2013 - Un covo di vipere
- 2014 - La piramide di fango
- da definire - Riccardino[23]
Audiolibri
- Camilleri legge Montalbano, Milano 2002
- Un filo di Fumo, letto da Fiorello, Roma 2006
- Il nipote del Negus, Roma 2010
Altri
- Andrea Camilleri - Italo Insolera, L'occhio e la memoria: Porto Empedocle 1950, Palombi & Partner, Roma 2007, ISBN 978-88-6060-089-9
Onorificenze[modifica | modifica sorgente]
Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana | |
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica[24].» — Agrigento, 23 gennaio 2003 |
Riconoscimenti
Nel 2014 ha ricevuto a Barcellona il IX Premio Pepe Calvalho, il protagonista dei gialli dello scrittore spagnolo Manuel Vázquez Montalbán, dal cui cognome Camilleri ha tratto quello del suo commissario.
Nel 2010 ha ricevuto il Premio letterario Piero Chiara alla carriera.
Nel 2009 con il libro La danza del gabbiano ha vinto la XXVI edizione del Premio Letterario Cesare Pavese
Nel 2009 ha ricevuto l'Alabarda d'oro per la letteratura, Premio "Città di Trieste".
Nel 2008 ha vinto il Premio Internacional de Novela Nigra col romanzo giallo in lingua spagnola La muerte de Amalia Sacerdote[26].
Nel 2003 ha ricevuto il Premio Vittorio De Sica nella sezione Cultura[27]; il 20 gennaio dello stesso anno aveva già ottenuto il riconoscimento letterario Racalmare L. Sciascia per tutta la sua produzione letteraria[28].
Nel 1997 con il libro Il cane di terracotta ha vinto l'XI edizione del Premio Letterario Chianti[29].
I suoi numerosi lavori letterari lo hanno reso meritevole anche di diverse lauree honoris causa.
disciplina | università | data | lectio magistralis |
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Diploma di laurea (vecchio ordinamento) in Lingue e letterature straniere | Università IULM | 15 ottobre2002 | Girando attorno alla Torre di Babele |
Laurea specialistica in Sistemi e progetti di comunicazione | Università di Pisa | 26 maggio2005 | Le fabbriche del credere |
Laurea specialistica in Psicologia applicata, clinica e della salute | Università dell'Aquila | 3 maggio2007 | La religiosità di Provenzano |
Laurea specialistica in Filologia moderna | Università "D'Annunzio" | 12 novembre2007 | Gramsci, Pirandello e un lapsus rivelatore |
Dottorato di ricerca in Storia dell'Europa | Sapienza - Università di Roma | 16 marzo2012 | "Uno scrittore italiano nato in Sicilia" |
Laurea in Lingue per la Didattica, l'Editoria, l'Impresa | Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" | 15 novembre2012 | "Sullo stato di salute della lingua italiana" |
Laurea Magistrale in Lingue e Letterature Moderne, Europee e Americane | Università degli Studi di Cagliari | 10 maggio2013 | "Riflessioni su un capitolo di Svevo" |
Doctor of Humane Letters | The American University of Rome | 30 ottobre2013 | "American Literature in Fascist Italy" (letteratura americana nell'Italia fascista)[30] |
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