domenica 5 maggio 2013

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“5 Elementi 5”  legno . fuoco . terra . metallo . acqua
Armonie e contrasti della natura visti attraverso l’Arte e il Feng Shui


La mostra collettiva  presentata presso il complesso dell’Ex Cartiera Latina di via Appia Antica,  debutterà sabato 11 maggio 2013 con un nuovo allestimento presso 04m Odaka per mostrArti in via S. Maria in Monticelli 66 -  Roma
Uno spazio contenitore di idee e di arte nella contemporaneità dei suoi artisti, che si mostrano in un contesto differente, nella fusione tra le discipline dello Yoga e la passione per l’arte.

Tra yoga e arte
Dalle idee ai fatti, dagli ideali al suggestivo piacere di vederli prender vita.
La pittura può essere una forma di yoga: lo yoga che propone una creazione, in quello spazio di arte senza confine che si apre al colore e si espande dal colore all’unione.


Scheda tecnica
Titolo della manifestazione: 
5 Elementi 5 / legno . fuoco . terra . metallo . acqua  
Armonie e contrasti della natura  visti attraverso l’Arte e il Feng Shui
A cura di: Antonietta campilongo
Concept: Luigi Straffi
Genere: Arte contemporanea e cultura orientale
Progetto e organizzazione:
Associazione Neworld - ecologia e sociale - NWart – Fengshuiroma school
Ufficio Stampa: NWart
Periodo esposizione: dal 11 al 30  maggio 2013
Sede: o4m Odaka per mostrArti
Indirizzo: via S. Maria in Monticelli 66 - Roma
Vernissage: sabato 11 maggio ore 18.00
Orari di apertura al pubblico: lunedì . mercoledì . giovedì  ore 14.30 - 17.00 martedì . venerdì ore 11.00 - 17.00 | sabato 14.00 - 19.30 | domenica chiuso
Ingresso mostra: libero
Programma sabato 11 maggio:
Ore  18.00    Apertura mostra
Ore   18.30   Breve esposizione teorica sul Feng shui di Luigi Straffi e Pasquale Fonte docenti della Fengshuiroma architecture&design School
Ore   19.00    Demetra | Prosa Poetica di Antonella Catini Lucente
Ore  19.30    Performance di Yoga
Artisti:
Rosella Barretta, Rossana Bartolozzi, Mariagrazia Borhy, Antonietta Campilongo, Cristina Castellani, Antonella Catini, Federica Cecchi, Andrea Ciampini , Elena Colusso, Davidbart (Davide Preti) Sara De Nardis, Francesco Fai, Elvi Maccari, Sante Muro, Lucia Nicolai, Sabrina Pantacchini, Adalgisa Santucci, Claudia Scalera, Angela Scappaticci, Antonella Spanò, Andrea Sterpa, Paolo Vignini.

Performance:
Il moto come onde che si inseguono
degli istruttori dell’accademia di Yoga “Odaka”
·        Ruggero Ruggeri
·        Paola Bonucci
·        Petra Szerdahelyi
·        Gaia Del Vecchio
Aver  speso  molto  tempo  a  contatto  con  l’oceano  mi  ha  dato
l’ispirazione  per  creare  una  forma  di  Yoga  “liquida”,  dove  fossero
racchiusi  tutti questi aspetti, dove  i  concetti basilari  si  fondano  su
fluidità, adattabilità, trasformazione e potenza al contempo.
Basato sulle dinamiche del moto degli oceani e dei ritmi corporei ai
quali  ci  connettono,  il  fluire  della  pratica  dello  OYC  ci  offre  la
sensazione  di  “fonderci  con  il  nostro  corpo  fino  ad  assumere  una
forma  liquida”. Nel  far questo,  sperimentiamo un senso di  libertà e
l’abilità  di  trasformare  ogni  vincolo  e  limite  per  scoprire  nuove
“forme” in noi stessi.

Roberto Milletti

Info:

Tel.  339 4394399 - 393 3298266



5 Elementi 5
legno . fuoco . terra . metallo . acqua
Armonie e contrasti della natura visti attraverso l’Arte e il Feng Shui


L’inizio che non ha mai avuto inizio e mai avrà fine

Sin dall’inizio della civiltà umana, si è sentito il bisogno di arrivare a conoscere il profondo mistero della vita e di svelarne le leggi che la governano. La religione, la filosofia e la scienza hanno indagato in ogni direzione e dato risposte (apparentemente) diverse, nel tentativo di scoprire soprattutto la scintilla dell’origine.
Diverso è stato anche l’atteggiamento tra Occidente e Oriente: razionalizzante, estroverso ed antropocentrico il primo;  introverso, metafisico e naturalistico il secondo. 
Tra le interpretazioni della realtà ultima, tra le vie di conoscenza che astraggono dall’idea di un Assoluto creatore vi è il Taoismo che si sviluppò in Cina alcuni millenni fa.
Nella sua visione, il Tao, la realtà con tutti i suoi fenomeni, è trasformazione ciclica senza soluzione di continuità, esistenza di ciò che accade senza sforzo in quell’istante e in quello spazio. Pensano i taosti: che senso ha interrogarsi concettualmente sull’origine e sulle cause, quando ogni cosa fluisce spontaneamente?
Il Tao agisce con il Ch’i  (il soffio vitale); Il Ch’i con le polarità Yin e Yang; Yin e Yang producono i cinque movimenti: Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua.
Qui s’inscrive l’arte (o scienza?) del Feng shui tramandata dei Maestri antichi, la conoscenza dell’alternanza delle forze, dell’equilibrio e del disequilibrio e dei modi per creare l’armonia.

Feng shui (vento e acqua)

Wu-Ji è il vuoto che tutto contiene, calma assoluta senza spazio e senza tempo, è l’indistinto, il non-manifesto, assenza di dualismo. Quando in Wu-ji un dinamismo accade, ecco avvenire la separazione: due poli Yin e Yang; di loro la natura
ci mostra le prove evidenti: il positivo e il negativo, la notte e il giorno, l’inverno e l’estate, il freddo e il caldo, denso e leggero, il concavo e il convesso, e così via per tutte le categorie di opposti. Nessuna qualità formale è loro attribuita, ma solo trasformazione in aspetti mutevoli della stessa realtà. Yin e Yang armonizzandosi dinamicamente nel Tai Ch’i, il simbolo dinamico, sono presenti uno nell’altro, e questa è la loro interdipendenza, l’uno non potrebbe esistere senza l’altro.
Il Ch’i è la forza che scorre in tutto l’universo e che tutto sostanzia, lo yin e lo yang i due opposti in cui essa si alterna; i cinque movimenti (elementi) sono le qualità delle forze con le quali si mostrano le fasi.

Il Legno si espande, crea il Fuoco e depaupera la Terra;
  Il Fuoco ascende, produce la Terra, fonde il Metallo;
La Terra compatta, genera il Metallo, esaurisce l’Acqua;
  Il Metallo concentra, alimenta l’Acqua, taglia il Legno;
Acqua discende, nutre il Legno, annienta Fuoco.

I cinque elementi danno vita a “le diecimila manifestazioni”, ovvero tutto ciò che esiste, appare alla nostra coscienza e chiamiamo realtà.

Luigi Straffi


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