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sabato 14 febbraio 2015
Il cessate il fuoco
I dubbi di Poroshenko. Nonostante l'ottimismo che filtra dalle diplomazie internazionali, il presidente ucraino Poroshenko manifesta ancora duibbi sull'accordo di Minsk. "Avevamo chiesto un cessate il fuoco immediato e senza precondizioni, invece la Russia ha voluto quasi 70 ore prima di farlo entrare in vigore e ha lanciato un'offensiva subito dopo la firma dell'accordo", ha denunciato il leader ucraino, "è importante mantenere la pressione" su Mosca e che "l'Ue sia unita". "Le discussioni sono state difficili, e ci aspettiamo che il processo di attuazione" dell'accordo di Minsk, visto anche quanto sta accadendo sul terreno in queste ore, "sarà difficile", ha sottolineato Poroshenko. Per questo "è una questione chiave che oggi siamo uniti" tra Ucraina e Ue, ha aggiunto ricordando di avere "dormito solo 5 ore nelle ultime 72", e "quello che ho visto oggi qui al Consiglio europeo è l'unità, e questa è la cosa più importante". "Se gli accordi di pace e il protocollo di Minsk venissero violati, Ue e Stati Uniti dovrebbero approvare nuove sanzioni", ha detto Poroshenko. Per il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, "il vero test il rispetto del cessate il fuoco".
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