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Si inaugurerà a Firenze, sabato 3 maggio alle ore 17.00, presso la “Casa di Dante” la mostra di scultura di Pietro Palmisano, "Armonie spaziali" a cura di Daniela Cresti.
Fino al 15 maggio 2008
Una delle opere di Palmisano |
Le sculture di Pietro Palmisano (Ostuni, dove vive e lavora) si nutrono di raffinato fraseggio di linee, di una scansione figurativa essenziale che ne esalta la natura.
La comunicazione artistica passa per i materiali utilizzati come la pietra leccese, il gesso, il legno, il marmo e il bronzo. Tutti levigati, tutti sfiorati con leggerezza e sapienza, tutti integri senza nessuna dyskrasìa.
Ogni irregolarità viene smussata, ogni appiglio al riconoscimento…negato. Le forme plastiche sono un tutto unico con la terra, il mare, il fuoco e il cielo. I quattro elementi primigeni trovano la loro compiutezza nella sintesi scultorea e nella pura intensità delle forme. Esprimono un omaggio al desiderio di vita.
La terra è quella arida e smussata dai refoli ventosi del Salento, il fuoco sta nella gestualità e nel luminoso sprigionarsi di arcaici ricordi.
La tensione spaziale di tutti i principi intelligibili simbolizza l’aspirazione all’aria, come a volgere verso il cielo un’ingraziante danza propiziatoria.
L’acqua è l’altro elemento presente nelle sculture di Palmisano, sia essa l’onda marina o la spirale. I contorni sono dolci, arrotondati e sinuosi.
L’andamento delle linee si espande in un crescendo di volute elicoidali come se le Muse …che di Elicona possiedono il monte grande e divino… ispirassero contenuti e raffinatezza di stile creativo.
Dal 3 al 15 maggio 2008
ARMONIE SPAZIALI di Pietro Palmisano
SOCIETA’ DELLE BELLE ARTI- CIRCOLO DEGLI ARTISTI
CASA DI DANTE
via S. Margherita 1, Firenze tel/fax 055 218402
Orario: 10.00-12.00/ 16.00 19.00 chiuso il lunedì
Ingresso libero
Catalogo in galleria
(2 maggio 2008)
LE ARMONIE SPAZIALI DI PIETRO PALMISANO
Nel solco della sua ricerca Palmisano affronta sempre con competenza
tecnica le particolari qualità e difficoltà dei materiali impiegati facendovi
aderire intimamente il suo pensiero ed il suo temperamento di autentico artista
dotato di un vitale e costruttivo senso storico e di una cultura composita in
cui affluiscono umori moderni, reminiscenze ancestrali e apporti culturali
provenienti dal passato.
Il suo racconto plastico è sciolto ed avvincente, ma dal sapore archeologico,
perché le sue “Figure pensanti”, realizzate in maiolica smaltata con vetri
fusi, sono modellate nella creta, ma
come antichi reperti con amputazioni ed assenze, con mancanze e deformazioni
formali che nel contesto delle opere, liberandosi dalla rappresentazione degli
schemi figurativi e rese più evidenti da coloriture che non conoscono i
mezzi termini del chiaroscuro,
acquisiscono inediti e misteriosi significati.
Sa utilizzare sapientemente anche oggetti e lastre d’argento
trasformandoli, con il supporto di smalti e vetri, in preziosi monili nei quali
si avverte che una poetica simbolista muove la sua ispirazione e guida la sua
mano alla ricerca di quelle concordanze capaci di fondersi in un’unità
armonica, in un dialogo fecondo di straordinaria efficacia espressiva.
Anna Iozzino
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