UN ARTISTA MALEDETTO E LE SUE VISIONI DELL’INFERNO.
17 MAR 2013 POSTED BY ALEGRWRR
Zdzisław Beksiński,probabilmente non avete mai sentito questo nome ma vi assicuro che costui è stato uno degli artisti più particolari e misteriosi del nostro secolo.
Nasce in Polonia nel 1929,studia economia e dopo la liberazione del suo paese,nel 1947, si iscrive seguendo il volere del padre alla facoltà di architettura di Cracovia. Nel 1951 si sposa con Zofia Stankiewicz,si laurea,e diventa supervisore nei cantieri edili di Sanok. Nel 1958 nasce Tomasz,suo primo e ultimo figlio. Esprimerà la sua arte prima come fotografo e poi come scultore raggiungendo la massima espressione con la pittura. Dato il regime comunista instauratosi in Polonia egli non arriverà mai alla fama nonostante i numerosi premi vinti e i riconoscimenti positivi della critica in tutto il mondo. Nel 1971 la sua vita cambia drasticamente,dopo uno spaventoso incidente automobilistico e tre settimane di coma si riprenderà dicendo di aver visto l’inferno. Da quel momento in poi le sue opere misceleranno caratteristiche gotiche,surreali,macabre,grottesche e misteriose. Egli stesso ammetterà di odiare molti dei suoi quadri,spesso iniziati nel bel mezzo della notte e ispirati da incubi atroci. Alle sue tele non da alcun nome e arriva a distruggere,dandogli fuoco, un’intera selezione dei suoi dipinti prima della partenza da Sanok a Varsavia nel 1977.
Anche negli ultimi anni della sua vita la disperazione non lo abbandona,nel 1988 muore sua moglie e la vigilia di Natale del 1999 suo figlio si uccide. Il 2 febbraio del 2005 viene assassinato dal figlio del suo maggiordomo con 17 coltellate portandosi nell’aldilà il mistero della sua morte.
Ma lasciamo che siano alcuni de i suoi dipinti a parlarci:
Il sito ufficiale dell’autore—>http://www.beksinski.pl/
La galleria online delle sue opere—> http://art.vniz.net/en/beksinski/
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RispondiEliminaImmagini singolari e insolite di un aldilà che molti dicono di sognare nel mentre di un corto circuito della nostra strumentazione di bordo. Gotica giustamente definita mostra il dramma dell'esistenza vissuta su piani che si affacciano su visioni che conservano soltanto i residui della realtà che ci circonda che vengono proposti come visioni e mai come decadenza di un'animo in decomposizione.
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