9/4/2014
TEATRO CIVICO DI CASTELLO, CAGLIARI
Omaggio a Zedda, uno degli illustratori piu' significativi del panorama nazionale per ben quarant'anni: in mostra le raccolte delle tavole originali, illustrazioni, manifesti e fotografie.
COMUNICATO STAMPA
La mostra è un omaggio a Ennio Zedda (Macomer 1910 – Roma 1993), uno degli illustratori più significativi del panorama nazionale per ben quarant’anni, dagli anni Trenta e agli anni Settanta.
Il suo stile ha fatto scuola ed è stato imitato da numerosi illustratori anche notissimi nello scenario nazionale. Si vuole restituire alla memoria dei sardi un protagonista assoluto delle arti visive del XX secolo, a tutt’oggi sconosciuto se non ai pochi addetti di settore. La qualità dei suoi disegni, spesso incredibilmente spinti sul piano dell’astrazione, hanno conferito grande dignità a pubblicazioni come “Il Giornalino”, periodico a larghissima diffusione del quale Zedda è stato sicuramente l’autore più significativo per l’alta qualità espressiva e la felice vena ironica mai disgiunta da quella poetica.
In età giovanile lavora a Cagliari, dove sigla con il “pungente” pseudonimo di Zezè, avvisaglia del suo carattere gioviale e arguto, profondamente retto, che sempre lo animerà e accompagnerà. Nel 1928, la collaborazione all’inserto culturale del lunedì appena varato dal quotidiano L’Unione Sarda. Nel 1930 si trasferisce a Roma, ed con il collage che riesce a sfondare e avere il suo primo incarico professionale da illustratore per la modernità delle sue illustrazioni. Successivamente collabora con il periodico Il Balilla, dove usciranno dalla sua penna personaggi come La Piccola Italiana, Mariella e i fratellini e Arturino.
Nel Dopoguerra il suo impegno maggiore sarà costituito dal paginone centrale de Il Giornalino, del quale illustra decine di copertine; in questo contesto matura la figura del pastore sardo Pippo Pentola, già presente nelle Favole del villaggio del 1948. Negli anni ‘60 la giovane Radiotelevisione italiana realizza un filmato-intervista di circa un’ora su Ennio Zedda e il suo Arturino; la trasmissione, inserita in un ciclo, è condotta dall’esordiente Umberto Eco. In tarda età Zedda si concentra sull’attività letteraria, affiancando al disegno questa sua altra passione.
In esposizione le raccolte delle tavole originali, illustrazioni, manifesti, fotografie.
Il catalogo "Ennio Zedda", Edizioni Ilisso, è stato realizzato con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna.
Testi di Giuliana Altea e Paola Pallottin.
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Presso il Teatro è allestita anche la mostra:
"Aliene Metamorfosi"
In mostra opere di sette artisti nuoresi:
Francesco Alpignano
Gianni Casagrande
Sergio Fronteddu
Vincenzo Grosso
Pietro Melis
Vincenzo Pattusi
Franco Sedda
La metamorfosi di un'umanità ormai alienata dal proprio contesto ambientale, l'incompatibilità di un paesaggio sempre meno a misura d'uomo, la metamorfosi ironica e feroce tra individuo, bestia e tecnologia.
Per informazioni:
tel. 070.6777660 - 338.3623596
mail: arteficio.cultura@gmail.com
Inaugurazione: mercoledì 9 aprile, alle ore 11 (press preview)
Teatro Civico di Castello
via De Candia, Cagliari
Orario: tutti i giorni ore 10-13, 17-20
Biglietto: € 3,00, con visita guidata € 5,00
ingresso libero
Il suo stile ha fatto scuola ed è stato imitato da numerosi illustratori anche notissimi nello scenario nazionale. Si vuole restituire alla memoria dei sardi un protagonista assoluto delle arti visive del XX secolo, a tutt’oggi sconosciuto se non ai pochi addetti di settore. La qualità dei suoi disegni, spesso incredibilmente spinti sul piano dell’astrazione, hanno conferito grande dignità a pubblicazioni come “Il Giornalino”, periodico a larghissima diffusione del quale Zedda è stato sicuramente l’autore più significativo per l’alta qualità espressiva e la felice vena ironica mai disgiunta da quella poetica.
In età giovanile lavora a Cagliari, dove sigla con il “pungente” pseudonimo di Zezè, avvisaglia del suo carattere gioviale e arguto, profondamente retto, che sempre lo animerà e accompagnerà. Nel 1928, la collaborazione all’inserto culturale del lunedì appena varato dal quotidiano L’Unione Sarda. Nel 1930 si trasferisce a Roma, ed con il collage che riesce a sfondare e avere il suo primo incarico professionale da illustratore per la modernità delle sue illustrazioni. Successivamente collabora con il periodico Il Balilla, dove usciranno dalla sua penna personaggi come La Piccola Italiana, Mariella e i fratellini e Arturino.
Nel Dopoguerra il suo impegno maggiore sarà costituito dal paginone centrale de Il Giornalino, del quale illustra decine di copertine; in questo contesto matura la figura del pastore sardo Pippo Pentola, già presente nelle Favole del villaggio del 1948. Negli anni ‘60 la giovane Radiotelevisione italiana realizza un filmato-intervista di circa un’ora su Ennio Zedda e il suo Arturino; la trasmissione, inserita in un ciclo, è condotta dall’esordiente Umberto Eco. In tarda età Zedda si concentra sull’attività letteraria, affiancando al disegno questa sua altra passione.
In esposizione le raccolte delle tavole originali, illustrazioni, manifesti, fotografie.
Il catalogo "Ennio Zedda", Edizioni Ilisso, è stato realizzato con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna.
Testi di Giuliana Altea e Paola Pallottin.
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Presso il Teatro è allestita anche la mostra:
"Aliene Metamorfosi"
In mostra opere di sette artisti nuoresi:
Francesco Alpignano
Gianni Casagrande
Sergio Fronteddu
Vincenzo Grosso
Pietro Melis
Vincenzo Pattusi
Franco Sedda
La metamorfosi di un'umanità ormai alienata dal proprio contesto ambientale, l'incompatibilità di un paesaggio sempre meno a misura d'uomo, la metamorfosi ironica e feroce tra individuo, bestia e tecnologia.
Per informazioni:
tel. 070.6777660 - 338.3623596
mail: arteficio.cultura@gmail.com
Inaugurazione: mercoledì 9 aprile, alle ore 11 (press preview)
Teatro Civico di Castello
via De Candia, Cagliari
Orario: tutti i giorni ore 10-13, 17-20
Biglietto: € 3,00, con visita guidata € 5,00
ingresso libero
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