20/4/2014
Architetture di pane
ALL'APERTO, SAN BIAGIO PLATANI (AG)
Sacralita' e contemporaneita'. Un progetto artistico-culturale che ha l'obiettivo di promuovere e valorizzare un'antica tradizione religiosa, artisti e poeti italiani intervengono sulle architetture effimere.
COMUNICATO STAMPA
San Biagio Platani è noto per gli Archi di Pasqua, architetture effimere costruite con materiali deperibili, quali canne, alloro, legumi, rami di salice.
La prima testimonianza riguardante gli Archi risale al 1766. Le testimonianze più importanti si hanno dal 900, quando, durante il periodo pasquale, gli Archi erano vere e proprie offerte votive realizzate dalle chiese e dalle confraternite di San Biagio Platani, e già allora rappresentavano il trionfo di Gesù Cristo sulla morte. Alla fine delle feste, queste offerte erano distribuite ai poveri.
Dagli anni Settanta del 900, la realizzazione tradizionale degli Archi si è arricchita di altri elementi architettonici, ancora oggi costruiti, tanto da veder coinvolto l’intero paese con la suddivisione della popolazione in due grandi gruppi: i Signurara, devoti al SS. Sacramento, e i Madunnara, devoti al SS. Rosario delle origini.
Gli Archi di Pasqua principali rappresentano la facciata di una chiesa, gli altri elementi sono: un viale, rappresentante la navata, un altro arco opposto al principale, vale a dire l’abside della chiesa, e ancora piazze, fontane, nimphe che sono dei ricchi lampadari costituiti da elementi deperibili, e monumenti simbolici decorati con opere pittoriche e mosaici.
Ogni elemento di questi Archi è costituito da frutti come le arance, i datteri che formano collane pendule, rami di salice intrecciati con alloro e rosmarino, pane, frumento, fagioli, fave e altri tipi di legumi.
Oltre agli elementi che costituiscono le parti portanti e decorative degli Archi, vi sono numerosi simboli allegorici della pace, della libertà e della spiritualità, come i galli, le lune, le colombe e gli angeli.
San Biagio Platani, dalla Settimana Santa e per tutto il mese successivo alla Pasqua, si trasforma in un laboratorio en plein air che vede la stretta collaborazione tra artisti, professionisti e i cittadini che diventano sapienti artigiani, grazie alla memoria e all’abilità tramandata dagli antenati.
"Architetture di Pane Sacralità e Contemporaneità" è un progetto artistico-culturale che ha quale obiettivo la promozione e la valorizzazione dell'antica tradizione religiosa degli Archi di Pasqua. Saranno coinvolti artisti italiani chiamati a intervenire creativamente sulle strutture degli Archi di Pasqua.
Con i poeti:
· Adonis, Siria
· Yang Lian, Cina
· Thar Ben Jelloun, Marocco
· Muriel Augry Merlino, Francia
· Tahar Bekri, Tunisia
· Yolanda Castaño, Spagna
· Miguel Angel Cuevas, Spagna
· Venus Khoury Ghata, Libano
· Elio Pecora, Italia
e dei poeti siciliani:
· Paolo Lisi
· Angelo Scandurra
e con un verso del filosofo, recentemente scomparso:
· Manlio Sgalambro.
E con
Mimmo Di Cesare (scultura in ferro)
Letterio Pomara (fotografia)
Carmelo Navarra (artista locale)
Marco Nereo Rotelli
Inaugurazione degli "Archi di Pasqua" e del progetto "Archi di Pane":
presentazione delle opere di Mimmo Di Cesare, Carmelo Navarra, Letterio Pomara e Marco Nereo Rotelli, dei lavori realizzati dalle confraternite dei Madunnara, dei Signurara e dai volontari.
corso Umberto I, 92020 San Biagio Platani (AG)
La prima testimonianza riguardante gli Archi risale al 1766. Le testimonianze più importanti si hanno dal 900, quando, durante il periodo pasquale, gli Archi erano vere e proprie offerte votive realizzate dalle chiese e dalle confraternite di San Biagio Platani, e già allora rappresentavano il trionfo di Gesù Cristo sulla morte. Alla fine delle feste, queste offerte erano distribuite ai poveri.
Dagli anni Settanta del 900, la realizzazione tradizionale degli Archi si è arricchita di altri elementi architettonici, ancora oggi costruiti, tanto da veder coinvolto l’intero paese con la suddivisione della popolazione in due grandi gruppi: i Signurara, devoti al SS. Sacramento, e i Madunnara, devoti al SS. Rosario delle origini.
Gli Archi di Pasqua principali rappresentano la facciata di una chiesa, gli altri elementi sono: un viale, rappresentante la navata, un altro arco opposto al principale, vale a dire l’abside della chiesa, e ancora piazze, fontane, nimphe che sono dei ricchi lampadari costituiti da elementi deperibili, e monumenti simbolici decorati con opere pittoriche e mosaici.
Ogni elemento di questi Archi è costituito da frutti come le arance, i datteri che formano collane pendule, rami di salice intrecciati con alloro e rosmarino, pane, frumento, fagioli, fave e altri tipi di legumi.
Oltre agli elementi che costituiscono le parti portanti e decorative degli Archi, vi sono numerosi simboli allegorici della pace, della libertà e della spiritualità, come i galli, le lune, le colombe e gli angeli.
San Biagio Platani, dalla Settimana Santa e per tutto il mese successivo alla Pasqua, si trasforma in un laboratorio en plein air che vede la stretta collaborazione tra artisti, professionisti e i cittadini che diventano sapienti artigiani, grazie alla memoria e all’abilità tramandata dagli antenati.
"Architetture di Pane Sacralità e Contemporaneità" è un progetto artistico-culturale che ha quale obiettivo la promozione e la valorizzazione dell'antica tradizione religiosa degli Archi di Pasqua. Saranno coinvolti artisti italiani chiamati a intervenire creativamente sulle strutture degli Archi di Pasqua.
Con i poeti:
· Adonis, Siria
· Yang Lian, Cina
· Thar Ben Jelloun, Marocco
· Muriel Augry Merlino, Francia
· Tahar Bekri, Tunisia
· Yolanda Castaño, Spagna
· Miguel Angel Cuevas, Spagna
· Venus Khoury Ghata, Libano
· Elio Pecora, Italia
e dei poeti siciliani:
· Paolo Lisi
· Angelo Scandurra
e con un verso del filosofo, recentemente scomparso:
· Manlio Sgalambro.
E con
Mimmo Di Cesare (scultura in ferro)
Letterio Pomara (fotografia)
Carmelo Navarra (artista locale)
Marco Nereo Rotelli
Inaugurazione degli "Archi di Pasqua" e del progetto "Archi di Pane":
presentazione delle opere di Mimmo Di Cesare, Carmelo Navarra, Letterio Pomara e Marco Nereo Rotelli, dei lavori realizzati dalle confraternite dei Madunnara, dei Signurara e dai volontari.
corso Umberto I, 92020 San Biagio Platani (AG)
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