sinfonie fantastiche… di musica e di sapori !
23domenicamar 2014
in
La Sinfonia Fantastica di Hector Berlioz – è da parecchio che non vi propongo della buona musica! – insieme alla armonia di sapori di un dessert squisito creato dai miei studenti/amanti della buona cucina qualche sera fa… Un fine pasto eccellente!
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TRIANGOLI DI SFOGLIA ALLE FRAGOLE
( 4 persone)
1 confezione di
pasta sfoglia – 250 gr di fragole – 3 cucchiai di zucchero – 100 gr di
mascarpone – 75 gr di gorgonzola – 1 cucchiaio di latte - 1 uovo
Mescolate in un
pentolino 2 cucchiai di zucchero e le fragole pulite e spezzettate. mettete su
fuoco moderato per qualche minuto, giusto il tempo di amalgamare la frutta e lo
zucchero senza che le fragole si sfacciano troppo.Lasciate raffreddare.
Mescolate il
mascarpone con il gorgonzola e il latte. Tagliate 8 quadrati nella pasta
sfoglia e su ciascuno di essi mettete un poco del composto di formaggio e un
po’ di quello di fragole. Sbattele l’uovo con un goccio di latte o acqua e con
esso spennellate i bordi dei quadrati. Chiudete a triangolo e sistemate su una
teglia foderata di carta forno. Quando tutti i triangoli saranno pronti
spennellateli con il rimanente uovo e spolverateli con il restante cucchiaio di
zucchero ( volendo, usate zucchero di canna per questa operazione). Fate un
piccolo taglio sulla superficie dei triangoli per consentire la fuoriuscita di
vapore.
Infornate a 180° per
almeno 35 minuti o finchè i triangoli non saranno bruni e gonfi. Servite
tiepidi.
2RISPOSTE
A “SINFONIE FANTASTICHE… DI MUSICA E DI SAPORI !”
Infornare a 180
gradi..
Se sbaglio la temperatura
il mio cuore non batte,
resterà a terra
ancora mille volte.
il mio cuore non batte,
resterà a terra
ancora mille volte.
Sarà inutile quindi spennellare i triangoli
se non mi afferra la rabbia
di volerli mangiare a tutti i costi.
se non mi afferra la rabbia
di volerli mangiare a tutti i costi.
Son sgonfi
come le ruote l’altro giorno
sulla strada del ritorno
a forza di sbagliare.
come le ruote l’altro giorno
sulla strada del ritorno
a forza di sbagliare.
Intorno
non c’era anima viva
solo il ricordo
di un rimpianto
che l’eucalipto
cercava di assorbire.
non c’era anima viva
solo il ricordo
di un rimpianto
che l’eucalipto
cercava di assorbire.
Non ricordavo più
come impastare
e come cuocere
e il tempo di cottura.
come impastare
e come cuocere
e il tempo di cottura.
Che nervatura
sbagliare ancora la temperatura
del dolce
e del cuore che si affanna
in questo giorno
che non sarà mai mio.
sbagliare ancora la temperatura
del dolce
e del cuore che si affanna
in questo giorno
che non sarà mai mio.
Gioacchino Ruocco
Un abbraccio a te mio caro Giò poeta!