giovedì 3 novembre 2011

Ma cosa sta succedendo davvero a Gattuso e Cassano...



Gattuso

Ma quanto una squadra si interessa effettivamente della salute dei propri giocatori ? E' un interrogativo che non mi ha abbandonato dal giorno della notizia del malore di Gattuso e di Cassano entrambi del Milan.

Conosco la storia personale dei due attraverso le chiacchiere che sento attraverso la televisione e qualche settimanale qundo ne parlano in maniera occasionale: effettivamente sia il primo che il secondo mi interessano per quel tanto che riescono a dare in campo quando giocano con la nazionale. Degli altri non ne ho proprio coscienza. Sono un tifoso, neppure della domenica. Guardo il calcio con un certo distacco un pò per tutta la cronaca giudiziaria che è stato capace di generare nonostante in questo giro di soldi ce ne stanno per tutti quelli che vi sono dentro o lo affiancano e un pò perchè qualche volta riesce anche a divertirmi.

Ha creato pochi personaggi veri e tra questi ci metto volentieri sia Gattuso che Cassano. Al suo interno ci sono pochi gentiluomini in grado di amministrare le proprie capacità umane: difficilmente vedi uno di loro chiedere scusa per un comportamento troppo avventatoche non poche volte ha creato danni all'avversario; la maggior parte di essi arrivano dalla strada dove hanno appreso le regole della soprvvivenza e della prepotenza, del maschilismo, dell'ostentazione e i lauti guadagni a cui vanno incontro almeno nella serie A li viziano enormemente. In quelle minori non so cosa succede, ma è un mondo che andrebbe tenuto sotto osservazione giorno per giorno senza aspettare il manifestarsi di fatti criminosi, quando ormai è troppo tardi.

Cassano

Cosa centra tutto questo sfogo e le considerani in esso contenute col malessere dei due giocatori ? Senza aspettare troppo l'autorità sanitaria dovrebbe mettere sotto controllo tutta la squadra alla quale appartengono, studiarne le abitudini, i comportamento alimentari, sanitari e di vita per capire da che fenomeno sono scaturite le due emergenze.

Dopo l'ultima partita di Nazionale ricordo di aver sentito dire a Cassanno nell'intervista rilasciata a quelli della RAI che nel giro massimo di tre, quattro anni voleva ritirarsi dal calcio perchè incominciava sentirsi stanco e a chi gliene chiedeva il motivo spiegava che col suo carattere aveva già fatto troppi guai e non se la sentiva di andare avanti. Attribuiva la sua stanchezza al suo malessere psicologico, ma quante volte questo tipo di malessere è provocato da altri fattori che provocato danni senza ragione apparente ?

L'insoddisfazione anche se accompagnata da pacchi di soldi non si risolve quando in prospettiva ti si presenta un'incertezza che non sai risolvere con un progetto di vita che riesci appena appena a vedere, che non ti appartiene per mentalità, che non sai come gestire per la tua incapacità imprenditoriale, perchè l'unica cosa che sai fare è solo quella di tirare a pallone.

Penso che all'interno della squadra stiano verificandosi delle incertezze da malessere psicologico, che invece di caricare di energie incrementao nei giocatori un malessere da abbandono al proprio destino.

Un giocatore resta attaccato alla palla per tutta la vita: quei pochi che sono diventati imprenditori sono caduti nell'apatia più totale: aspettano che il vino maturi o di incontrare i clienti la sera nel proprio ristorante. Quelli assaliti dalla fortuna stanno negli spot pubblicitari a fare altri soldi che non sanno poi come impiegare.

Quanti di questi sanno trasmettere un sano messaggio a quei ragazzini che si avvicinno al calcio perchè vogliono imitarli ?   Per fare questo non servono molte parole. Basta un pò di umanità e la conoscenza dei principi morali che sono uguali a tutte le regole religiose di questo mondo  e una dieta sana ed equilibrata. Le mosche vanno sempre sul miele.

                                                                                                           G. Ruocco

Nessun commento:

Posta un commento