sabato 10 settembre 2011

Per i soldi all’estero siamo alla canna del gas.


 
Quando non si hanno le idee chiare perchè nei tempi utili per riorganizzare o ridisegnare l’organizzazione statale si è pensato ad altro e, come si dice qui a Roma, si è arrivati alla canna del gas, quelli della Lega e del PDL hanno altri modi di fare per far fronte alle questioni estreme. Quando arrivano alla frutta cercano il malcapitato di turno per fargli pagare il conto.

Mandare soldi all’estero, dopo averci pagato già sopra altre tasse, costerà un 2 o 3 % stando alla proposta del leghista Massimo Garavaglia che ha ottenuta il via libera dei “massimi esperti” oggi al potere.

L’iniziativa iniqua dovrebbe servire a reperire  i fondi necessari per coprire un’altra proposta Lega-Pdl che deve essere ancora votata e che punterebbe ad escludere le banche di credito cooperativo dalla stretta sulle agevolazioni fiscali per le coop.

Dall’imposta – dice il testo dell’emendamento – saranno esentati i trasferimenti effettuati da “persone fisiche munite di matricola Inps e codice fiscale”, mentre le rimesse effettuate dalle banche saranno tassate con un’imposta di bollo.

E pensare che mentre io da cittadino qualsiasi pago sulla mia rendita pensionistica il 27%, ci sono al potere ultramilionari dichiarati ed accertati che la tassazione sulla loro rendita raggiunge appena il 10%.
C'è un signore che paga su 450 milioni di rendita solamente 45 milioni di tasse, fa quello che vuole, nessuno riesce a smuoverlo dal posto che occupa e continua con la sua incapacità ad affossare il paese.

Se il comandamento che dice date a Cesare quel che di Cesare fosse vero.... ma questo signore ha un altro nome ci deve essere un errore di persona.

Forse si tratta di un evasore autorizzato.

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