mercoledì 17 marzo 2021

 

Dal passaporto Covid Ue alla zona rossa: le regole fino a Pasqua per amici e parenti

Nelle feste di Pasqua tutta Italia sarà in lockdown, ma con importanti deroghe rispetto alla zona rossa classica

In un momento delicatissimo per il nostro Paese, il Governo Draghi sceglie la linea dura, ma non troppo. Dopo il “caso” AstraZeneca sospeso, e l’Organizzazione mondiale della sanità che invita a continuare le campagne di immunizzazione, mezza Italia si ritrova in zona rossa e si prepara alla stretta di Pasqua, con qualche allentamento però rispetto alla zona rossa classica.

Intanto i leader europei mostrano preoccupazione per le forniture dei vaccini. Hanno infatti condiviso con Bruxelles le loro preoccupazioni sulle possibili disparità nella distribuzione di vaccini anti Covid agli Stati membri, dopo che Astrazeneca “non ha rispettato gli impegni presi”. I Paesi che avevano puntato di più sul vaccino AstraZeneca si trovano in evidente difficoltà.

L’allocazione dei vaccini avviene ora senza più seguire il criterio di distribuzione in base alla popolazione: gli Stati hanno deciso che, nel caso in cui un Paese non intenda comprare la quota di vaccini di sua spettanza, questa venga redistribuita tra gli altri Paesi, in funzione anche della situazione epidemiologica.

Mentre il ministro della Salute Roberto Speranza assicura che si andrà avanti con il Piano vaccinale, la buona notizia è che dopo la metà di aprile dovrebbe arrivare anche il nuovo vaccino Johnson & Johnson, aumentando sensibilmente la quantità disponibili di dosi anti-Covid in tutta Europa e quindi anche in Italia.

Il “caso” AstraZeneca: cosa dice l’Oms

Riguardo ad AstraZeneca, in questo momento l’Oms ritiene che i benefici del vaccino, sospeso momentaneamente e in via precauzionale in Italia e in diversi Paesi europei (qui tutti i dati sulla sicurezza), “siano superiori ai rischi e raccomanda che continuino le vaccinazioni” con il siero anglo-svedese. A dirlo è la stessa Oms in una nota ufficiale.

Il numero di eventi avversi gravi identificati dopo la vaccinazione anti-Covid è “estremamente basso” tra i milioni di persone già vaccinate. “Senza alcuna indicazione finora” di un collegamento con i vaccini, è importante – spiega l’Oms – che le campagne di immunizzazione continuino, per prevenire casi di malattia grave e morti di Covid-19″.

I dati sui casi di coagulazione del sangue identificati dopo la vaccinazione anti-Covid con AstraZeneca vengono raccolti e rivisti dall’Oms e dall’agenzia europea del farmaco Ema. Gli esperti concluderanno questa settimana se alcune o tutte queste condizioni prese in esame erano legate alla vaccinazione oppure causate da altri fattori casuali. “La vaccinazione ridurrà malattie gravi e decessi causati da Covid-19 ma non può impedire il verificarsi di altre malattie” conclude l’Oms.

Passaporto Covid Ue, cos’è e a cosa serve

Intanto in Europa viene varato il “passaporto Covid” digitale per aiutare la libertà di movimento nel territorio dell’Unione. L’annuncio è arrivato direttamente dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Bruxelles. Si tratta di fatto di un certificato verde digitale, proposto dalla Commissione Europea, che dichiara se una persona è stata vaccinata, è negativa al test anti-Covid o è guarita dal Coronavirus e ha gli anticorpi.

Il meccanismo assicurerà che i risultati che mostra vengano mutualmente riconosciuti in ogni Stato membro. Obiettivo, ripristinare la libertà di movimento “in modo sicuro, responsabile e fidato”. Il certificato Ue sarà pronto “prima dell’estate“, ha assicurato il commissario alla Giustizia Didier Reynders. Sarà gratuito, in forma digitale, oppure cartaceo, ma entrambi riporteranno un Qr code che contenga le informazioni necessarie e una firma digitale per assicurarne l’autenticità.

Il certificato sarà redatto nella lingua dello Stato membro e in inglese. Non solo: a decidere che uso fare del certificato saranno gli Stati membri e non l’Ue. Essere vaccinati, specifica la Commissione, “non sarà una precondizione per viaggiare”, dato che “tutti i cittadini hanno il diritto fondamentale della libertà di circolazione e questa si applica a prescindere dal fatto che uno sia vaccinato o meno”.

La stretta di Pasqua

Nelle feste di Pasqua intanto tutta Italia sarà zona rossa, ma con importanti deroghe (qui tutte le regole in vigore). In base a quanto stabilito nel decreto-legge 13 marzo, fino al 6 aprile in zona rossa sono consentiti esclusivamente gli spostamenti per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità, anche verso un’altra Regione o Provincia autonoma, e il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, compreso il rientro nelle seconde case dentro e fuori Regione.

Ma si possono andare a trovare gli amici e i parenti oppure no? Gli spostamenti per far visita ad amici o parenti autosufficienti e, in generale, tutti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria non dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute sono vietati fino al 2 aprile e nella giornata del 6 aprile.

Quando è possibile spostarsi per far visita ad amici e parenti

Diverso invece per la vigilia di Pasqua, Pasqua e Pasquetta. Nei giorni 3, 4 e 5 aprile 2021 sarà infatti consentito una sola volta al giorno spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata della stessa Regione, tra le 5.00 e le 22.00, a un massimo di 2 persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione.

La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.

E’ anche possibile andare ad assistere un parente o un amico non autosufficienti, considerata una condizione di necessità. Nel caso si tratti di persone anziane o già affette da altre malattie, il Governo nelle sue Faq mette in guardia però rispetto al fatto che si tratta di categorie più vulnerabili e quindi è necessario cercare di proteggerle dai contatti il più possibile.

Coprifuoco sì o no?

Ma come funziona per il coprifuoco? Vale lo stesso? Se si va a casa di parenti o amici, nel rispetto dei limiti e degli orari previsti dalla normativa, si deve comunque rispettare il coprifuoco e non si può dunque rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione in qualsiasi momento.

Il rientro a casa dopo essere andati a trovare amici o parenti deve sempre avvenire tra le 5.00 e le 22.00, su tutto il territorio nazionale e indipendentemente dal fatto che il giorno sia feriale o festivo. I motivi che giustificano gli spostamenti tra le 22.00 e le 5.00 restano esclusivamente quelli di lavoro, necessità o salute.

Ricordiamo che in zona rossa è sempre necessario esibire l’autocertificazione (qui tutte le regole e il pdf da scaricare).

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