giovedì 23 luglio 2020

Alla bandiera rossa





Nel ritrovare il testo di Bandiera Rossa di Pasolini
mi son tornati addosso i brividi di quando ancora ero un piccolo uomo senza fede e senza colore ancora col fragore delle bombe nella testa, quella che scansammo, quella che non ci prese, ma il cui fragore ci fece trovare a molti metri di distanza e ancora ne avverto la parabola.

Era una richiesta di riscatto che sentivo dentro per i troppi torti subiti dai fronti opposti dei belligeranti che per un alternarsi dei loro interventi ci costrigevano a nasconderci ovunque sperando di farla frana ancora una volta, ogni vpòta che si fronteggiavano per aria, per mate o per terra.

Non mi sono mai attivamente interessato di politica: ero troppo piccolo alla prima chiamata alle urne nelle varie occasioni che ci furono appresso. Ero nato nel trentanove e non riuscivo capire dov'era la verità da seguire con tutto il discutere che si faceva a volte anche troppo animoso.

Molti di noi all'epoca erano bambini e molti erano i soggetti condizionabili sia dalla religione sia da quelli che volevano un ripristino della dittatura o di altro ancora.

Per i preti Bandiera Rossa fu sinonimo di un potere anticlericale. Per i Repubblicani una deriva verso un'altra forma di potere totalitario, ma l'attentato a Togliatti chiari bene le idee a tutti senza passare per la guerra civile.

                                                                    Gioacchino Ruocco  23.07.2020

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