giovedì 7 aprile 2016

Una nuova datazione "invecchia" l'Hobbit di Flores

30 marzo 2016
Una nuova datazione "invecchia" l'Hobbit di Flores

Nuovi scavi nella grotta di Liang Bua sull'isola indonesiana di Flores suggeriscono che Homo floresiensis (soprannominato “Hobbit” per la sua piccola statura) sia scomparso molto prima di quanto si pensasse. Uno studio, pubblicato su “Nature”, indica infatti che H. floresiensis sarebbe vissuto nella grotta in cui furono trovati i suoi resti tra 190.000 e 50.000 anni fa, e non fino a circa 12.000 anni fa, come stato ritenuto finora.


L'ingresso della grotta di Liang Bua (Cortesia Liang Bua Team)Nel 2003, durante gli scavi nella grotta di Liang Bua, sull'isola di Flores, vennero alla luce i resti di uno scheletro umano adulto dal cranio estremamente piccolo, e arti che indicavano un'altezza appena superiore al metro. Inizialmente si era ritenuto che lo scheletro, trovato a sei metri di profondità, risalisse a 18.000 anni fa, e i resti di altri individui trovati in strati più antichi e più recenti avevano indotto a pensare che la grotta fosse stata abitata da 95.000 fino a 12.000 anni fa. Questa specie umana sarebbe quindi sopravvissuta su Flores per quasi 40.000 anni dopo il passaggio degli esseri umani moderni nell'arcipelago, avvenuto circa 50.000 anni fa.

Nuovi scavi condotti fra il 2007 e il 2014 hanno però mostrato la presenza di una sequenza stratigrafica di gran lunga più complessa di quanto inizialmente pensato, tanto da spostare decisamente all'indietro il periodo di permanenza di H. floresiensis sull'isola: tutti i resti scheletrici risalgono a un periodo compreso fra 100.000 e 60.000 anni fa, mentre alcuni manufatti litici probabilmente realizzati da questa specie sono databili a circa 50.000 anni fa.

"Durante i nostri primi scavi non ci siamo accorti che i depositi 'hobbit' vicino alla parete orientale della grotta erano simili per età a quelli vicini al centro della grotta, che avevamo datato a circa 74.000 anni fa. Via via che abbiamo esteso gli scavi, è però diventato sempre più chiaro che un'ampia lastra di depositi più antichi era interrotta a causa di fenomeni erosivi che avevano provocato uno smottamento verso l'imboccatura della caverna”, spiega Thomas Sutikna dell'Università di Wollongong, coautore dello studio. “Questa lastra è stata poi coperta da sedimenti molto più giovani nel corso degli ultimi 20.000 anni", inducendo i ricercatori a formulare la prima, erronea datazione.


I lavori di scavo nella grotta di Liang Bua (Cortesia Liang Bua Team)Al momento, osservano i ricercatori, non possiamo quindi sapere se gli esseri umani moderni che sono passati per quelle isole nel loro spostamento verso l'Australia abbiano mai incontrato i “cugini” hobbit.


D'altra parte, ha concluso  Matt W. Tocheri della Smithsonian Institution, anch'egli coautore dello studio, H. floresiensis non è l'unica specie che è improvvisamente scomparsa dalla sequenza stratigrafica di Liang Bua circa 50.000 anni fa. "Avvoltoi, marabù giganti, lo Stegodon pigmeo (un parente estinto degli elefanti) e perfino il varano di Komodo sono sparito dalla sequenza contemporaneamente a H. floresiensis". Per scoprire che cosa avvenne in quel lontano passato serviranno quindi ancora accurati scavi nella zona di Liang Bua e in altri siti dell'isola.

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