pubblicato mercoledì 6 aprile 2016
Due bambini siriani, cresciuti in Svizzera ma di fede islamica, sono stati "esonerati" dallo stringere la mano alla maestra della scuola - quando le occasioni lo richiedono - perché nella cultura musulmana l'uomo può toccare solo la donna che porta come sposa. Inutile dire che è scoppiato il putiferio, come ormai sono all'ordine del giorno, quando si tratta di integrazioni mancate per seguire i dogmi di uno o dell'altro credo.
Non stringono la mano? Bene, allora entreremo nelle moschee con le scarpe! Non mangiano maiale? Bene, serviremo solo salsicce! Non vogliono togliersi il velo? Bene, non entreranno nei nostri luoghi, e viceversa. Un bel casino, lasciatecelo dire, che ormai provoca quasi la nausea, ma siamo sempre lì: per tutti è questione di principio. E a volte, forse, non sarebbe un problema se vi si mettesse in mezzo il buon senso. «Non è così che mi immagino l'integrazione - ha dichiarato il Ministro della Giustizia svizzera, Simonetta Sommaruga - Non possiamo accettare questo in nome della libertà di credo. La stretta di mano è parte della nostra cultura».
Risponde il portavoce del Consiglio Islamico Svizzero, Qaasim Illi: «Dopo gli attacchi di Colonia, alla vigilia di Capodanno, è stato chiesto ai musulmani di mantenere le distanze dalle donne, ora chiedono di avvicinarsi a loro». Nella fattispecie i due maschi "esonerati" dal toccare la femmina, hanno 14 e 15 anni. L'età in cui i pregiudizi possono cadere, o alzarsi come muri. Scegliete voi. (MB)
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domenica 17 aprile 2016
L'INCONTRO MANCATO
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