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L' ITINERARIO SUI MONTI RUFFI

Modelle ad Anticoli Corrado 

Un borgo patria di donne bellissime e amato dagli artisti

NOTEXT NOTEXT Una gita a Anticoli Corrado da' le sue garanzie. Per un secolo e mezzo questo paese arroccato sui Monti Ruffi e che si affaccia sulla Valle dell' Aniene, tutto tetti e vicoli, a un' ora da Roma, ha attirato artisti da tutto il mondo. Pittori, scultori, incisori e poeti che qui hanno fatto escursioni, villeggiato e vissuto. Dandogli fama internazionale e una nomea: il paese degli artisti e delle modelle. Bel posto e bella gente, pronta, per decenni, a posare per ore e ore davanti alle tavolozze dei pittori. Il paese incanta. Circondato da querce, faggi e, a sprazzi da uliveti, ha il caratteristico aspetto medievale, con case grezze, sovrapposte, scalinate esterne, archi, un dedalo di viuzze con insegne gentilizie sui portali, volute dai nobili che si alternarono nel possesso del paese: i Colonna, i Barberini, i Brancaccio. E poi c' e' l' acqua buona, le sorgenti, fontanelle e fontane. La piu' famosa l' ha realizzata Arturo Martini, nella piazza centrale, piazza delle Ville. Rappresenta l' arca di Noe' con animali mitologici. Un dono dello scultore, di casa in paese. 

Ha un' origine antica, Anticoli. Un fondo antico (Anticulum, appunto) dei romani, costruito poi dai monaci benedettini di Subiaco. Con il tempo e' arrivata l' altra parte del nome: Corrado. Da Corrado D' Antiochia, il discendente di Federico Barbarossa, che fu conte di Anticoli. "Il nostro paese ha nome e cognome" ci scherzano su gli abitanti. Sono in 900. Gente che lavora la terra e che va fiera del suo passato. In questo borgo di pietra Luigi Pirandello ha scritto "I giganti della Montagna", mentre il figlio dipingeva le donne e gli scorci caratteristici. Qui ha scritto e letto le sue poesie Raphael Alberti. E qui hanno lavorato artisti come Stuckelberg, Capogrossi, Kokoscka, e per ultimo, Hebborn. Ecco perche' il paese va visto tutto. Arrivati in piazza e ammirata la fontana di Martini e la chiesa di San Pietro (XI secolo), si procede per piazza Vittoria con il suo palazzo baronale, la torre Brancaccio e il museo comunale di arte moderna. 

Da li' ci si puo' incamminare per i vicoli: via Olivella, via Majoli, via Corrado, via Maggiore. Fino alla discesa di Priaterra, un viottolo, dove si affacciavano gli studi di Pirandello, Martini e che finisce a ridosso di un ruscello e di una cascatella. Con tre ore di cammino, infine, si puo' salire fino a Montecostasole (1251 m) e Monte Macchia (1359).  Anche Eric Ebborn, il piu' grande falsario d' arte del mondo, era stregato da quei boschi. Ad Anticoli Corrado visse vent' anni. La sua casa era raggiungibile solo a piedi. C' e' chi vuole trasformarla in un museo. Ma per ora, e' abbandonata. 

Adelaide Pierucci Palazzo Carboni, il solo con ascensore 

Non e' zona di grandi hotel ne' terra di provata ospitalita' alberghiera. Ma e' appena stato restaurato Palazzo Carboni, considerato per lungo tempo l' albergo degli artisti, e ora diventato ostello capace di ospitare fino a 50 persone. Una curiosita' : all' interno c' e' , e ora funziona, l' unico ascensore presente in paese. Per informazioni bisogna ancora rivolgersi al palazzo comunale, in attesa che la gestione decolli. Palazzo Carboni, via Olivella. Telefono del Comune: 0774.936318 

I "cazzaregli" di Elio: aglio, olio e peperoncino Piatti genuini, contadini. Come quelli che finiscono sulla tavola dell' osteria da Elio, tipico locale a gestione familiare. I piatti tradizionali sono i "cazzaregli", pasta con farina di grano e granturco, condita con aglio, olio, peperoncino e pomodoro. Ottime le pizze fritte e le ciambelle con l' anice. L' olio d' oliva e' locale, come il vino. 

Servizio senza formalita' . Menu' completo: 20.000 lire. Da Elio, piazza del Mercato, telefono 0774.936208. Giorno di chiusura: lunedi'

Pierucci Adelaide