venerdì 20 dicembre 2013

Altro che presepe!

 A Napoli sale la febbre del contemporaneo. Ecco il ricco art week end che apre al pubblico tutta la città
pubblicato venerdì 20 dicembre 2013

Jota Castro, China, 2006, scarpe, cm 90 x 360. Courtesy Umberto Di Marino Arte Contemporanea, Napoli

Vi avevamo raccontato qualche giorno fa "l'unofficial art week end” di Napoli, che invece questo fine settimana diventa una sorta di "Start”, la maratona di opening congiunti milanese. Qui però, anche se in realtà non si tratta esclusivamente di opening, sembra che la risposta arrivi da tutto il tessuto artistico della città partenopea, che a partire dal MADRE e da Vettor Pisani e Per_formare una collezione#2*, in anteprima per la stampa oggi a mezzogiorno, si mobilità per mostrarsi nelle sue ricerche e nella sua varietà.

Ma andiamo per ordine: stamattina, oltre al MADRE, anche allo Studio Trisorio, recentemente insignito nella persona della direttrice Laura Trisorio del Premio Poerio-Imbriani, riservato alle personalità che hanno contribuito alla cultura napoletana, si apre la mostra "Place and Memory” dell'artista americano Steve Riedell, con una serie di lavori recenti. 

Da Umberto Di Marino invece è la volta della terza personale di Jota Castro, intitolata "Gemütlichkeit”: qui l'artista punta il dito contro la totale deresponsabilizzazione da parte della società europea a favore di una falsa comfort zone, in cui rifiutare il cambiamento con l'immotivata, quanto ostinata, celebrazione di un benessere inesistente. 

Alla Galleria Annarumma è di scena invece la pittura di Ellen De Meutter, giovane belga classe 1981 con una serie di lavori informali, raccolti sotto il titolo generale di "Drumming Minds, Trembling Hearts”, che si pongono proprio come "attivatori” della sfera psicologica dello spettatore. 

Ingresso gratuito alla Fondazione Plart, e al suo Christmas Lab, mentre Primo Piano e il Premio Arte Laguna presentano la doppia personale di Rori Palazzo e Simon Brann Thorpe. Alle scale di Montesanto invece Adriana Rispoli presenta il programma "Q.i. Vedo”, e la proiezione di pubblica del video di Filippo BertaHomo Homini Lupus, dalle ore 18 alle 23 di stasera.

Ambulacro dell’Appartamento Storico di Palazzo Reale e Galleria AICA|Andrea Ingenito Contemporary Art in tandem per Achille Perilli, mentre alLargo Baracche la collettiva "Please Kill The Mainstream”, a cura di Giuseppe Ruffo e Pietro Tatafiore.

Finite le gallerie ecco i musei: al Museo Nitsch "Cuba - Roma – Berlino”, mostra dedicata al grande Maestro dell'Azionismo, mentre al Museo Apparente un progetto di Jonatah Manno; del Pignatelli e della prima personale di Mark Dion vi abbiamo ampiamente raccontato in una recensione, pochi giorni fa. 

Chiudiamo però, ancora, con un'infornata di gallerie: Nicola Pedana Arte Contemporanea porta in scena una collettiva natalizia di nome disparatissimi, da Shozo Shimamoto a Tino Stefanoni, da Vanni Cuoghi a Candida Hofer, da Francesco De Molfetta a Giorgio Griffa; Blu di Prussia in finale con la mostra di Carla Viparelli e le musiche di Marco Zuzolo e Diego Imparato, mentre da Essearte per Paleocontemporanea una presentazione dei 60 artisti che espongono nei vari siti della rassegna. E, superando la pigrizia (o la stanchezza) poco più a sud, a Salerno, da Tiziano Di Caro è in scena "A very special project about ceramic”, di Francesca Romei e Mariella Siano, curata da Antonello Tolve.

In più, ovviamente, tutti i nomi che avete potuto leggere sulla nostra piccola selezione pubblicata lo scorso 12 dicembre. Insomma, il cerchio a Napoli è sempre più largo, e pare funzionare bene. Enjoy your visit! 

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