martedì 16 ottobre 2012

Idee per il futuro della società.


Cittadellarte:  Al via domani, a Biella, la XV edizione di "Arte al Centro"
pubblicato giovedì 4 ottobre 2012


Da domani al 30 dicembre: oltre due mesi di progetti, residenze e scambi tra l'Italia, Biella, e l'Europa, alla Fondazione Pistoletto - Cittadellarte, che per la XV edizione di "Arte al Centro di una trasformazione sociale responsabile" porta in scene cinque situazioni differenti a partire da una riflessione dell'arte in relazione agli spazi urbani: "A Life in common - Art & Culture changing key aspects of urban life" sono la prima esperienza a cura di Ana Džokić, Marc Neelen e Juan Esteban Sandoval che indagano quello che è successo con gli spazi alternativi e occupati che promuovono cultura nel tessuto metropolitano: tra le esperienze che verranno messe in mostra ci sarà anche quella di Macao.
Dalla collezione del Fondo Regionale di Arte Contemporanea invece sarà messa in scena la mostra "Memory and place disclosed", a cura di Lucrezia Cippitelli, tra i cui artisti figurano anche Sam Durant e Jimmie Durham, con un FRAC-lab dove interveranno Ayman Alazraq, Lindsay Benedict, Angela Henderson, Dina Karaman, Karl Logge, Hektor Mamet, Alecia Neo, Marta Romani, Zaman Shah e Meghna Singh.
Il Piemonte è invece presente con "ARTInRETI", sulla trasformazione della regione in relazione all'arte nelle sue realtà urbane. Tra i protagonisti le associazioni torinesi di 6secondsTO, a.titolo, Acting Out, PAV Parco Arte Vivente, Progetto Diogene e Urbe-Rigenerazione urbana, Eco e Narciso e Kaninchen-Haus; da Ameno invece è presente AsiloBianco e Par coii bsgna semnà/Chi semina raccoglie di Frassineto Po.
Con "Unidee" invece vi saranno gli open studio degli artisti attualmente in residenza a Cittadellarte, molti dei quali appartenenti al FRAC-Lab.
"Ri-partire dalla paglia", a cura di n.o.v.a. civitas, coinvolgerà invece a livello più "ambientale" il Politecnico di Torino e l'associazione Architettura senza frontiere, con un laboratorio di costruzione di un edificio in paglia di riso, e un relativo convegno internazionale e una mostra sulla Bioarchitettura. Anche qui insomma la fucina è rovente per il cambiamento, che mai come ora sembra sempre passare sempre meno "dall'opera" d'arte quanto da un'azione collettiva e dalla condivisione di un terreno comune. Una sperimentazione che non accenna a diminuire, e che ha trovato terreno anche nelle più recenti produzioni istituzionali.

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